AUTISTI dal piede leggero, quasi di velluto per far risparmiare prezioso carburante all'Atm e inquinare meno la città. Questo l'obiettivo di «Economy drive», un progetto che punta a far diminuire sia il consumo di benzina sia lo smog grazie a un nuovo stile di guida dei conducenti dei mezzi pubblici. Dal prossimo 3 marzo, infatti, gli istruttori dei 3.800 autisti dell'Azienda trasporti milanesi seguiranno un corso nel centro Asc di «Quattroruote» a Vairano. L'OBIETTIVO FINALE è quello di risparmiare 1,5 milioni di litri di gasolio all'anno e 1,5 milioni di euro, oltre all'abbattimento di 4 mila tonnellate annue di CO2, di 30 tonnellate di ossidi di azoto e di 300 chili di particolato. Numeri importanti. Evidenziati dal presidente di Atm Elio Catania, convinto che i corsi di guida serviranno agli autisti anche per rendere più sicure e confortevoli i viaggi dei milanesi sugli autobus. Entrando nei dettagli organizzativi, il corso si svolgerà in due sessioni di due giorni, 3-4 marzo e 23-24 marzo. Poi, da aprile, gli istruttori Atm convertiti sulla via dell'«Economy drive» inizieranno a insegnare le nuove tecniche per il risparmio energetico alla guida a tutti i 3.800 autisti dell'azienda di Foro Buonaparte. A seguire, l'affiancamento degli istruttori Atm e Asc ai conducenti azione lungo le strade cittadine. QUALI SONO LE TECNICHE capaci di far risparmiare 1,5 milioni di euro di benzina all'anno e di contribuire all'abbassamento dell'inquinamento cittadino sempre più fuori controllo? Alla domanda prova a rispondere Daniele Merlini di «Quattroruote»: «Fondamentale è non accelerare né frenare troppo bruscamente». Non a caso sopra parlavamo di «piede di velluto». «Poi continua Merlini è necessario sfruttare il più possibile l'inerzia del veicolo e cercare di tenere la stessa velocità per la maggior parte del proprio tragitto. Certo, nel traffico milanese è difficile fare tutto ciò, ma ci si può provare e ci sono dei trucchi che insegneremo agli autisti Atm per riuscirci». Tra questi, «il guardare lontano, anche 200-300 metri più avanti rispetto alla posizione del mezzo che si sta guidando, in modo di avere un'idea sulla situazione dei semafori e poter agire di conseguenza. (Dal Giorno).
A questo link, potete leggere cosa ne pensa dell'energia responsabile Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni.
venerdì 27 febbraio 2009
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