martedì 30 novembre 2010

Cartucce per stampanti esaurite e cellulari dimessi: a Castel San Pietro raccolta differenziata nelle scuole

Con l’avvio del nuovo anno scolastico è partito per la prima volta a Castel San Pietro Terme (BO) il progetto promosso da Hera per la raccolta differenziata nelle scuole. Il progetto, realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, è alla sua prima edizione e ad esso è abbinata l’iniziativa a premi “Differenzia la tua scuola”, che coinvolge tutte le scuole dell’infanzia, primarie e medie del Comune per un totale di oltre 2.100 studenti.
“Tutte le scuole del Comune di Castel San Pietro Terme, pubbliche e paritarie, hanno aderito al progetto di Hera per la raccolta differenziata - sottolinea l’assessore all’Ambiente Stelio Montebugnoli -. E’ importante che i giovani siano educati a queste pratiche fondamentali per assicurare un futuro all’ambiente in cui dovranno vivere essi stessi e le generazioni successive. Ringraziamo Hera per questo progetto che condividiamo pienamente. Inoltre sarà allegato al numero di Castello Notizie in uscita la prossima settimana un opuscolo proprio sul tema della raccolta differenziata realizzato da Comune e Hera”.
L’iniziativa si concluderà nel maggio 2011 e premierà le scuole che, nel corso di questi mesi, raggiungeranno i maggiori quantitativi di carta e cartone raccolti all’interno delle classi. Per ogni scuola, in base al numero delle classi che la compongono, è stato stabilito l’obiettivo da raggiungere. Il materiale conferito verrà valutato dai tecnici di Hera e, sulla base del numero di sacchi consegnati, in relazione agli obiettivi iniziali, sarà definita una graduatoria. La consegna dei premi dell’iniziativa “Differenzia la tua scuola” avverrà alla conclusione dell’anno scolastico nell’ambito di una cerimonia pubblica.
Si ricorda inoltre che nelle scuole di Castel San Pietro Terme sono già attive le raccolte differenziate delle cartucce per stampanti esaurite e dei cellulari dimessi. I “consumabili” per la stampa elettronica (cartucce per stampanti laser, cartucce per stampanti, fax e calcolatrici a getto d’inchiostro, nastri per stampanti ad aghi, contenitori toner per fotocopiatrici) sono raccolti da Hera in collaborazione con la società Ecorecuperi di Solarolo che si occupa della loro rigenerazione. Ciò consente di dare nuova vita ad un prodotto altrimenti destinato alla discarica. Per la raccolta dei cellulari dimessi e dei relativi accessori, nel progetto “Eco-Box-Phone” è prevista la consegna di un apposito contenitore. L’utilizzo di questi servizi, che Hera mette a disposizione gratuitamente, richiede una adesione volontaria da parte delle scuole e la raccolta di toner/cartucce per stampanti e cellulari consente di accumulare punteggi per il raggiungimento di ulteriori premi.

(da onli.it)

venerdì 5 novembre 2010

Cartucce per stampanti: anche esaurite hanno un valore

Le cartucce per stampanti esauste, che non possono più essere ricaricate, valgono ancora!
Presso i punti vendita Eco Store, catena italiana di negozi in franchising di cartucce per stampanti rigenerate e compatibili, toner rigenerati e carta per stampanti, le cartucce per stampanti esaurite possono infatti essere smaltite negli Eco Point.
Gli Eco Point sono veri e propri centri di raccolta presso il quale portare e smaltire le cartucce per stampanti vuote. Sono facilmente identificabili grazie al pannello con il logo di Legambiente all’interno dei negozi di cartucce per stampanti Eco Store.

Conferendo le cartucce negli Eco Point, oltre alla soddisfazione di
dare valore alle cartucce per stampanti vuote e evitare che vengano disperse nell’ambiente, si viene anche premiati:

  • Per le cartucce per stampanti ink-jet rigenerabili con 1 euro.
  • Per le cartucce per stampanti non rigenerabili con una salvietta per il monitor del PC.
L’iniziativa è sviluppata in collaborazione con Legambiente.
Il rapporto con Legambiente nasce nel 2005 con la sponsorizzazione dell’edizione italiana di Clean Up the World, “Puliamo il mondo”. Da allora l’associazione sponsorizza Eco Store nei progetti legati alla sostenibilità ambientale, alla volontà di produrre meno rifiuti possibile e di smaltirne correttamente il più possibile.
Eco Store, da sempre attenta al processo di rigenerazione delle cartucce per stampanti esauste, mette in campo ogni anno, nuove azioni volte al riuso e al corretto smaltimento dei vuoti.
Nei negozi Eco Store, infatti, i clienti hanno diverse possibilità per dare valore alle cartucce vuote e evitare che vengano disperse nell’ambiente.
  • Le cartucce per stampanti che non si possono ricaricare possono essere smaltite nell’Eco Point.
  • Le cartucce per stampanti ricaricabili possono essere riutilizzate fino a 5 volte, ricaricandole con l'innovativo sistema professionale Ink Evolution.
  • Sono disponibili infine Kit di ricarica per cartucce per stampanti ink jet che consentono, con meno di 3 euro, la ricarica “fai da te” delle cartucce a getto d’inchiostro.
Maggiori informazioni su www.ecostore.it.

(da sviluppo-sostenibile-italiano.blogspot.com: "Cartucce per stampanti: anche esaurite hanno un valore")

martedì 5 ottobre 2010

Agevolazioni del 55% per il risparmio energetico: molto più utili di altri benefici

“Il Governo e gli strumenti a disposizione delle imprese per superare la crisi”. Questo il titolo dell’intervento dell’onorevole Luigi Casero, sottosegretario all’Economia e Finanze, all’Assemblea generale di Uncsaal tenutasi sabato 2 ottobre 2010 all’Auditorium Giò Ponti di Assolombarda. Si è trattato di un intervento ad ampio respiro sui problemi di rilancio dell’economia e delle imprese e il loro (tormentato) rapporto con gli incentivi di vario genere e, più in generale, con la fiscalità. Evidentemente l’attesa era tutta per quanto Casero avrebbe dichiarato sulla proroga dei benefici fiscali del 55% oltre il 2010.
E l’attesa non è stata vana. In sostanza, il 55% si può prorogare. Anche perché, e questo il sottosegretario l’ha dichiarato pubblicamente, la misura dei benefici fiscali per il risparmio energetico è stata utile, "molto più utile di altri benefici fiscali".
(dal blog di Luigi Vianello)

mercoledì 8 settembre 2010

Energie rinnovabili in scena a ZeroEmission

Si torna a parlare di rinnovabili, con un evento in scena proprio in questi giorni nella capitale. Inaugurata nella giornata di ieri con l’Eolica Expo Mediterranean, ZeroEmission ospiterà fino a venerdì 10 settembre centinaia di espositori, seminari, workshop e conferenze dedicate all’installazione di impianti per la produzione di energia pulita, sul tema dei cambiamenti climatici e altro ancora.

Particolare attenzione verrà riservata anche al mondo del lavoro, con la riproposizione dell’iniziativa EnerJob, punto d’incontro tra le aziende operanti nella green economy e le figure professionali del settore, con la mediazione di agenzie impegnate nella ricerca del personale ed enti che propongono corsi di aggiornamento e specializzazione.

Nel corso del primo appuntamento di ieri, sul tema dell’eolico, sono state snocciolate alcune cifre riguardanti la sempre maggiore diffusione di tecnologie legate allo sfruttamento del vento. Nel 2009, si legge nel comunicato comparso sul sito ufficiale della manifestazione, l’Europa ha aumentato complessivamente del 23% il quantitativo di energia prodotta rispetto all’anno precedente. Una tendenza che, secondo EWEA, porterà il vecchio continente a generare 230.000 MW entro il 2020, prospettando così scenari ben differenti rispetto a quelli ipotizzati dalla ricerca “Il nucleare per l’economia, l’ambiente e lo sviluppo” presentata nei giorni scorsi al summit di Cernobbio.

Prima del 10 settembre ZeroEmission ospiterà anche i saloni tematici PV Rome Mediterranean (dedicato alle tecnologie fotovoltaiche), CSP Expo (sugli impianti solari termodinamici) e CO2 Expo (relativo a cambiamenti climatici e riduzione delle emissioni di CO2). Infine, va segnalato che alcuni degli appuntamenti in programma possono essere seguiti in diretta streaming sul sito ZeroEmission.tv.

(da onegreentech.it)

martedì 7 settembre 2010

L'auto ecologica: è fatta di canapa e ha motore elettrico

Si chiama Kestrel la nuova auto elettrica ecologica, sviluppata e creata dalla Motive Industries, un'azienda di Calgary, la maggiore città dello Stato canadese dell'Alberta.
E' fatta in un materiale composito derivato... dalla canapa, una pianta davvero ecologica dato che è facilmente coltivabile, si “mescola” bene con altri materiali e costa poco. Il materiale compositoderivato unisce doti di leggerezza e resistenza, per consentire alla vettura una maggiore velocità e più autonomia.

La Kestrel, che in queste settimane viene sottoposta a dei test, è una vettura in grado di ospitare fino a quattro persone (il conducente e tre passeggeri), raggiunge – a detta dei progettisti – i 90 km/h ed è equipaggiata con delle batterie, a diversi livelli di potenza, che permettono un'autonomia fra i 40 e i 160 km.

mercoledì 1 settembre 2010

Paolo Scaroni

Paolo Scaroni, l'ad di Eni, ha fatto molto parlare di sé ultimamente per i suoi interventi sul tema dell'energia.

Vediamo meglio chi è questo manager italiano.

Paolo Scaroni è, come detto, Amministratore Delegato di Eni, una delle più importanti compagnie energetiche del mondo, dal giugno 2005.
Paolo Scaroni è nato nel 1946. Dopo essersi laureato in Bocconi nel 1969 ha iniziato a lavorare in Chevron, dove rimane per 3 anni. Consegue un Master in Business Administration alla Columbia University di New York e continua la sua carriera professionale in McKinsey.
Nel 1973 entra nel Gruppo Saint Gobain, dove lavora come dirigente sia in Italia che all'estero con successi profesionali sempre maggiori, tanto che nel 1984 viene nominato Presidente della Divisione Vetro a Parigi.
Dal 1985 al 1996 Paolo Scaroni è Vice Presidente ed Amministratore Delegato della Techint e gestisce le privatizzazioni delle società controllate Dalmine, Italimpianti e Siv.
Nel 1996 si trasferisce in Gran Bretagna per lavorare in Pilkington dove ricopre la carica di Amministratore Delegato fino a maggio 2002.
Dal maggio 2002 al maggio 2005 Paolo Scaroni è Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel.
Dal 2005 al luglio 2006 è stato Chairman di Alliance Unichem (UK).

Attualmente, oltre che Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni è Consigliere di Amministrazione di Assicurazioni Generali, di LSEG plc (London Stock Exchange Group), di Veolia Environnement (Parigi), del Board of Overseers della Columbia Business School di New York e della Fondazione Teatro alla Scala.

fonti:
- profilo di Paolo Scaroni su Wikipedia
- profilo di Paolo Scaroni sul sito Eni dedicato all'efficienza energetica

Paolo Scaroni, Michel Suleiman e l'energia da gas naturale

Paolo Scaroni, l'amministratore delegato di Eni, incontrerà domani a Beirut il presidente del Libano, Michel Suleiman per discutere di possibili aree di cooperazione per lo sviluppo del settore del gas naturale e del settore elettrico in Libano.
Lo comunica una nota del gruppo Eni, attualmente la principale compagnia petrolifera internazionale che opera nel bacino del Mediterraneo.

martedì 31 agosto 2010

Germania: tasse sul nucleare per finanziare le rinnovabili?

In cambio del prolungamento della vita delle centrali atomiche in Germania all’industria nucleare tedesca potrebbe essere chiesta una tassa che andrebbe a finanziare le energie rinnovabili. Lo ha annunciato il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, in occasione di una visita all’impianto nucleare di Lingen, in Bassa Sassonia.

Il Governo si riunirà il prossimo primo settembre per discutere sull’ipotesi, da cui – secondo le stime preliminari – potrebbero essere riscossi circa 2.300 milioni di euro l'anno a partire dal 2011. La decisione non è comunque prevista a breve. Intanto, sulla proposta è scoppiata la polemica all’interno della stessa coalizione di centrodestra al governo.

La discussione è stata innescata dalla pubblicazione la settimana scorsa di un rapporto interno, commissionato dal governo, sulle strategie energetiche della Germania in cui si raccomanda un’estensione della durata di vita delle centrali atomiche “tra i 12 e i 20 anni”. Nello studio, dunque, si chiede un rinvio della chiusura delle 17 centrali atomiche stabilita per il 2021 dal governo della coalizione Spd-Verdi guidata dall'ex cancelliere Gerhard Schroeder.

All’idea di prolungare la vita delle centrali sarebbe favorevole la stessa Merkel, che nei suoi primi commenti, a caldo, ha fatto intendere che il rinvio potrebbe essere di 10-15 anni. Ma, come contropartita, “ci potrebbe – anzi ci dovrebbe – essere un contributo a favore dello sviluppo dell’energia verde".

(da www.zeroemission.tv)

domenica 29 agosto 2010

Paolo Scaroni: Energie rinnovabili? Un grande futuro ma tra 20 o 40 anni

Paolo Scaroni, l'ad dell'Eni, ha dichiarato durante il suo intervento a CortinaIncontra, che "c'e' un grande futuro per le rinnovabili, ma fra 20, 30, 40 anni""Le rinnovabili, almeno quelle che conosciamo oggi e abbiamo a disposizione sono una cosa piccola piccola e che non ha nessuna possibilità di risolvere i bisogni di energia dell'umanità. Questo non per dire di non farle - ha aggiunto Paolo Scaroni - ma per sapere che non andiamo da nessuna parte. Le rinnovabili, in particolare in Italia, sono di due tipi: l'eolico e ricordiamo che per far girare le pale ci vuole vento, e l'Italia è il paese meno ventoso del pianeta" Poi c'e' il solare, ma "i pannelli che voi usate sono di una tecnologia vecchissima, anteguerra, che non ha potuto evolvere, basata sul silicio; produrre silicio ha un costo energetico elevatissimo per cui io penso che con questo solare non andiamo da nessuna parte".
Secondo Paolo Scaroni, infatti, bisogna essere pronti con le possibili alternative per quando finiranno gli idrocarburi, tra 80 o 90 anni.
(da http://sviluppo-sostenibile-italiano.blogspot.com/2010/09/paolo-scaroni-per-le-rinnovabili-un.html)

martedì 3 agosto 2010

Gruppo Montepaschi per l'efficienza energetica

Per il Gruppo Montepaschi la sostituzione dei server del centro elaborazione dati di Siena con 352 nuove macchine dotate di processori Intel ad altissima efficienza, ha consentito di ridurre i consumi di energia di oltre 1,3 milioni di kWh in un anno, con un risparmio economico di 261mila euro ed un taglio di 648 tonnellate di emissioni di CO2. Lo comunica il Gruppo Montepaschi con una nota in cui sottolinea come "la sostenibilità delle attività e dei processi è un punto di riferimento del proprio sistema valoriale, nell'ambito della strategia di gestione d'impresa, improntata e fortemente orientata alla responsabilità sociale".

Ed è dal Green IT, l'informatica ecologicamente sostenibile, la progressiva adozione di soluzioni e tecnologie informatiche a basso impatto ambientale, che arriva un contributo particolarmente importante alle performance del Gruppo in questo campo.

"Siamo impegnati da tempo nel risparmio dei consumi, non solo per i data center ma anche per tutta la rete delle filiali e delle altre strutture del Gruppo -afferma Gianluca Pancaccini, direttore generale del Consorzio Operativo la società di Information Technology (IT) del Gruppo- Selezioniamo i prodotti in base ad un approccio Green: per noi è infatti fondamentale scegliere i dispositivi IT che coniughino l'eco-efficienza con elevati livelli di servizio e requisiti di performance complessiva".

"La sostituzione dei server è parte di una serie di attività svolte negli ultimi tre anni in cui ci siamo fortemente concentrati nel controllo delle spese IT e nel contenimento degli impatti ambientali connessi - continua Pancaccini - Le soluzioni adottate hanno avuto riflessi e impatti molto positivi anche sulle attività di consulenza per i clienti, come ad esempio, attraverso il grid computing (elaborazione distribuita) e i nuovi processori INTEL, la consegna di documentazione e report di natura finanziaria e commerciale in pochi minuti".

Per il Gruppo Montepaschi il programma di Green IT continuerà nei prossimi tre anni con continui aggiornamenti e ottimizzazioni dei sistemi hardware e software, secondo le migliori tecnologie disponibili per efficienza energetica e livelli di performance generale.
(Adnkronos)

martedì 27 luglio 2010

Enti++: efficienza energetica negli edifici pubblici

Co.Svi.G. e AzzeroCo2 hanno siglato un protocollo d’intesa per promuovere interventi di risparmio energetico nei comuni del territorio geotermico toscano per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra mediante la diffusione di sistemi, tecnologie, interventi diretti sul patrimonio, finalizzati all’efficienza energetica, allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, all’impiego di materiali ecocompatibili ed alla diffusione di interventi di mobilità sostenibile verso un processo di azzeramento delle emissioni di gas ad effetto serra.

Una collaborazione che nasce dagli obiettivi per cui sia Co.Svi.G. che AzzeroCo2 operano sul territorio: il primo nato per iniziativa dei Comuni dell’area geotermica per promuovere iniziative di sviluppo socio-economico sul territorio e facilitare tutti gli adempimenti tecnici e finanziari legati ai contributi relativi all’utilizzo della risorsa geotermica; AzzeroCo2 nata per offrire ad aziende e agli enti pubblici e privati la possibilità di contribuire attivamente alla riduzione della quota di emissioni climalteranti in atmosfera attraverso progetti mirati a neutralizzare il carico ambientale.

Le amministrazioni che vorranno partecipare e sottoscriveranno l’accordo con Co.Svi.G. e AzzeroCo2 diventeranno “Enti ++”, ovvero dotati di una certificazione di efficienza energetica e diventeranno soci del Kyoto Club, così da potersi inserire pienamente nelle attività promosse dall’associazione per l’abbattimento delle emissioni di gas climalteranti e poter fruire di tutti i benefici previsti per gli associati.

Per diventare Enti ++ le amministrazioni dovranno impegnarsi attraverso la messa in opera di buone pratiche per l’uso razionale dell’energia negli edifici pubblici che verranno progettate grazie alle competenze che i tecnici di Co.Svi.G. e AzzeroCo2 metteranno a disposizione.

Le attività del protocollo prevedono due fasi d’intervento: la prima servirà a raccogliere tutte le informazioni utili per poter, poi, avviare la seconda dove si passerà agli interventi operativi.

Co.Svi.G. e AzzeroCo2 daranno vita, intanto, ad una campagna informativa che partirà a settembre con una giornata in cui verranno presentate le opportunità offerte dal protocollo così da coinvolgere i comuni e gli enti associati a Co.Svi.G: seguiranno quindi incontri specifici per individuare e raccogliere le esigenze delle amministrazioni sul territorio così da definire gli interventi da realizzare nei singoli comuni.

Il protocollo prevede in questa fase anche la predisposizione di un pacchetto di servizi per definire un percorso strategico di azzeramento delle emissioni di CO2, attraverso un audit energetico e la stesura di uno studio di fattibilità per interventi di riqualificazione energetica su quattro edifici pubblici scelti dal Comune e sui relativi impianti, una proposta dei tempi per la realizzazione degli interventi e una previsione delle risorse necessarie. Oltre al supporto necessario per accedere agli incentivi regionali e nazionali e l’impostazione di una campagna di promozione rivolta ai cittadini e alle imprese per una diffusione delle tecnologie per l’ecoefficienza e per l’utilizzo delle fonti rinnovabili.
(qualenergia.it)

giovedì 15 luglio 2010

Premio Innovazione Amica dell'Ambiente 2010

"Green Life, dai territori la costruzione dell'economia del futuro”. Questo il tema dell’edizione 2010 del Premio all'Innovazione Amica dell'Ambiente, promosso da Legambiente e Confindustria nell'ambito della Campagna SEE - Sustainable Energy Europe. Pubblicato il bando di iscrizione: il premio è rivolto alle imprese, alle amministrazioni pubbliche, ma anche ai centri di ricerca, ai liberi professionisti e alle associazioni di cittadini che producono beni o erogano servizi. Quest'anno riflettori puntati sulle eco-innovazioni di prodotto, di processo e di sistema che partano dalla ricerca di modelli di sviluppo in grado di preservare il capitale naturale, dalla cura e valorizzazione dei territori italiani, nel rispetto della legalità e con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli interlocutori.

I vincitori avranno diritto all'uso del logo ‘Innovazione Amica dell'Ambiente’, la lampadina dalla foglia verde affiancata al ‘Cigno’ di Legambiente sulla comunicazione legata all'innovazione premiata, per la durata di un anno. Inoltre da quest'anno, Legambiente in collaborazione e con il supporto di META Group diventa Partner ufficiale del Cleantech Open Competition, concorso internazionale aperto alle innovazioni tecnologiche eco-sostenibili. Tra i candidati al Premio all'Innovazione Amica dell'Ambiente, verranno individuate quelle aziende le cui innovazioni, ritenute compatibili con i criteri espressi dal concorso californiano, potranno partecipare all'edizione 2010 del Cleantech Open. Sul sito www.premioinnovazione.legambiente.org è possibile scaricare il bando e consultare le schede tecniche degli oltre 1200 progetti candidati nelle passate edizioni. Le domande di partecipazione e le schede tecniche devono essere compilate direttamente online. Le iscrizioni sono aperte fino al 24 settembre 2010. Fanno eccezione le innovazioni che concorrono al tema ‘Abitare Sostenibile’ per le quali si accoglieranno le domande di partecipazione fino al 22 ottobre 2010.

Eni: Paolo Scaroni dice no al nucleare

Paolo Scaroni, l'amministratore delegato dell'Eni, durante il congresso Milano MedForum, ha sottolineato come la società non sia intenzionata a entrare nella partita del nucleare italiano, anche se considera la scelta fatta anni fa una pazzia.
Parlando di energia, Paolo Scaroni ha affermato che "prima di immaginare di riempire con mulini a vento località che non hanno vento e di coprire il nostro scarso territorio con pannelli solari che usano una tecnologia vecchia di 80 anni bisogna esplorare tutte le strade per risparmiare energia".
" I quattro Paesi petroliferi del Nordafrica , quindi Egitto , Libia , Tunisia e Algeria , pur rappresentando meno del 5% della produzione mondiale di gas e petrolio , per noi rappresentano quasi il 35% della produzione - ha continuato Paolo Scaroni, che ha ribadito quanto sia importante l'area nordafricana per l'Eni, cioè l'Egitto, la Libia, la Tunisia e l'Algeria, ricordando che la società petrolifera ha investito lì 50 miliardi di dollari in 10 anni, dando occupazione a oltre 5mila persone.

giovedì 8 luglio 2010

Paolo Scaroni e la cultura dell'efficienza energetica nelle scuole

Paolo Scaroni, l'amministratore delegato di Eni, ha recentemente sottoscritto un protocollo d'intesa con il Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, con l'obiettivo di diffondere tra le giovani generazioni la vocazione allo studio delle discipline scientifiche, la cultura dell'efficienza energetica e dell'uso consapevole e rispettoso delle fonti di approvvigionamento.

Che dire? La notizia (che ho letto oggi su cambiamenti-climatici.blogspot.com) è positiva per chiunque si interessi all'ambiente.
D'altro canto la società di Paolo Scaroni non è nuova a questo tipo di iniziative: nel 2000 aveva infiatti avviato il progetto Eniscuola, in collaborazione con la Fondazione Eni Enrico Mattei, con l'obiettivo di fornire ai giovani informazioni di alto livello sulle tematiche dell’energia e dell’ambiente.
Il progetto Eniscuola è stato riconosciuto dalla Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO e s'inquadra nel Decennio ONU dell'Educazione allo Sviluppo Sostenibile, contribuendo a diffonderne principi e obiettivi.

venerdì 2 luglio 2010

Classe A per le case di lusso di Milano CityLife

Case di lusso e anche a basso impatto ambientale quelle di Milano CityLife.
Tutti gli edifici sono infatti stati costruiti secondo criteri volti a massimizzare le prestazioni energetiche.
In particolare, le residenze sono certificate in Classe A, in virtù delle scelte di alimentazione oltre che di impiego di accorgimenti costruttivi, tra cui l’isolamento termico garantito dai materiali di facciata. Rispetto alla media degli edifici della città di Milano (Classe G), le case di lusso di Milano CityLife sono certificate in Classe A, con una conseguente riduzione dei costi di gestione dell’80%.
In tutti i comparti residenziali sono anche installati pannelli fotovoltaici, che consentono di ridurre sensibilmente il consumo energetico necessario per il funzionamento degli impianti.
“CityLife - afferma Carlo Masseroli, assessore allo sviluppo del territorio – anticipa alcuni degli elementi cardine del Piano di Governo del Territorio proponendo un metro di paragone per tutte le nuove costruzioni che avverranno in città. Una politica energetica che, a partire dai progetti oggi in cantiere, il Comune di Milano vorrà estendere per la rigenerazione di tutto il patrimonio esistente. Riduzione dell’impronta ecologica ed emissioni zero saranno le parole chiave per la sperimentazione di una vera sostenibilità. Per passare dall’ecologia del no, all’ecologia del come.”

giovedì 24 giugno 2010

Rinnovabili, l'Italia accelera

Entro il 2020 l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili dovrà coprire il 17% dei consumi energetici nazionali, in linea con le indicazioni della direttiva europea: questo l’obiettivo che emerge dal Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili elaborato dal Ministero dello Sviluppo economico. E' quanto riporta il sito www.governo.it

La direttiva dell’Unione stabilisce infatti un quadro comune per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili e fissa obiettivi nazionali obbligatori; in base all’art. 4, ogni Stato membro è tenuto a fissare i propri obiettivi adottando un piano di azione da trasmettere alla Commissione Europea entro il 30 giugno 2010. Da tempo l'Italia ha posto lo sviluppo delle fonti rinnovabili tra le priorità della sua politica energetica, insieme alla promozione dell'efficienza energetica, avendo come obiettivi la promozione di filiere tecnologiche innovative, la riduzione dei costi dell'energia per cittadini e imprese, lo sviluppo sostenibile.

Nel dettaglio, il Piano prevede che le energie rinnovabili dovranno coprire il 6,38% dei consumi legati ai trasporti, il 28,97% dei consumi nel comparto elettrico e il 15% nell’ambito del riscaldamento e raffreddamento. Le misure ritenute necessarie per il raggiungimento degli obiettivi sono di vario tipo: economiche, di supporto, di cooperazione internazionale.

Il Piano prevede, inoltre, di intervenire sul quadro esistente dei meccanismi di incentivazione, come i certificati verdi, il conto energia, l’agevolazione fiscale per gli edifici, l’obbligo della quota di biocarburanti, per incrementare la quota di energia prodotta rendendo più efficienti gli strumenti di sostegno.
(affaritaliani.it)

martedì 15 giugno 2010

Efficienza energetica degli edifici. La casa passiva

"La nuova normativa europea sull'efficienza energetica degli edifici: verso la casa passiva", questo il tema del seminario organizzato dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea in collaborazione con la Fondazione EnergyLab. L'evento rappresenta il secondo appuntamento del ciclo di seminari dal titolo: "Energie in Europa: le iniziative comunitarie come opportunita' di sviluppo", organizzato dai due enti per promuovere una informazione consapevole su una tematica cosi' importante come la politica energetica. "La direttiva sull'efficienza energetica degli edifici costituisce un elemento fondamentale per la nuova direzione dello sviluppo economico dell'Unione europea." - ha dichiarato Carlo Corazza, direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea - "Essa infatti coniuga in modo esemplare le esigenze dello sviluppo sostenibile e compatibile con un ambiente piu' pulito, le prospettive di crescita dopo la crisi e la creazione di occupazione. Si tratta di una rivoluzione da 500 milioni di posti di lavoro permanenti nel settore dell'edilizia per creare la nuova casa in tutte le sue componenti, dalla caldaia ai tetti fino alle finestre." "Il forte richiamo al raggiungimento di obiettivi avanzati che l'Europa ci pone oggi" - ha proseguito Emilio Pizzi, direttore del dipartimento BEST del Politecnico di Milano e membro della Fondazione EnergyLab - "richiede un'accelerazione dei processi di trasformazione in atto nel settore delle costruzioni, attraverso la convergenza di competenze e capacita' da parte degli attori coinvolti. E' importante infatti lavorare per la costruzione non solo di certezze operative ma anche di una nuova sensibilita' comune nell'approccio verso nuovi modelli insediativi e di qualita' dell'abitare, nel segno dell'efficienza energetica e della ecocompatibilita'." EnergyLab e' una fondazione no-profit che si propone di promuovere ricerca, sviluppo e divulgazione nel settore dell'energia e dell'ambiente. Sono partner fondatori la Regione Lombardia, le cinque Universita' milanesi (Universita' Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano, Universita' Commerciale L. Bocconi, Universita' degli Studi di Milano ed Universita' degli Studi di Milano-Bicocca), la Fondazione Aem, la Fondazione Edison, ERSE e il Comune di Milano.
(AGI)

martedì 8 giugno 2010

Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico

La legge finanziaria per il 2008 (legge 24 dicembre 2007, n. 244) ha prorogato fino al 31 dicembre 2010 le agevolazioni fiscali (introdotte dalla legge finanziaria per il 2007) spettanti ai contribuenti che sostengono spese per il conseguimento di risparmio energetico.

I benefici consistono in una detrazione dalle imposte sui redditi (Irpef o Ires) del 55 per cento delle spese sostenute, entro un limite massimo che varia a seconda della tipologia dell’intervento eseguito.

Sono ammessi all’agevolazione fiscale per il risparmio energetico tutti i contribuenti, anche non residenti e anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento.

Vediamo nel dettaglio chi può usufruirne:
- le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
- i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone,
società di capitali);
- le associazioni tra professionisti;
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Tra le persone fisiche, sono ammessi anche:
- i titolari di un diritto reale sull’immobile;
- i condomini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali;
- gli inquilini;
- chi detiene l’immobile in comodato.

E i familiari?
Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado), conviventi con il possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori, ma limitatamente ai lavori eseguiti su immobili appartenenti all’ambito “privatistico”, a quelli cioè nei quali può esplicarsi la convivenza, ma non in relazione ai lavori eseguiti su immobili strumentali all’attività d’impresa, arte o professione.

Si ha diritto all’agevolazione anche nel caso in cui il contribuente finanzia la realizzazione dell’intervento di riqualificazione energetica mediante un contratto di leasing. In tale ipotesi, la detrazione spetta al contribuente stesso (utilizzatore) e si calcola sul costo sostenuto dalla società di leasing. Quindi non assumono rilievo ai fini della detrazione i canoni di leasing addebitati all’utilizzatore.

(da luigi-vianello.blogspot.com)

lunedì 31 maggio 2010

Le sfide di Assosolare

"Il mercato del fotovoltaico è una grande scommessa che non può essere vinta senza la collaborazione delle istituzioni regionali, provinciali e comunali che devono recepire le agevolazioni poste in essere dalle autorità centrali e promuoverle a livello locale. Il Conto energia e la sua definizione è stata da sempre il cavallo di battaglia di Assosolare che, nella precedente versione, ha dato il suo contributo. Contribuito da cui è nato un sistema di incentivazione che oggi può essere utilizzato sia da una famiglia che da un’industria o da chi vuole investire per costruire una vera centrale di energia fotovoltaica. Il nostro impegno continuerà in tal senso. Sicuramente poi in Italia c’è un gap da colmare e la comunicazione su questi temi sta nascendo solo ora. I media hanno la responsabilità di informare correttamente i cittadini, il Governo di legiferare al meglio e anche la nostra Associazione cercherà di promuovere un’informazione precisa e autorevole. E’ necessario far comprendere ai cittadini l’importanza economica e ambientale dell’energia solare, informare correttamente sui meccanismi legislativi e far capire la convenienza economica degli incentivi destinati al fotovoltaico oltre, naturalmente, allo sviluppo della formazione per creare delle figure professionali utili al mercato"
(Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, intervistato da Sofia Capone)

giovedì 20 maggio 2010

Tre nuove classi per l'etichetta energetica

Il Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo, in seconda lettura, una direttiva che modifica il sistema vigente nell'Ue di etichettatura dell'efficienza energetica dei prodotti dell'Unione europea, che aggiunge tre classi superiori (A+++, A++ e A+) alla scala colorata da 'A' ad 'E'. Il nuovo sistema, inoltre, rende obbligatorio indicare indicare la classe di efficienza energetica nella pubblicità dei prodotti a cui si applica. L'attuale etichettatura energetica riguarda gli elettrodomestici come frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugabiancheria, lavastoviglie, forni e condizionatori d'aria. Attualmente, i produttori devono indicare il consumo annuo di energia degli articoli in vendita indipendentemente dal fatto che si tratti di apparecchi a basso consumo (verde scuro classe 'A') o più energivori (rosso classe 'G'). A seconda del tipo di prodotto, l'etichetta indica anche la quantità di acqua utilizzata e il livello di rumore o di produzione di calore. Con la nuova legislazione, l'etichettatura energetica potrà mettere in evidenza tre categorie di consumo supplementari per riflettere l'eventuale progresso tecnologico, in grado di abbassare i consumi. Le classi, tuttavia, non saliranno fino a 10, ma resteranno sempre sette per ogni prodotto. Il nuovo sistema prevede che, se un nuovo prodotto consuma meno energia di quelli già disponibili sul mercato, gli venga assegnata l'etichetta 'A+' e che la classe 'E' con la minore efficienza energetica diventi 'F'. Il processo di revisione delle classi verrà ripetuto altre due volte, ad ogni apparizione sul mercato di prodotti più efficienti, fino ad avere una scala da 'A+++' a 'D'. La scala cromatica - dal verde scuro per i dispositivi a maggiore efficienza energetica al rosso per quelli minore funzionalità - sarà adeguata di conseguenza così da avere sempre la maggior efficienza segnalata con il verde scuro e la più bassa con il rosso. Qualsiasi pubblicità che citi il consumo di energia o il prezzo di un modello specifico di un elettrodomestico dovrà indicarne anche la classe energetica. Disposizioni analoghe saranno applicate a qualsiasi documentazione tecnica come manuali e opuscoli di produzione, siano essi cartacei o consultabili in internet. L'applicazione dell'etichettatura energetica, inoltre, sarà estesa anche ai settori commerciali e industriali. In futuro, in altre parole, i comitati tecnici della Commissione europea (in cui siedono e votano gli esperti degli Stati membri) potranno decidere di applicare il sistema anche ai prodotti che consumano energia per uso commerciale e industriale come celle frigorifere, vetrine, dispositivi per cucine industriali, motori industriali e distributori automatici. Allo stesso modo, l'obbligo di etichettatura potrà essere imposto ai prodotti da costruzione che non consumano energia ma "hanno un impatto significativo, diretto o indiretto" sul risparmio energetico, come i dispositivi per l'isolamento termico, doppi vetri, telai o porte esterne. La direttiva fa parte di un più ampio pacchetto legislativo sul rendimento energetico, che comprende anche una normativa a parte sull'efficienza energetica degli edifici, già approvata dall'Europarlamento ieri. Gli Stati membri avranno un anno per adeguare la normativa nazionale alle nuove regole sull'etichetta energetica.
(virgilio.it)

mercoledì 19 maggio 2010

Trenta mln per impianti rinnovabili in edifici pubblici

La Direzione Generale per l'energia nucleare, le energie rinnovabili ed efficienza energetica del Dipartimento per l'energia del Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato un avviso pubblico per il finanziamento di progetti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili su edifici di proprietà delle Amministrazioni dello Stato, Regioni, Provincie, Comuni e Comunità montane in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Le risorse finanziarie a sostegno dei progetti selezionati, erogate mediante contributi fino al 100% del costo ammissibile, ammontano complessivamente a 30 milioni di euro.
Tale iniziativa, si legge in una nota, mediante il sostegno alla produzione ed all'utilizzo dell'energia da fonti rinnovabili, intende favorire la diffusione di una nuova cultura energetica tra la popolazione e promuovere lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale.
In particolare, nell'ambito dell'attuazione del Programma Operativo Interregionale (POI) Energia, strumento attraverso il quale si è scelto di dare attuazione alle previsioni del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013, la competente Direzione Generale per l'energia nucleare, le energie rinnovabili ed efficienza energetica Ministero dello Sviluppo Economico, quale organismo intermedio del POI, ha emanato un avviso pubblico per la presentazione di progetti da parte delle Amministrazioni delle Regioni Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia).
Le Amministrazioni interessate alla selezione potranno presentare istanza di partecipazione entro le ore 12:00 del 30 giugno 2010 secondo le modalità previste nell'avviso stesso.
(Teleborsa)

venerdì 14 maggio 2010

Eolico e fotovoltaico: in Puglia è una giungla

Una dichiarazione del consigliere regionale PdL, Rocco Palese. "Pare che il presidente Vendola si sia improvvisamente svegliato da un lungo sonno sul fronte delle energie alternative. Dopo aver fatto tutta la campagna elettorale descrivendo una Puglia all'avanguardia con centinaia di impianti eolici e fotovoltaici, ora forse anche sull'onda di qualche richiesta di approfondimento da parte di altre Istituzioni, la Giunta cerca di chiudere il recinto dopo aver fatto scappare tutti i buoi. Crediamo sia urgente e indispensabile a questo punto che il presidente Vendola, nella prima seduta utile del Consiglio regionale, tenga una dettagliata e approfondita informativa in cui dare conto all'Assemblea dello stato dell'arte. Chiediamo di sapere quanti impianti di energie alternative sono stati autorizzati e/o sono già funzionanti; quante richieste giacciono presso gli uffici della Regione; che quantità di energia producono quelli funzionanti e quale quantità produrranno quelli in via di autorizzazione. Confermiamo di essere a favore dello sviluppo e della promozione delle energie alternative, ma confermiamo anche le nostre critiche alle modalità con cui la passata e presente Giunta Vendola gestisce il settore: abbiamo denunciato per cinque anni che in Puglia si stava creando una giungla con la proliferazione di pale eoliche e pannelli fotovoltaici anche in spregio alla tutela dell'ambiente e del paesaggio, e oggi che la stessa Giunta di fatto ammette questa situazione, riteniamo doveroso che il presidente venga a relazionare quanto prima in Consiglio per esporre lo stato dell'arte".
(da Teleradioerre)

martedì 11 maggio 2010

ENEA, Protocollo d’Intesa per efficienza energetica edifici

Gabriella Alemanno, Direttore dell'Agenzia del Territorio, e Giovanni Lelli, Commissario dell'ENEA, hanno stipulato un Protocollo d'Intesa per la realizzazione di un programma di "Miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici utilizzati dall'Agenzia del Territorio".
Gli obiettivi sono: risparmio energetico e incremento dell'efficienza energetica dei suoi edifici, contenimento dei consumi, sensibilizzazione dei propri dipendenti su comportamenti ecosostenibili.
L'Agenzia intende eseguire opportune diagnosi degli Uffici in uso per valutarne l'efficienza energetica, in vista di eventuali interventi di riqualificazione. Il complesso patrimonio immobiliare dell'Agenzia costituirà per l'ENEA un ampio ambito di sperimentazione, che darà luogo ad utili sinergie.
L'iniziativa rientra inoltre nell'ambito di un Accordo Quadro di collaborazione fra ENEA, CONSIP e MEF, che ha come obiettivo principale quello di favorire l'efficientamento energetico nel settore pubblico.
Con l'attuazione di questo accordo, l'ENEA e l'Agenzia del Territorio realizzano una best practice che può costituire un modello di riferimento anche per altre Pubbliche amministrazioni.

venerdì 7 maggio 2010

Le grandi industrie e le energie alternative

Le grandi industrie internazionali, e non solo quelle del settore energetico, stanno investendo ingenti somme nelle energie alternative, sia nel campo dell'energia solare che in quella eolica.

GOOGLE - Il gigante dell'informatica Google ha annunciato l'acquisto di due parchi eolici in Nord Dakota che producono poco meno di 170 megawatt di potenza, capaci di servire 55 mila abitazioni. L'investimento di 38,8 milioni di euro, circa 30,3 milioni di euro. Google finanzia anche due start-up delle energie alternative: eSolar e Altarock (geotermico).

AREVA - La Areva, la principale industria francese nel settore energia, è pronta a costruire una centrale solare a concentrazione in Sudafrica, come riporta il quotidiano sudafricano Business Day. L'impianto dovrebbe avere la capacità di 100 megawatt, ma il sito non è stato ancora individuato.

ALLIANZ - La società finanziaria e assicurativa Allianz ha acquisito in Puglia sei parchi fotovoltaici di circa 1 megawatt di potenza ciascuno sviluppati e realizzati da Bp Solar Italia. Gli impianti, nei Comuni di Brindisi e Mesagne, sono in esercizio dalla fine dello scorso anno e sono in attesa di essere connessi. «Siamo molto soddisfatti», ha dichiarato David Jones, amministratore delegato di Allianz Specialized Investments, «di aver realizzato il nostro primo investimento nell'ambito del solare. Il mercato del fotovoltaico è di importanza strategica per il nostro gruppo e ci impegniamo a proseguire su questo successo iniziale e continueremo a sviluppare il nostro portafoglio in Italia e negli altri mercati chiave europei». Allianz Specialized Investments è responsabile per Allianz Group degli investimenti nel solare e nell'eolico.

SUNEDISON - Sempre in Puglia, SunEdison realizzerà dodici impianti fotovoltaici in provincia di Lecce con un investimento di 47 milioni di euro, che genereranno nel primo anno energia equivalente al fabbisogno di oltre 3.300 famiglie. L'obiettivo del gruppo americano è di continuare l'espansione nell'energia solare in Italia, dopo l'annuncio a marzo dell'avvio di un impianto da 72 Mw nella provincia di Rovigo, il più grande d'Europa.

RAGUSA - In partnership con la tedesca Q-Cells, inzierà entro maggio a Ragusa negli impianti della Cappella Alluminio la prima produzione europea di pannelli fotovoltaici di nuova generazione, composta da celle quadrate di silicio monocristallino, chiuse in vetri solari ad alta captazione. A parità di superficie e di costo, aumentano del 10-15% la potenza installata e la produzione di energia rispetto ai tradizionali panneli con celle in silicio policristallino.

(da corriere.it)

giovedì 6 maggio 2010

Paolo Scaroni: il solare è la rinnovabile del futuro

L'energia solare è la rinnovabile del futuro. Ne è convinto l'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, che ha inaugurato il 4 maggio al Mit di Boston il Solar Frontiers Center per promuove la ricerca sulle tecnologie solari avanzate attraverso progetti che spaziano dai nuovi materiali fotovoltaici alla produzione di idrogeno da energia solare. «Da questo progetto non ci aspettiamo risultati che impatteranno sui nostri conti economici nell'arco dei prossimi anni», ha precisato, «ma certamente il futuro è qui. Ci auguriamo che Eni possa giocare un ruolo importante nelle energie alternative che rimpiazzeranno il petrolio».

«Il petrolio un giorno finirà: non presto, ma in circa cento anni gli idrocarburi non giocheranno più lo stesso ruolo nella nostra vita», ha evidenziato Paolo Scaroni spiegando le ragioni che hanno spinto Eni a investire nella ricerca sulle tecnologie solari avanzate. «Alcuni anni fa abbiamo deciso di studiare le tecnologie del solare del futuro e abbiamo lanciato questa iniziativa insieme al Mit, iniziativa che sta andando molto bene», ha aggiunto Paolo Scaroni. «I risultati sono molto promettenti: se solo il 10% di quello che ho visto qui a Boston diventasse operativo, si potrebbe cambiare il mondo». Eni ritiene che l'energia solare sia la rinnovabile che darà il maggior contributo in futuro ma, ha detto Paolo Scaroni, «la tecnologia solare usata oggi in Europa sembra inefficiente e costosa, serve qualcosa di differente. Le rinnovabili che sono a disposizione oggi non sono la risposta per il futuro: è per questo che dobbiamo studiare e investire».
(da corriere.it)