sabato 16 luglio 2011

Paolo Scaroni e Rafael Ramírez discutono lo sviluppo del blocco a olio pesante Junín 5

Paolo Scaroni, Amministratore Delegato di Eni, e Rafael Ramírez, Ministro dell'Energia e del Petrolio del Venezuela e Presidente di PDVSA, si sono incontrati ieri a Caracas per discutere gli importanti progetti comuni tra PDVSA e Eni in Venezuela.
In particolare, si è discusso dello sviluppo del blocco a olio pesante Junín 5, ubicato nella Faja dell'Orinoco, che contiene 35 miliardi di barili di olio in posto certificato ed è operato da due imprese miste (PetroJun í n per la parte upstream e PetroBicentenario per la parte downstream) partecipate al 60% da PDVSA e al 40% da Eni.
Il piano di sviluppo prevede una fase di produzione anticipata con 75.000 barili di olio al giorno a partire da fine 2013, e una fase full field con una produzione di 240.000 barili di olio al giorno dal 2018, insieme alla costruzione di una nuova raffineria sulla costa, a Jose.
Nel meeting di ieri PDVSA ed Eni hanno anche esaminato alcune opzioni per anticipare l'inizio della fase di produzione anticipata al 2012, utilizzando sinergie con installazioni esistenti di PDVSA per trasportare una produzione iniziale lorda compresa tra 7.000 e 10.000 barili di petrolio al giorno. PetroJun í n intende assegnare nel 3 trimestre 2011 i principali contratti di ingegneria per la fase di produzione anticipata (impianto di trattamento e oleodotti) e i contratti per la perforazione. Nel 2011 si prevede di perforare circa 10 pozzi, e di assegnare entro la fine dell'anno il contratto di ingegneria per la parte downstream (raffineria).

(da "Paolo Scaroni sul blog di Fabio Barnetta")

lunedì 11 luglio 2011

Paolo Scaroni incontra Essam Sharaf e conferma l'impegno in Egitto

Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, ha confermato l'impegno in Egitto, come previsto dai recenti accordi: è emerso nel'incontro avvenuto oggi al Cairo tra il primo ministro egiziano, Essam Sharaf, con Paolo Scaroni. "Le nuove attivita' - spiega una nota - prenderanno il via nelle aree del Deserto Occidentale, nel Mar Mediterraneo e nella zona del Sinai, e riguarderanno sia lo sviluppo, attraverso la trivellazione di pozzi aggiuntivi e l'accelerazione della produzione da nuove scoperte, sia l'esplorazione, dalla trivellazione di 12 pozzi di esplorazione. Con queste attivita' aggiuntive, gli investimenti di Eni in Egitto per il corrente e successivo anno ammonteranno approssimativamente a 3 miliardi di dollari. Eni inoltre sosterra' un piano di formazione per lo staff egiziano nelle joint venture con Egpc, Petrobel e Agiba. Inoltre, in accordo con il ministero del Petrolio, sosterra', tramite attivita' sociali, la comunita' del Sinai".
(da "Paolo Scaroni sul blog di Fabio Barnetta")