L’articolo 29 del dl anticrisi ripropone la possibilità di detrazione del 55% delle spese sostenute per opere edilizie di efficientamento energetico. Lo sgravio spalmato su cinque anni, spiega Finanza & Mercati
L’allarme rosso è rientrato. Il temuto stop al bonus fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, a uso abitativo e non, è stato infatti prorogato. Con 158 voti a favore, 126 contrari e 2 astenuti, il Senato ha votato la fiducia al governo sul decreto legge anticrisi da cinque miliardi di euro varato a fine novembre. Il decreto (dl 185/2008), sotto i riflettori soprattutto per questioni bancarie e di credito fondiario, contiene anche il lungamente discusso articolo 29, quello cioè che definisce la disciplina in merito agli sconti fiscali sulle spese di riqualificazione energetica degli edifici, prevedendo la possibilità di detrarre a fini fiscali il 55% delle spese sostenute per opere di efficientamento energetico. In seguito a cori di proteste ed all’opposizione delle associazioni dei consumatori, nonché dei costruttori, sono state eliminate sia la norma che introduceva la retroattività del provvedimento, sia il meccanismo del silenzio-rifiuto a seguito della presentazione delle istanze per ottenere il bonus fiscale. In pratica, per le spese sostenute negli anni 2009 e 2010, chi vorrà ottenere la detrazione dovrà inviare apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate, nei termini e secondo le modalità previsti con provvedimento che la stessa Agenzia delle Entrate emanerà entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto anticrisi; tale comunicazione, che ha lo scopo di monitorare l’andamento delle richieste, conterrà la data di inizio lavori, la spesa sostenuta e la cifra da portare in detrazione. Come già succedeva prima, inoltre, chi farà richiesta dovrà inviare la documentazione tecnica all’Enea per via telematica. «Solo se il nuovo sito non sarà pronto entro il primo aprile 2009 - chiarisce Giampaolo Valentini, coordinatore del gruppo di lavoro sull’efficienza energetica dell’Enea - sarà possibile effettuare la richiesta tramite raccomandata».La principale novità risiede nel fatto che il contribuente, a differenza della pregressa normativa, potrà detrarre lo sgravio fiscale esclusivamente in 5 anni, (mentre prima era il contribuente a scegliere in quanti anni, da 3 a 10, recuperarlo), sulla base di una rata costante calcolata, appunto sul quinquennio. Questo per consentire all’Erario di calcolare con esattezza a quanto ammonterà il mancato gettito negli anni successivi. Grosso aspetto positivo è l’eliminazione dei tetti di spesa annuali messi a disposizione dall’Esecutivo.Nulla cambia, invece, per chi ha eseguito gli interventi di riqualificazione energetica entro il 31 dicembre 2008. Le procedure e i termini rimangono quelli già consolidati, compresa la possibilità di scegliere il numero di rate in cui detrarre l’importo, da 3 a 10 anni; scelta che dovrà essere fatta all’atto della dichiarazione dei redditi e che sarà irrevocabile.
Un interessante progetto italiano di risparmio ed efficienza energetica è la Campagna di Efficienza Energetica 30PERCENTO, lanciata dall’Eni di Paolo Scaroni più di un anno fa con l’obiettivo di permettere un risparmio del 30% sulla bolletta energetica di ogni famiglia.
lunedì 2 febbraio 2009
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