mercoledì 22 ottobre 2008

Le produzioni sostenibili danno ossigeno ai bilanci

Dal Sole 24 Ore

Produrre in maniera sostenibile oggi, in piena crisi economica, non è più soltanto una priorità per l'ambiente, ma può essere una boccata d'ossigeno per i bilanci aziendali. Ilaria Catastini, presidente di Anima, l'associazione no profit della Uir, e di Hill & Knowlton Gaia, rilancia alle imprese l'invito all'uso di buone pratiche per ridurre i consumi energetici e raggiungere l'efficienza. E cita l'esperto di economia ambientale e direttore del settore media di Greenpeace Usa, Glenn Hurowitz, che in un articolo su The Nation, sostiene che quello delle rinnovabili e dell'efficienza energetica potrebbe diventare il "bull (toro) market", il settore in crescita capace di trascinare il sistema economico fuori dalla crisi attuale.«Obiettivo sostenibilità: agevolazioni per l'utilizzo di energie rinnovabili e l'efficienza energetica d'impresa»è il tema del workshop che riunisce oggi a Palazzo Altieri, sede dell'Abi, un gruppo di piccole e medie imprese interessate a «considerare in modo più "colto" la possibilità di coniugare gli sforzi compiuti sul campo dei costi energetici con l'efficienza». Si parte, quindi, dalle "buone pratiche": spegnere i pc, sostituire le lampadine tradizionali con quelle a risparmio energetico, adottare politiche più efficienti per la movimentazione delle merci o dei dipendenti. «Piccole strategie – dice Catastini – che portano a un significativo taglio della bolletta energetica, quindi dei costi in bilancio».Si arriva, poi, agli investimenti sulle energie rinnovabili, come il solare e il fotovoltaico. «In quest'ambito sono disponibili finanziamenti e agevolazioni – sostiene il presidente di Anima – ci sono, poi, soluzioni che permettono alle imprese di avere pannelli fotovoltaici a costo zero, attraverso contratti che consentono al proprietario dell'impianto di produrre e gestire l'energia, e all'azienda che lo ospita di avere la bolletta bloccata per un certo periodo ». È il caso della Fiera di Roma che entro la fine dell'anno dovrebbe completare sui tetti dei suoi padiglioni l'installazione dell'impianto fotovoltaico a Thin Film (transistor a pellicola sottile di silicio amorfo), ad opera della Green Utility (per un investimento da 15 milioni di euro in project financing): 1,5 MWp a cui se ne aggiungeranno altri 0,5 di sistemi di inseguimento solare sulle aree del polo fieristico. Oltre a produrre 2,6 KWh l'anno, pari al consumo elettrico annuo di oltre 900 famiglie, consentirà di evitare l'emissione in atmosfera di 1.825 tonnellate l'anno di anidride carbonica. «In cambio dell'uso della superficie, Green Utility – dice l'ad della società, Silvio Gentile- garantirà gratuitamente alla Fiera di Roma energia verde per coprire il 20% del suo fabbisogno, e l'acquisto del resto a un prezzo fisso, svincolato dall'inflazione petrolifera, per vent'anni».

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