Dal Sole 24 Ore
I consumi energetici sono forse il migliore termometro per misurare gli andamenti industriali, e la crisi economica fa precipitare in gennaio di oltre l' 8% la domanda di elettricità e prodotti petroliferi. Nel dettaglio, i consumi petroliferi sono dell'8,4% in meno rispetto al gennaio 2008; la corrente elettrica ha subìto una potatura pesante dell' 8,5 per cento. Entrano in gioco anche altri elementi, come il clima oppure come le domeniche, quando le autobotti non consegnano benzina e gasolio e quando le fabbriche sono chiuse. C'è una nota positiva: sono in ripresa i consumi di Gpl per le automobili, consumi spinti dagli incentivi ambientali.Nel mese di gennaio, analizza il censimento mensile del ministero dello Sviluppo economico, gli italiani hanno bruciato 6,5 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi, 603mila tonnellate in meno rispetto al gennaio 2008. L'Unione petrolifera,l'associazione confindustriale che raccoglie le compagnie, rileva che i carburanti sono stati penalizzati da due giorni di consegna in meno, poiché il gennaio 2009 aveva due giorni di chiusura in più,e la benzina è scesa del 7,2% mentre il gasolio dell' 8,1 per cento. È calato il numero di auto nuove ( «Le immatricolazioni di autovetture nuove – avverte l'Up – sono scese del 32,6 per cento con quelle diesel che hanno rappresentato il 46,6 per cento del totale (era il 53,5 per cento nel gennaio 2008)». Ecco dallo Sviluppo economico alcuni indicatori preziosi – e al tempo stesso drammatici – degli andamenti: precipita la domanda di bitumi usati per asfaltare le strade (-34,1%)e di materie prime petrolchimiche (- 29,5%).Simile l'andamento della domanda di corrente elettrica.Il mese scorso gli italiani hanno consumato 27,3 miliardi di chilowattora, l'8,5% in meno rispetto al gennaio 2008. Escluse le due grandi guerre mondiali,non si era mai registrata una caduta simile: solamente in occasione dello shock petrolifero di metà anni 70 si ebbe un risultato simile, ma non co-sì accentuato, quando nell'agosto del '75 la domanda di corrente cadde del- 7,6 per cento.Tuttavia a confronto con il dicembre scorso, da un mese all'altrola domanda non ha avu-to una riduzione così netta: il calo di gennaio rispetto a dicembre è stato di un più fisiologico -0,4 per cento.
giovedì 12 febbraio 2009
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