venerdì 6 febbraio 2009

Risparmiare e rispettare l'ambiente

Utilizzare bene le fonti energetiche significa non soltanto risparmiare combustibile, ma anche e soprattutto diminuire l'inquinamento. Tutte le fonti di energia producono «impatto ambientale»: ciò significa che di fatto l'uso di una qualsiasi risorsa energetica genera, anche se in minima parte (ad esempio con le energie rinnovabili) un degrado del pianeta Terra. Si può però ricorrere all'Uso Razionale dell'Energia, ossia al Risparmio Energetico a parità di servizi resi. Il risparmio energetico è quindi una fonte virtuale di energia che non genera impatto ambientale. Il termine di «energie rinnovabili» è riservato alle risorse comunque disponibili sul pianeta (sole, vento, geotermia, maree, biomasse, etc.), che di fatto non vengono realmente «consumate» come energia primaria. Alcune tecnologie, che utilizzano quasi per intero il potenziale del combustibile introdotto per la produzione di energia, recuperando gli sprechi, possono essere equiparate alle energie rinnovabili. E' il caso della cogenerazione, una tecnologia con cui vengono prodotte contemporaneamente energia elettrica e termica, risparmiando così preziosa energia primaria a parità di servizio.Con la tecnologia della cogenerazione, oggi collaudata ed affidabile, le due energie, e cioè l'elettricità e il calore, vengono prodotte in cascata, con un unico sistema. Di fatto, ogni automobile, in inverno, viene utilizzata anche come cogeneratore: parte della potenza meccanica disponibile all'albero motore viene rinviata, con opportune cinghie di trasmissione, ad un alternatore, che produce energia elettrica e ricarica la batteria. Il calore prodotto dal motore, che in estate viene completamente dissipato dal sistema radiatore/elettroventola, in inverno viene invece utilizzato per il riscaldamento dell'abitacolo.La cogenerazione di energia elettrica e termica adotta lo stesso principio: alle ruote motrici dell'auto si sostituisce un vero e proprio generatore elettrico, mentre il calore prodotto dal motore viene quasi integralmente recuperato attraverso un sistema di scambiatori. Il rendimento che ne risulta può anche essere superiore al 90%.La microcogenerazione permette, a parità di servizi resi in calore ed energia elettrica, di contenere del 30 - 40% i consumi di energia primaria, con elevati ritorni di tipo economico.Le utenze tipiche sono tutte quelle che necessitano di importanti quantità di acqua calda e di energia elettrica, come: piscine e centri sportivi; case di cura e ospedali; banche e uffici; comunità; alberghi e ristoranti; case di riposo; scuole e collegi; supermercati; impianti di depurazione; comunità montane; agriturismo; parchi naturali; oasi ecologiche; alpeggi e rifugi; allevamenti; colture in serra; industrie agroalimentari; caseifici; pastifici; concerie; industrie chimico farmaceutiche; industrie tessili; aziende vinicole e distillerie; tintorie. Per potersi diffondere, le tecnologie di risparmio energetico devono superare i limiti che ieri erano di ostacolo alla loro effettiva operatività sul territorio. Quindi devono essere di prezzo contenuto, facili da installare e da manutenzionare e semplici anche per quanto riguarda gli iter autorizzativi. Oggi è finalmente disponibile un microcogeneratore, tutto italiano, il Tandem (Thermal and Electrical Machine), un marchio registrato della società Energia Nova S.r.l. di Torino, che ha permesso di rendere la microcogenerazione una tecnologia affidabile e collaudata. Energia Nova è in via Paolo Veronese 220 a, 10148 Torino ma, viste le richieste, avvierà presto la produzione a Borgaro Torinese. (da La Stampa)

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