tag:blogger.com,1999:blog-58052899216591503652024-02-20T08:21:37.974+01:00efficienza energeticaQuesto è un blog amatoriale, creato da Nicola De Gaetano, per ragionare intorno ai temi ed alle problematiche dell'efficienza energetica di cui si parla tanto. Le notizie sono relative a tutto ciò che è disponibile dal 2008 (settembre/dicembre), data della creazione del blognicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.comBlogger328125tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-69213917004151433822015-02-12T17:37:00.000+01:002015-02-16T17:38:13.951+01:00Pionieri: Campagna Salini Impregilo "Il Coraggio del lavoro per costruire il futuro" “Il coraggio del lavoro per costruire il futuro” è la nuova campagna di comunicazione di Salini Impregilo. Il Gruppo punta sulle risorse umane come fattore chiave di crescita e di sviluppo e lancia una campagna per l’assunzione di 15.000 “nuovi pionieri” nel corso dei quattro anni del piano industriale, di cui 2500 nel corso del 2015.<br />Il programma rappresenta la visione di fiducia di chi crede nella ripresa e vuole dare segnali concreti in un momento in cui prevale lo scetticismo, partendo dall’occupazione, come ha spiegato l’Amministratore Delegato, Pietro Salini, in un’intervista al Corriere della Sera il 12 novembre. <br />Chi sono i nuovi pionieri? Di grande impatto il video che li racconta.<br />Scritto e diretto da CRIC prodotto da Withstand Film.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://ytimg.googleusercontent.com/vi/Z9CeW7HFbMY/0.jpg" src="http://www.youtube.com/embed/Z9CeW7HFbMY?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br />nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-40265984397947127112014-12-04T11:21:00.000+01:002014-12-04T11:22:43.354+01:00Come ridurre i consumi e tagliare la bolletta del 30%Ecco "11 comandamenti" per risparmiare perfino un 30% sulla bolletta luce:<br />
<ol>
<li>Spegnete la luce che non state utilizzando. Il consiglio più scemo seppure ancora c’è gente che in pieno giorno accende le luci, per abitudine.
<br />
</li>
<li>Sostituite le lampadine a incandescenza con quelle fluorescenti a basso consumo. Costano un po’ di più ma il risparmio è assicurato, e inoltre durano perfino a 10 volte di più.
<br />
</li>
<li>Comprate apparecchi a basso consumo o di maggiore efficienza energetica (Classe A in su). Anche il marchio europeo “Eco-Label” garantisce un minore consumo energetico oltre ad essere compatibile con l’ambiente.
<br />
</li>
<li>Spegnete totalmente gli elettrodomestici (o togliete la spina) non lasciandoli mai in stand-by.
<br />
</li>
<li>Eliminate della vostra vita gli elettrodomestici “non imprescindibili”, ad esempio i bollitori elettrici, che consumano circa 1500 kWh/anno. Se siete in pochi, veramente avete bisogno di una lavastoviglie? Scartate i telefoni cordless: hanno un’alimentazione constante. Preferite le sveglie e orologi tradizionali rispetto a quelle digitale che consumano energia.
<br />
</li>
<li>Impostate il vostro computer nel modo “Risparmio Energetico”, per fare che lo schermo si oscuri quando non è in uso. Nel caso dei portatili inoltre togliete la batteria quando siete collegati alla rete elettrica (ridurre il consumo e prolunga la vita utile dello stesso).
<br />
</li>
<li>Scollegate completamente il modem quando non lo state utilizzando. Secondo uno studio della WWF si trova tra gli apparecchi i quali consumi in stand by sono particolarmente elevati, insieme ad alcune macchine di caffè, stampanti e impianti stereo.
<br />
</li>
<li>Lavatrici e lavastoviglie inoltre conviene utilizzarli sempre a carico pieno e a basse temperature. Il bianco nei vestiti si può ottenere anche impiegando detersivi che siano efficienti pur lavando in freddo. O credete che prima dell’invenzione delle lavatrici moderne la gente non indossava vestiti bianchi?
<br />
</li>
<li>Se avete una tariffa bioraria, attivate gli elettrodomestici ad alto consumo tra le 19 e le 07 del mattino, nel weekend e nei giorni festivi.
<br />
</li>
<li>Staccate sempre i caricabatterie delle prese una volta finita la carica (e non superate quel tempo), altrimenti, continuerà a consumare energia. Di solito, più grande e pesante è il caricatore, maggiore è il suo consumo di corrente.
<br />
</li>
<li>Attenzione a frigo e congelatore: allontanarli da fonti di calore, lasciando almeno 10 cm di distanza dai muri. Impostare il termostato su temperature intermedie, sbrinare regolarmente e controllare la normale chiusura della porta.</li>
</ol>
Seguendo questi suggerimenti, sicuramente riuscirete a risparmiare sulla vostra bolletta della luce. (fonte sostariffe.it)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-86433202920885039922014-12-03T17:37:00.002+01:002014-12-04T11:45:16.140+01:00CDP: 8 miliardi di investimenti nelle infrastrutture per l'energiaNegli ultimi
cinque anni - si legge sul sito della campagna "<a href="http://lp.cdp.it/reti-trasporti/index.html">L'Italia che investe nell'Italia</a>" - Cassa depositi e prestiti (CDP) ha investito <b>12 miliardi di euro
per costruire reti elettriche e del gas</b>, oltre alle infrastrutture per i trasporti.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://lp.cdp.it/static/upload/ret/reti_trasporti.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://lp.cdp.it/static/upload/ret/reti_trasporti.png" height="214" width="320" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
CDP
interviene direttamente, supportando i progetti di interesse pubblico
delle aziende. Oppure indirettamente, sostenendo finanziariamente i
piani d’investimento della Pubblica Amministrazione Centrale e degli
Enti locali. I tipici ‘clienti’ di CDP sono società di servizi con
azionariato pubblico, privato o misto e le società operanti in regime di
concessione (ad esempio, appunto, nel settore della
distribuzione di gas ed elettricità).<br />
Con riferimento alle imprese di
servizio pubblico, negli ultimi tre anni<b> il
settore energetico da solo ha assorbito il 69% dei fondi erogati</b>.<br />
Oltre agli investimenti diretti, Cassa depositi e
prestiti opera nel settore delle Reti attraverso società partecipate
come F2I e il Fondo Strategico Italiano. Il primo investe direttamente
in aziende che si occupano della gestione di infrastrutture. Il secondo opera acquisendo quote di imprese di "rilevante
interesse nazionale", a condizione che abbiano significative prospettive
di redditività e sviluppo.
nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-12702541670176505812014-11-24T18:00:00.000+01:002014-12-03T18:01:09.231+01:00Servono più aiuti per le start-upDare vita ad una start-up comporta ''un rischio molto elevato'', spiega Chicco Testa, presidente di Assoelettrica oltre che della giuria degli <b>Edison Start Award</b>. ''Bisogna mettere in conto il rischio imprenditoriale, il rischio che la tecnologia sviluppata non funzioni come previsto, e il rischio di non trovare un mercato adatto alla propria idea''. Per ridurre l'alto tasso di mortalità di queste nuove forme di impresa ''è necessario un ecosistema che le aiuti a crescere, non solo finanziamenti - aggiunge - ma anche un tutoraggio imprenditoriale che permetta di distinguere la bella idea da quella che avrà successo sul mercato''. La situazione è particolarmente difficile per i ricercatori delle università che vogliono lanciarsi in questa avventura. ''La start-up è un ponte che permette di portare le idee fuori dai laboratori'', spiega Guglielmo Lanzani dell'Istituto italiano di tecnologia, che grazie al suo gruppo di ricerca presso il Politecnico di Milano sta sviluppando una start-up per produrre una nuova cella fotovoltaica stampabile con le rotative che genera energia catturando la luce negli ambienti chiusi. ''L'ostacolo principale sono ovviamente i finanziamenti - sottolinea – ma spesso al ricercatore mancano anche la mentalità imprenditoriale, la conoscenza del mercato e la voglia di rischiare. A questo si potrebbe rimediare con corsi formativi specifici nei dottorati di ricerca''. (da Ansa.it)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-28824459422789694242014-11-21T17:56:00.000+01:002014-12-03T17:57:03.007+01:00Idee per energia premiate da EdisonUna traversa ferroviaria fatta di plastica e pneumatici riciclati che produce energia al passaggio dei treni, un software per il monitoraggio dei parcheggi liberi e un programma di turismo etico presso un immobile confiscato alla mafia: vengono tutti dalla Sicilia i tre progetti vincitori di Edison Start, il concorso per le idee più innovative nell'ambito dell'energia, dello sviluppo sociale e delle smart communities lanciato da Edison per i suoi 130 anni. Ciascun progetto potrà ora essere sviluppato grazie ad un premio di 100.000 euro e all'attività di supporto e consulenza da parte di un team di manager della società e di professionisti dell'Università Bocconi, del Mip Politecnico e di Assolombarda.
<br>
La giuria, guidata dal presidente di Assoelettrica Chicco Testa, ha assegnato anche una menzione speciale ad altri tre progetti: TortellinoHPC (da Bologna), un server con un sistema di raffreddamento a immersione in un liquido isolante; Horus (da Savona), gli occhiali hi-tech per aiutare le persone cieche e ipovedenti nella vita quotidiana; Traipler (da Putignano, Bari), una piattaforma di videomarketing turistico. ''Grazie a Edison Start abbiamo potuto vedere e toccare con mano l'innovazione che l'Italia è in grado di esprimere'', commenta Bruno Lescoeur, amministratore delegato di Edison.
<br>
E il sostegno alle idee più innovative per la crescita del Paese continua anche nel 2015, con la seconda edizione del concorso Edison Pulse. Due le categorie in gara: sviluppo del territorio ed energia. I candidati potranno presentare il proprio progetto sulla piattaforma edisonpulse.it a partire dal 15 gennaio 2015. In palio 100.000 euro ed un'attività di supporto e consulenza da parte di un team dedicato di manager della società, professionisti del mondo accademico e rappresentanti delle istituzioni. (da Ansa.it)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-38600749395217296572014-10-31T15:04:00.000+01:002014-12-04T15:05:08.672+01:00Il fotovoltaico del vicino è sempre più verdeIl fatto che i vicini abbiamo i pannelli solari è uno dei fattori che
più influenza la decisione di installare il fotovoltaico nella propria
abitazione. A dirlo è uno studio pubblicato dal Journal of Economic
Geography e realizzato da due ricercatori, Marcello Graziano e Kenneth
Gillingham, delle università del Connectitut e Yale.<br /> <br /> Secondo i
ricercatori, installare i pannelli sul tetto aumenta di molto le
probabilità che a farlo siano anche i vicini. Studiando le mappe delle
nuove installazioni in Connecticut, gli studiosi hanno scoperto che
queste aumentavano soprattutto in aree tra loro vicine. I pannelli sul
tetto di una casa, insomma, aumentavano le probabilità che altri vicini
seguissero questa strada: in sei mesi le installazioni aumentavano del
44% nel raggio di mezzo miglio e del 39% nelle case un po' più distanti,
ma sotto il miglio.<br /> <br /> Gillingham parla di 'green envy', ossia di
invidia in chiave 'verde': il voler essere 'green' per dimostrare di
esserlo di fatto.Pur considerando il fatto che il Connecticut ha
sostenuto il progetto 'Solarize', che prevede prezzi scontati se persone
nella stessa area installano pannelli solari, la teoria che il
fotovoltaico fosse 'contagioso' era già stata sostenuta dallo stesso
Gillingham in una precedente ricerca realizzata in California nel 2012.
Lo studio del Journal of Economic Geography ha analizzato anche altri
elementi, dimostrando che fattori considerati influenti nella scelta dei
pannelli solari, come le tendenze politiche o la sensibilità ai temi
green, non fossero in realtà importanti. La ricerca, inoltre, ha
smentito l'idea che ad optare per il fotovoltaico fossero soprattutto le
classi più agiate: a farlo sono stati in maggioranza cittadini del ceto
medio. (fonte Ansa)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-70636839677725816302014-10-22T15:05:00.000+02:002014-12-04T15:06:14.716+01:00Nel 2030 il 20% elettricità da eolicoNel 2030 quasi il 20% dell'elettricità mondiale potrebbe essere
prodotta con l'energia eolica. Le pale sarebbero in grado di
fornire 2000 GW, assicurare due milioni di posti di lavoro e
ridurre ogni anno le emissioni di C02 di 3 miliardi di
tonnellate. Questi dati incoraggianti sul futuro dell'eolico
arrivano dalla conferenza di Pechino dove il global Wind Energy
Council e Greenpeace International hanno reso noto il loro
ultimo studio sui possibili sviluppi del settore. Come spesso
avviene in documenti simili sono stati disegnati differenti
scenari ipotizzando politiche moderate o più spinte proiettate
negli anni 2020, 2030, 2050. Sono stati valutati oltre al
potenziale energetico, il fattore occupazione, la riduzione di
emissioni di CO2 e di gas ad effetto serra, la diminuzione dei
costi ed il fattore investimenti.<br />
<br /> L'energia eolica nel 2013 ha prodotto 318 GW e per l'anno in
corso si prevede un incremento di altri 45 GW. Volumi molto
lontani da quelli ipotizzabili in futuro. Il documento
sottolinea che sono necessari incentivi economici ed una
leadership per sostenere l'eolico, vitale nella lotta contro le
emissioni inquinanti dei carburanti fossili. Il settore
energetico è infatti responsabile attualmente per oltre il 40%
di anidride carbonica prodotta e per il 25% delle emissioni ad
effetto serra. Nel 2020 si potrebbe avere una riduzione annua di
un miliardo di tonnellate di CO2, quante ne produce Germania e
Italia insieme.<br />
<br /> Se si vuole arrivare l'anno prossimo a Parigi ad un accordo
internazionale credibile sul clima la strada passa anche per il
sostegno all'eolico. Energia che inoltre sta dimostrando appieno
la sua potenzialità grazie a prezzi sempre più bassi.<br />
<br />L'amministratore delegato del Global Wind Energy Council Steve
Sawyer ha infatti affermato che "l'energia eolica è diventata
l'opzione meno costosa quando si aggiunge nuova capacità alla
rete in un numero crescente di mercati ed i prezzi continuano a
scendere". (fonte Ansa)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-74362930894962173932014-10-15T17:54:00.000+02:002014-12-03T17:55:13.037+01:00Dal carbonio luci 100 volte più efficienti del ledDopo la rivoluzione dei Led si prepara quella dei nanotubi di carbonio. Queste strutture nate nel mondo delle nanotecnologie potrebbero diventare sorgenti di luce molto efficienti, dal consumo di appena 0,1 Watt l'ora, ossia circa cento volte inferiore a quello dei Led, che quest'anno sono stati premiati con il Nobel. Un nuovo dispositivo che emette luce, fatto di minuscoli cilindri di carbonio (nanotubi di carbonio, è descritto sulla rivista Review of Scientific Instruments, dal gruppo coordinato da Norihiro Shimoi, dell'università giapponese di Tohoku.
<br />
<br />
Ottimi conduttori di elettricità, i materiali a base di carbonio come il grafene o i nanotubi stanno emergendo come successori del silicio per l'elettronica del futuro. In particolare per le proprietà di stabilità chimica, conduttività termica e resistenza meccanica, i nanotubi di carbonio si stanno dimostrando molto efficaci per realizzare sorgenti luminose. Ora è stato fatto un nuovo passo in avanti mostrando che con i nanotubi di carbonio si potrebbe realizzare una nuova generazione di dispositivi per l'illuminazione a basso consumo, e a basso costo, in grado di sfidare il predominio dei Led.
<br />
<br />
Il dispositivo si basa su uno schermo al fosforo che mette la luce e un 'campo' di nanotubi di carbonio che possiamo immaginare come un filamento di tungsteno (come quello delle vecchie lampadine a bulbo) ridotto a proporzioni microscopiche, che ha la funzione di elettrodo che stabilisce il contatto elettrico con il dispositivo. ''Con il nostro semplice sistema – osserva Shimoi - possiamo ottenere un'efficienza di luminosità elevata, di 60 Lumen per Watt, un buon livello per un dispositivo di illuminazione a basso consumo energetico, a esempio i Led possono produrre 100 Lumen per Watt e i led organici (Oled) circa 40''. (da Ansa.it)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-30408647503918796692014-09-29T11:26:00.000+02:002014-12-04T11:27:24.829+01:00In Usa nasce la città dei pannelli solariSi chiamerà <b>Solar-city </b>e verra' eretta alle porte di Buffalo nello Stato
di New York, creando 5.000 posti di lavoro nei prossimi cinque anni, ed
una nuova cultura ed applicazione dell'energia pulita. Si tratta della
mega-fabbrica di pannelli solari che nasce con l'obiettivo di rendere il
costo dell'energia solare inferiore a quello dell'energia tratta dai
fossili.<br /> <br /> A tagliare simbolicamente il nastro inaugurale del
super-impianto e' stato fra gli altri lo stesso governatore di New York
Andrew Cuomo: "Sono incredibilmente orgoglioso che il nostro Stato
giochi un ruolo cruciale in questo progetto, perche' il futuro di
Buffalo e' il futuro di New York e oggi il futuro e' piu' luminoso che
mai". "Una delle aziende leader nel mondo dell'energia solare sta
venendo a Buffalo - ha aggiunto Cuomo - e cio' creera' il piu'
importante avanzamento nella economia locale in una generazione".<br /> <br />
SolarCity creera' 1.450 posti di lavoro all'interno della fabbrica,
altri 2.000 posti di lavoro nei servizi di supporto ai pannelli, e altre
1.400 opportunita' di occupazione all'esterno dell'impianto. (fonte Ansa)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-31813676867618815632014-09-10T11:28:00.000+02:002014-12-04T11:29:07.539+01:00Procedura di infrazione Ue per il parco eolico nel golfo di Gela "L'Unione Europea ha aperto una procedura d'infrazione (Ue Pilot) contro
il ministero dell'Ambiente italiano per il mancato rispetto della
direttiva Habitat, perché si è data autorizzazione alla realizzazione di
un parco eolico nel golfo di Gela che impegna e compromette il canale
di passaggio dell'avifauna migratoria e dell'avifauna acquatica".<br />
E' quanto scrive in una nota il comitato "No Peos" di Licata che, insieme con
quello di Gela e quello di Butera, si batte per impedire, nel mare dei
propri comuni, la costruzione dei parchi eolici off-shore. La centrale
elettrica in questione, da 136 megawatt, è quella della "Mediterranean
Wind Off Shore" che dovrebbe sorgere nel mare tra Gela e Licata, a meno
di tre miglia dalla costa, grazie a 48 pali a eliche su un'area di 10 km
quadrati. Alla luce della "Ue Pilot", l'azienda ha depositato davanti
al Tar del Lazio (dove è stata citata da 6 comuni, associazioni e
privati cittadini) una memoria difensiva con cui rinuncia ad iniziare i
lavori già autorizzati, a condizione che i ricorrenti non presentino
richiesta di sospensiva e a condizione che il tribunale fissi la
discussione di merito entro un anno. L'intesa c'è. Tuttavia l'Italia
rischia di pagare lo stesso una multa assai pesante. Per Salvatore
Licata, responsabile dei "No Peos" licatesi, "sarebbe la beffa finale,
perché tutte queste argomentazioni erano state prodotte con evidenza
oltre che dal coordinamento dei sindaci e dal comitato 'Difendi Licata' e
sono presenti anche nella delibera della Regione Sicilia". "Preoccupano
- aggiunge Licata - la leggerezza con la quale il ministero
dell'Ambiente ha trattato la documentazione prodotta dai ricorrenti e la
solerzia nella concessione della valutazione di impatto ambientale
(Via) positiva. E' bene che il ministero dell'Ambiente corregga il tiro
per evitare il danno oltre alla beffa". (fonte Ansa)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-63684063692366372892014-08-21T11:29:00.000+02:002014-12-04T11:30:16.557+01:00Nel 2015 la domanda di pannelli fotovoltaici supererà la produzioneDopo anni di eccessi produttivi che hanno portato al crollo vertiginoso
dei prezzi e alla chiusura di diverse fabbriche, i pannelli fotovoltaici
potrebbero a breve non bastare per soddisfare la crescente domanda. Lo
evidenzia Bloomberg New Energy Finance, secondo cui l'insufficiente
disponibilità di moduli potrebbe verificarsi l'anno prossimo.<br /> <br />
In base all'analisi, le nuove installazioni mondiali potrebbero
raggiungere i 52 GW nel 2014 e i 61 GW nel 2015, rispetto ai 40 GW del
2013. L'industria globale ha una capacità produttiva annua di 70 GW, ma
tolte le linee produttive obsolete si scende a 59 GW, inferiori alla
domanda attesa nel prossimo anno.<br /> <br /> La carenza di pannelli
disponibili non si verificava dagli albori del settore, nel 2006, quando
venne installata una capacità di appena 1,5 GW. Dall'anno seguente i
principali produttori cinesi hanno iniziato ad espandersi in modo
massiccio, determinando la riduzione dei prezzi.<br /> <br /> Per gli
analisti, tuttavia, la scarsità di offerta non dovrebbe portare a un
innalzamento dei prezzi. Nell'immediato si determinerà probabilmente uno
spostamento delle forniture, con i produttori che privilegeranno i
grandi impianti al settore residenziale e i Paesi dove i prezzi sono
stabili, come Usa e Giappone, a quelli in cui c'è una forte competizione
sui listini, come in America Latina. Diversi produttori, tuttavia,
stanno già espandendo gli impianti per far fronte alla crescita della
domanda. (fonte Ansa)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-49987963997654688712014-08-01T11:36:00.000+02:002014-12-04T11:36:34.425+01:00Nuovo record di velocità per auto a energia solareUn nuovo record di velocità per auto elettriche, imbattuto da 26 anni, è
stato stabilito da un gruppo di studenti della University of New South
Wales (UNSW) in Australia. L'auto elettrica SunSwift, realizzata dal
team di studenti australiani, ha percorso una distanza di 500 km alla
media di circa 100 km/h. La prestazione ha permesso ai futuri ingegneri
di infrangere il precedente record per auto elettriche registrato
ventisei anni fa sulla stessa distanza, alla velocità di 73 km/h. <br /><br />L'automobile
SunSwift eVe (electric Vehicle) utilizzata per il record è la quinta
evoluzione del modello SunSwift che nel 2011 aveva conquistato il
Guinness World Record per aver dimostrato di essere la più veloce
automobile ad energia solare. Nel 2007 la Jaycar SunSwift III aveva
anche stabilito il record mondiale per il più veloce viaggio su strada,
da Perth a Sydney, su un'auto alimentata a energia solare. Secondo
quanto dichiara la squadra di studenti il veicolo da record SunSwift eVe
raggiunge la velocità massima di 140 km/h e promette un'autonomia di
800 km. La vettura è equipaggiata con pannelli solari, per un peso
totale di 60 kg, installati sul tetto e sul cofano della vettura e
capaci di generare 800 W di energia. <br /><br />Il tentativo di record si è
svolto su una pista circolare lunga 4,2 km che si trova presso il
Centro di Ricerca Automotive australiano a Geelong, Victoria. Il
tentativo di record è in attesa dell'omologazione della FIA, ma
supponendo che tutto vada a buon fine, la UNSW sostiene che sarà la
prima volta, dal 1984, in cui un record del mondo FIA è conquistato in
Australia. La University of New South Wales (UNSW) ha dichiarato di aver
dimostrato, inoltre, che l'auto a energia solare è pronta per l'uso
quotidiano. L'Università continua comunque a lavorare per poter ottenere
l'omologazione per l'abilitazione alla circolazione sulle strade
australiane. I ricercatori sperano di ottenerla entro un anno. A questo
scopo il team ha arruolato i designer industriali dell'Università UNSW
affinché si impegnassero a rielaborare gli interni della vettura per
avviare la richiesta dello status di auto immatricolabile in termini di
legge. ''Il nostro record punta a stabilire un nuovo limite di mobilità
per veicoli elettrici ad alta velocità, utilizzando una singola ricarica
- ha detto nel comunicato stampa il direttore del progetto e studente
di ingegneria Hayden Smith - Ci auguriamo che il risultato possa
rivoluzionare l'industria dell'auto elettrica. Infatti la distanza di
500 km corrisponde alla percorrenza media percorsa in viaggio da un
normale utente nell'arco di una giornata. Ed è anche un'ulteriore
dimostrazione che un giorno potremmo tutti spostarci alla guida di auto
come la nostra.''<br />
(fonte Ansa) nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-42699802654732786522014-07-14T11:39:00.000+02:002014-12-04T11:40:21.093+01:00Apple: -3% impronta CO2
<br />
L'impronta di carbonio
della Apple e dei suoi prodotti è calata a livello mondiale del 3% tra
il 2012 e il 2013. Lo rende noto la casa di Cupertino in un rapporto
online intitolato 'Il nostro progresso', nel quale si sottolinea che si
tratta del primo calo registrato negli ultimi 7 anni.<br />"Grazie
agli investimenti nell'energia pulita - si legge nel documento Apple -
le nostre emissioni gas serra sono calate del 31% dal 2011. E questo
nonostante un aumento globale dei consumi di energia del 42%.<br />
Da più di 20 anni Apple si impegna a ridurre il suo impatto e quello dei
suoi prodotti sull'ambiente e questo è diventato ancora più vero con la
gestione di Tim Cook e dal 2009 Cupertino pubblica ogni anno rapporti
dettagliati sull'impatto ambientale.<br />Nel 2013 la mela morsicata
ha prodotto 33,8 milioni di tonnellate metriche di gas serra.
Attualmente le energie rinnovabili alimentano 145 Apple Store negli USA,
il 100% di quelli australiani, tutti i data center - tra cui ovviamente
quello nuovissimo di Reno nel Nevada -, e il 94% dei campus Apple.
Negli ultimi tre anni, si sottolinea inoltre nel documento, il programma
di efficientamento energetico di tutti gli immobili e uffici Apple ha
portato a un risparmio di 28,5 milioni di kWH di energia elettrica e 2,1
milioni di metri cubi di gas naturale.<br /> "L'energia più pulita è
però quella che non si consuma - sottolinea Lisa Jackson,
vicepresidente per le iniziative ambientali - e dal 2008 abbiamo ridotto
del 57% il consumo totale di tutti i prodotti Apple. Ognuno dei nostri
prodotti oggi eccede le già ristrette specifiche ambientali dello
standard 'Energy Star'". Inoltre, aggiunge, "abbiamo riciclato più di
190 milioni di chilogrammi di componenti elettronici.<br />Adesso gli Apple Store ritirano gratuitamente ogni prodotto Apple destinato alla rottamazione e lo riciclano responsabilmente".<br />
Il rapporto evidenzia però anche i problemi importanti da risolvere: il
consumo di acqua, cresciuto sostanzialmente nel 2013 in parte per le
nuove costruzioni e per l'espansione di altre attività, e le emissioni
dei produttori associati, che rimangono la porzione maggiore di tutta
l'impronta di carbonio di Cupertino e che la Apple si è impegnata a
risolvere. (fonte ANSA).nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-21926970264871148392014-07-04T11:41:00.000+02:002014-12-04T11:42:07.365+01:00A Boston le panchine a energia solareA Boston ricaricare smartphone ed iPod fuori casa sarà più facile e più
'verde' grazie ai <b>Soofa: le speciali panchine ad energia solare in grado
di rifornire batteria per i dispositivi mobili e monitorare l'ambiente
circostante</b>. L'arredo urbano "intelligente e sostenibile", sviluppato da
Charging Environments, può caricare nello stesso momento due telefoni
cellulari mentre vengono raccolte e condivise informazioni ambientali
del luogo, come qualità dell'aria e livello di rumorosità. I Soofa
saranno collocati per il momento in spazi verdi della città, tra cui il
Titus Sparrow Park, il Boston Common ed il Rose Kennedy Greenway. I
funzionari comunali stanno inoltre chiedendo ai cittadini di
"raccomandare" altri luoghi di Boston per installazioni aggiuntive delle
panchine: online i residenti possono suggerire il proprio posto
preferito o twittare dall'11 luglio direttamente la posizione al
"@newurbanmechs" . Il progetto è stato presentato a metà giugno durante
la White House Maker Faire, l'evento alla Casa Bianca volto alla
celebrazione della "rinascita del settore manifatturiero americano"
attraverso nuove tecnologie e strumenti all'avanguardia utilizzate da
studenti ed imprenditori statunitensi. (fonte Ansa)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-39691279055057988822014-06-30T11:42:00.000+02:002014-12-04T11:43:18.710+01:00In 11 Regioni, biogas dall'erba da sfalcioTrasformare gli scarti in materia prima per produrre energia pulita.
Questo l'obiettivo del Progetto europeo "Gr3, Grass to green gas",
presentato da Veneto Agricoltura nella sede del Consorzio di Bonifica
durante il primo di una serie di workshop organizzati nell'ambito di
"Gr3" di cui Veneto Agricoltura è partner.<br /> <br />"Il progetto, che
coinvolge 11 regioni europee, tra cui il Veneto - ha spiegato Giustino
Mezzalira, Direttore Settore Ricerca di Veneto Agricoltura - mira a
promuovere l'utilizzo degli sfalci d'erba derivanti dalla gestione del
territorio come risorsa per la produzione di biogas. L'energia
potenziale dell'erba proveniente dalla manutenzione di aree urbane,
agricole e protette rimane ampiamente sottoutilizzata in Europa".<br /> <br />
Sono migliaia i chilometri di fasce erbose lungo i canali che il
Consorzio di Bonifica sfalcia regolarmente. Tonnellate di erba che
vengono tagliate, trinciate e lasciate in loco. "Un peccato perché
l'erba potrebbe essere utilizzata negli impianti di biogas - ha
commentato Antonio Tomezzoli, Presidente del Consorzio di Bonifica -
anche se ha un potenziale energetico minore del mais. Organizzandosi con
le strutture di stoccaggio e i macchinari adeguati si può rendere
conveniente un'operazione di manutenzione del territorio'' Le barriere
all'impiego dell'erba da sfalcio e dei residui erbacei sono
un'insufficiente conoscenza ed espansione di tecnologie idonee per la
falciatura, la conservazione e la digestione anaerobica di residui di
erba, l'assenza o mancanza di cooperazione tra gli operatori della
filiera e alcuni di natura giuridica. Veneto Agricoltura ha calcolato
che nei capoluoghi di provincia regionali e nelle zone turistiche
costiere come il lago di Garda, la raccolta derivante dallo sfalcio
potrebbe superare le 500 tonnellate l'anno di sostanza secca. Una
quantità sufficiente a rendere conveniente l'impiego nella produzione di
biogas. (fonte Ansa)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-16951703695714015732014-06-10T11:43:00.000+02:002014-12-04T11:44:58.630+01:00Un bond per rilanciare le rinnovabiliPer rilanciare il settore delle rinnovabili piuttosto che una norma
'taglia bollette', conosciuta anche come 'spalma incentivi', sarebbe più
efficace "un meccanismo di emissione di bond che coinvolga il Gse
(Gestore servizi energetici) e la Cassa Depositi e Prestiti". La
proposta è della Federazione delle imprese elettrotecniche ed
elettroniche Anie Confidustria il cui presidente Claudio Andrea Gemme
spiega che questa misura è "di fatto, più efficace perché consente di
incidere sulla componente A3 della bolletta, ovvero quella degli oneri
di sistema che garantiscono dei risparmi molto più ingenti e immediati".<br /><br />
La ricetta di Anie Rinnovabili per lo sviluppo del settore, si legge in
una nota, indica "innanzitutto, uno snellimento burocratico,
realizzabile a costo zero, mediante una semplificazione delle procedure
autorizzative, di connessione e di accesso alla rete che porterebbe a
una diminuzione dei costi degli impianti fotovoltaici fino al 15-20%. È
necessario poi - prosegue - così come più in generale nell'industria
italiana, facilitare l'accesso al credito per le imprese, per esempio
con l'introduzione di un fondo speciale (come il Fondo Rotativo di
Kyoto) per garantire tassi agevolati. Altra misura sarebbe l'estensione
della detrazione Irpef al 50% anche ai soggetti giuridici e il supporto
incentivante alla sostituzione dell'amianto". <br /><br />"Quello che serve
all'Italia - secondo Gemme - è la pianificazione di una serie di azioni
per lo sviluppo del settore industriale delle fonti energetiche
alternative, che deve prescindere da interventi limitati e dalla portata
insufficiente come la norma cosiddetta 'spalma incentivi'. Per fare
questo, occorre che il nostro Paese torni a riprendersi un ruolo di
primo piano nello scenario europeo, orientando e non subendo le scelte
comunitarie. Ne va di tutta nostra industria manifatturiera, che è la
seconda in Europa".<br /><br /> In occasione di un tavolo di confronto sul
settore che si è tenuto ieri a Milano nella sede di Anie, il presidente
dell'Ifi (Industrie fotovoltaiche italiane) Alessandro Cremonesi ha
espresso la volontà da parte del Comitato di aderire ad Anie
Rinnovabili. (fonte Ansa)nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-60230756471067473102013-03-08T10:35:00.003+01:002013-03-08T10:35:50.488+01:00Certificati bianchi ed efficienza energetica<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ecodallecitta.it/immagini/news/111050.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://www.ecodallecitta.it/immagini/news/111050.jpg" width="200" /></a></div>
Lo strumento dei <b>certificati bianchi</b>, tra i diversi meccanismi di incentivazione, è quello che registra il <b>miglior costo-efficacia per lo Stato</b>.<br />
E non solo. In termini di gwh/anno risparmiati, i certificati bianchi hanno contribuito per circa il 50% al raggiungimento del totale del miglioramento dell'efficienza energetica registrato a fine 2011.<br />
Questo è quanto emerso in occasione della seconda conferenza annuale della Fire, Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia.<br />
<br />
I certificati bianchi, o più propriamente Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono titoli che certificano i risparmi energetici conseguiti da vari soggetti attraverso la realizzazione di specifici interventi e che valgono il riconoscimento di un contributo economico, rappresentando dunque un incentivo atto a ridurre il consumo energetico in relazione al bene distribuito.nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-58906861600853581852013-01-17T18:19:00.001+01:002013-01-17T18:19:48.218+01:00Eni: perforato il primo pozzo di delineazione della scoperta a olio di Sankofa Est<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-YkjMvGg0RtxdtkjvrUCa8j5fxertC9ca7KC6RlYcU0W1fjQQWhIz3t8HZVQRjqnYuXviMBCwxTYYlalIgFa-4WVxQiqeRmXqNT9ODfeVgCfBrCwx2nEW40-AaqMtVMHGvDylsJCasbsx/s1600/paolo-scaroni.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Paolo Scaroni, l'a.d. di Eni" border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-YkjMvGg0RtxdtkjvrUCa8j5fxertC9ca7KC6RlYcU0W1fjQQWhIz3t8HZVQRjqnYuXviMBCwxTYYlalIgFa-4WVxQiqeRmXqNT9ODfeVgCfBrCwx2nEW40-AaqMtVMHGvDylsJCasbsx/s320/paolo-scaroni.jpg" title="Paolo Scaroni, l'a.d. di Eni" width="208" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Paolo Scaroni, l'a.d. di Eni</td></tr>
</tbody></table>
Eni ha perforato con successo Sankofa Est 2A, il primo pozzo di delineazione della scoperta a olio di Sankofa Est effettuata nel blocco Offshore Cape Three Points (OCTP), situato nel Tano Basin circa 50 chilometri al largo della costa del Ghana.<br />
Il gruppo guidato da <a href="http://paolo-scaroni.blogspot.it/">Paolo Scaroni</a> lo ha fatto sapere oggi con una nota.<br />
Il risultato è rilevante poiché aumenta il potenziale commerciale a olio del blocco OCTP e ne conferma l’importanza strategica per l’ulteriore sviluppo industriale ed economico del paese.<br /><br />Sankofa Est 2A, perforato a 8 chilometri dal pozzo di scoperta Sankofa Est X1, ha confermato l’estensione del campo nella parte occidentale della sequenza sabbiosa di età Cenomaniana, incrementando significativamente i volumi di olio in posto. Eni stima il potenziale complessivo della scoperta in circa 450 milioni di barili di olio in posto con risorse recuperabili fino a 150 milioni di barili. I dati acquisiti hanno inoltre confermato la continuità del giacimento tra il pozzo di scoperta e quello di delineazione.<br /><br />Il pozzo Sankofa Est 2A, perforato in 990 metri d'acqua e a 4.050 metri di profondità complessiva, ha incontrato 23 metri di sabbie mineralizzate a gas e condensati e 76 metri complessivi di sabbie di età cretacica mineralizzate a olio a 30° API.<br /><br />Eni ha avviato gli studi per un rapido sviluppo commerciale delle importanti riserve a olio finora confermate. Sono inoltre in corso gli studi di ingegneria per lo sviluppo e la commercializzazione delle riserve di gas del blocco, secondo i principi stabiliti nel Memorandum of Understanding recentemente siglato da Eni, Vitol e Ghana National Petroleum Corporation (GNPC) con il Ministero dell'Energia del Ghana, intesa che dedica particolare attenzione al mercato domestico del gas, settore in crescita e rispetto al quale Eni e i partner della joint venture intendono rivestire un ruolo trainante.<br />Eni stima che le risorse complessive recuperabili nel blocco OCTP inclusive di gas, liquidi associati e olio siano di circa 450 milioni di barili di olio equivalente.nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-44831730229204134602013-01-16T18:22:00.000+01:002013-01-17T18:23:47.473+01:00In Spagna si risparmieranno fino a 16,5 mld con l'efficienza energetica<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivqgKG8je88L3a_HNkzeFhXfnplX1hKTKzsQsV7jYYtzTjgiSSIHaDAO-85_cRYO3fSWJW8mVmuOqlmSSGG6Xd0qsLCtiB7iHLra8A5uayH9e0iZH2CppQr4ZNLqcAf5OgZPyHdum5zbME/s1600/ElectricalSubstation.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivqgKG8je88L3a_HNkzeFhXfnplX1hKTKzsQsV7jYYtzTjgiSSIHaDAO-85_cRYO3fSWJW8mVmuOqlmSSGG6Xd0qsLCtiB7iHLra8A5uayH9e0iZH2CppQr4ZNLqcAf5OgZPyHdum5zbME/s200/ElectricalSubstation.jpg" width="200" /></a>Nel 2030 la Spagna poterebbe diventare leader nell’efficienza energetica risparmiando in bolletta fino a 16,5 miliardi di euro grazie al contributo del settore Ricerca&Sviluppo. Il rapporto contenente i dati, intitolato “Innovazione ed energia in Spagna. Analisi e raccomandazioni”, è stato redatto dall’Istituto di ricerca tecnologica dell’Università Pontificia Comillas in collaborazione con il Belfer Center for Science and International Affairs della Harvard Kennedy School. Le proiezioni al 2030 hanno indicato come il massimo risparmio potrebbe essere raggiunto nel settore fotovoltaico, con una riduzione potenziale dei costi di 8 miliardi rispetto ai 4,5 mld del settore dedicato alla cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica. Per quanto riguarda invece i biocarburanti e il solare si risparmieranno circa 3 mld mentre gli impianti a gas e l’eolico avranno un risparmio solo di 1 mld. La relazione indica inoltre che i risparmi conseguiti potrebbero arrivare a rappresentare 70 volte l’investimento, come nel caso del solare a concentrazione, mentre la tecnologia fotovoltaica e i biocarburanti potrebbero ottenere rendimenti molto significativi equivalenti rispettivamente a 50 e 45 volte la cifra investita. Differente la condizione dell’eolico, con rendimenti per gli investimenti di circa 14 volte. Il rapporto rileva inoltre che il cambiamento nelle politiche energetiche potrebbe condurre la Spagna alla leadership in quanto ad innovazione nel settore a livello mondiale.nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-13817151495208993342013-01-15T18:22:00.000+01:002013-01-17T18:23:31.363+01:00Ecco l'app per gestire i consumi energeticiIl nostro consumo energetico direttamente sullo smartphone. È questa la possibilità che verrà offerta in futuro grazie ad un'innovativa applicazione in grado di gestire in consumo energetico delle nostre abitazioni. Il progetto è quello di un team di quattro studiosi canadesi il cui studio è stato pubblicato sulla rivista International Journal of Sustainable Energy. In pratica, mediante lo smartphone sarà possibile monitorare non solo il consumo, ma anche la conservazione di energia in modo più efficace rispetto ai metodi tradizionali. Lo studio, effettuato in Canada, ha preso in esame 157 mila casa situate nella fascia sud orientale dell'Ontario. Dapprima si è stimato che sarebbero occorsi 55 anni per completare un audio energetico di ogni casa situata nella zona. Una procedura che sarebbe stata fatta con i metodi tradizionali che, al confronto, si sarebbero rivelati insufficienti. Grazie al nuovo studio, invece, ogni smartphone presente in ciascuna abitazione presa in esame ha notevolmente ridotto il tempo richiesto per espletare lo stesso compito. Il problema che si pone ora in previsione del lancio dell'app è la naturale diffidenza degli utenti e la diffusione del servizio nelle loro case. In circolazione sono già numerosi i sistemi di gestione dell'energia, ma molte si rivelano anche complicate e non abbastanza idonee per giustificare lo sforzo da parte del proprietario di abitazione. Le soluzioni giungono da una vasta serie di aziende di ricerca tecnologica, una di queste è la ON World, la quel prevede che entro il 2016 i ricavi per la gestione globale di energia nelle case supereranno i 4 miliardi di dollari. Un'ulteriore stima è quella fornita dalla Pike Research che, entro il 2020, prevede qualcosa come 2 miliardi di entrate. Ecco, dunque, che la gestione energetica accessibile agli utenti diventa una risposta adeguata al risparmio energetico. Jonathan Collins, analista di mercato della società di ricerca ABI Research, sostiene che le applicazioni per smartphone sono uno dei fattori principali dell'attuale crescita dei sistemi di automazione domestica installati lo scorso anno e molti riguardano proprio la gestione dell'energia.nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-51593102067957415352013-01-14T18:22:00.000+01:002013-01-17T18:23:16.106+01:00Treno ibrido in GermaniaAdesso anche il treno guarda all’ecologico. In Germania, grazie a un progetto pilota, potrebbe nascere, il primo treno ibrido. Finalmente anche uno dei veicoli al giorno d’oggi meno inquinanti sta per diventare ancora più green. Il motopropulsore ibrido avrà un percorso di 37 km con 14 fermate che collega Aschaffenburg e Miltenberg, a sud est di Francoforte. Per quanto riguarda la ricarica delle batterie nessun problema; queste ultime potranno essere rigenerate dalla potenza frenante del treno. Il nuovo ibrido nasce partendo da una vecchia vettura, la locomotiva Siemens Desiro Classic VT 642 trasformata in un ibrido con la capacità di frenata rigenerativa. Se prima la locomotiva aveva due motori diesel da 275 Kilowatt, ora ha due centraline ibride da 315 kilowatt. Di conseguenza il treno ridurrà le emissioni di gas a effetto serra del 25% e abbasserà i consumi di carburante visto che l’energia prodotta in eccesso viene accumulata dalla batterie agli ioni di litio e utilizzata poi per l’avviamento o per un uso successivo. La Germania non è però il primo Paese a guardare alla mobilità sostenibile. Infatti qualche anno fa anche gli Usa misero in scena 70 treni elettrici ecofriendly che dovrebbero entrare in servizio proprio quest’anno per collegare Washington e Boston e la direttrice Philadelphia – Pittsburgh ed essere pienamente operativi entro il 2019.nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-17720206117722723172013-01-11T09:10:00.000+01:002013-01-11T11:59:31.861+01:00Eni: accordo per la vendita di GNL a Giappone e Corea del Sud<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVUjYrIjKlNGxzKcjZ8SaHemh5iKc1K5-BEG5cAgxyzDmGivAdZtcXFfd-R9NJVtD-mNu62c5bDfM973vgkiGDytt3jaMyL7PJkpyvhmnyxFxAwXPA9vl_cStT_N5f4qRs4IeAYFEnEBLe/s1600/paolo_scaroni.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Paolo Scaroni, ad di Eni" border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVUjYrIjKlNGxzKcjZ8SaHemh5iKc1K5-BEG5cAgxyzDmGivAdZtcXFfd-R9NJVtD-mNu62c5bDfM973vgkiGDytt3jaMyL7PJkpyvhmnyxFxAwXPA9vl_cStT_N5f4qRs4IeAYFEnEBLe/s200/paolo_scaroni.jpg" title="Paolo Scaroni, ad di Eni" width="137" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Paolo Scaroni, ad di Eni</td></tr>
</tbody></table>
<b><span id="goog_795126834"></span><span id="goog_795126835"></span>Eni</b>, la società guidata da <a href="http://paolo-scaroni.blogspot.com/">Paolo Scaroni</a>, ha firmato un accordo trilaterale con la coreana <b>Korea Gas Corporation</b> e la giapponese <b>Chubu Electric Power Company</b> per la vendita di 28 carichi di GNL (Gas Naturale Liquefatto), corrispondenti a 1,7 milioni di tonnellate, nel periodo 2013-2017.<br />In base a questo accordo, primo contratto di acquisto congiunto tra Giappone e Corea del Sud, i carichi di GNL saranno approvvigionati dal portafoglio globale di Eni e saranno consegnati in Corea del Sud o in Giappone in base alle esigenze di allocazione dei due acquirenti, aumentando quindi la flessibilità e la sicurezza del loro approvvigionamento di gas.<br />L'accordo si aggiunge al contratto firmato l'anno scorso per la vendita di 49 carichi di GNL per il mercato giapponese, corrispondenti a 3,3 milioni di tonnellate, e consente a Eni di rafforzare ulteriormente la sua presenza nel mercato GNL del Far East.<br />
<a href="http://www.eni.com/it_IT/media/comunicati-stampa/2013/01/2013-01-11-lng-corea-sud.shtml">vedi comunicato stampa >></a>nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-82952476701775574612012-10-23T17:49:00.000+02:002012-10-23T17:49:32.552+02:00Cremona capitale italiana del biogas.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/9a/Cremona_Duomo.jpg/350px-Cremona_Duomo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/9a/Cremona_Duomo.jpg/350px-Cremona_Duomo.jpg" width="200" /></a></div>
Cremona è la capitale italiana del biogas.<br />
E' quanto afferma Convert Italia,
attiva nel settore delle energie rinnovabili, sulla base dei dati Gse
(gestore servizi energetici) in occasione della Fiera del Bovino da
Latte di Cremona.<br />
La provincia lombarda, forte dei suoi numerosi
allevamenti, da sola produce l'8,9% del prodotto nazionale, che equivale
circa al 72% dei consumi elettrici domestici del capoluogo. Seguono
Torino (6,8%) e Ravenna (4,7%), mentre Roma (2,7%) si piazza undicesima.nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-28856386719719505022012-10-10T17:53:00.000+02:002012-10-23T17:55:21.656+02:00Sardegna: il 18% dell'energia da fonti rinnovabiliIn Sardegna il 18% dell'energia proviene da fonti rinnovabili mentre la produzione elettrica nell'isola per l'82% arriva da produzioni termoelettriche. Sono alcuni dei dati emersi nell'ottava edizione della ''Conferenza del Mediterraneo su generazione, trasmissione, distribuzione e conversione dell'energia'', che si è tenuta a Cagliari.
<br />
Eolico, biomasse e fotovoltaico - e' stato sottolineato - per un futuro con meno costi economici ed inquinamento ambientale.
<br />
Lo staff del Dipartimento energia elettrica ed elettronica, della facolta' di Ingegneria di Cagliari (Diie) ha elaborato un prospetto che evidenzia i dati di consumo e provenienza dell'energia elettrica nell'isola. Sul 18% di rinnovabili la parte del leone e' dell'eolico con l'8%, seguito dalle bioenergie con il 5%, e dalle energie idroelettrica e fotovoltaica entrambe al 3%.
<br />
La Conferenza coniuga ricerca scientifica, analisi di mercato e energie rinnovabili. ''Siamo al lavoro anche sulle reti intelligenti, indispensabili per ragionare sull'integrazione delle energie rinnovabili, in un percorso che conduca alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica'' ha spiegato il direttore della scuola di dottorato in Ingegneria industriale, Fabrizio Pilo. Il Dipartimento opera su energie ricavabili da biomasse, eolico e mini eolico, fotovoltaico. Inoltre, i ricercatori cagliaritani - con gli studiosi di Enel, universita' di Padova e 2/a universita' di Napoli - sono impegnati sul progetto Atlantide che, finanziato dal ministero per lo Sviluppo economico, si occupa di reti ''intelligenti'', energia pulita e fonti rinnovabili.
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La Conferenza e' coordinata dal Diie, diretto da Giuseppe Mazzarella, e fra i relatori che parleranno nei tre giorni alcuni dei principali esperti in ambito mondiale.nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5805289921659150365.post-8919397154927873632012-10-01T18:30:00.002+02:002012-10-01T18:30:27.552+02:00Salvatore Sardo: l'importanza della ricerca sulle rinnovabili<a href="http://www.eni.com/it_IT/azienda/organigramma/chief-corporate-operations-officer/cv-salvatore-sardo.shtml"><b>Salvatore Sardo</b></a>, chief corporate operations officer di Eni, alla Lectio inauguralis della <a href="http://risorse-naturali.blogspot.it/2012/09/the-evolution-of-natural-gas-markets-in.html">Eni Chair in Energy Markets</a>, di cui ho scritto ieri, ha parlato dell'importanza dello sviluppo del know-how, della ricerca e della collaborazione con il mondo accademico per la crescita del business nel settore oil & gas di Eni.
Il testo integrale dell<a href="http://www.eni.com/it_IT/attachments/media/discorsi-interviste/Discorso_dott_Sardo_Bocconi-rev_27_09_12_new.pdf">'intervento di Salvatore Sardo è scaricabile dal sito Eni.</a><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFGmPS7cDp0gSwiQrnbBU8sgB0y4IG_nxq7Wj2OKQi7m0YOdlUoKVabkGDdELwJPMs_Spd_0gW8JB32XSpA11tF30rwPeH5jEYhCKCdn5UWCCXout-wpVMtl6smJ_jxnosCV3nRvT-cJ07/s1600/salvatore+sardo+1.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Salvatore Sardo" border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFGmPS7cDp0gSwiQrnbBU8sgB0y4IG_nxq7Wj2OKQi7m0YOdlUoKVabkGDdELwJPMs_Spd_0gW8JB32XSpA11tF30rwPeH5jEYhCKCdn5UWCCXout-wpVMtl6smJ_jxnosCV3nRvT-cJ07/s320/salvatore+sardo+1.JPG" title="Salvatore Sardo" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Salvatore Sardo</td></tr>
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"Nel campo della ricerca e dello sviluppo - ha ricordato <b>Salvatore Sardo</b> - Eni possiede un portafoglio brevettuale complessivo di circa <b>8.000 brevetti e domande di brevetto</b>, che proteggono oltre 1.000 invenzioni, frutto delle attività di ricerca svolte all’interno della società, sia in campo core sia nel settore delle <b>energie rinnovabili</b>.<br />
Su questi temi nel Centro Ricerche per le Energie non Convenzionali eni-Donegani di Novara circa 150 tra ricercatori, tecnici e staff si applicano - anche in collaborazione con Università e centri di ricerca italiani, europei e statunitensi – e studiano nuove opportunità per l'utilizzo su larga scala dell'<b>energia solare e delle biomasse</b>, che Eni ritiene rappresentino le <b>fonti rinnovabili</b> con maggiori potenzialità di utilizzo <b>sostenibile</b> dal punto di vista ambientale ed economico."nicola de gaetanohttp://www.blogger.com/profile/01368349616691804412noreply@blogger.com0