martedì 24 febbraio 2009
Efficienza energetica da grandi numeri
S e la casistica delle gestioni virtuose dell'energia nel settore industriale è al momento insoddi-sfacente, non mancano però esempi eccellenti. Tra questi c'è l'esperienza di Finmeccanica, con oltre 73mila addetti, 20 aziende, 120 insediamenti tra unità produttive e sedi e ricavi nel 2007 di 13,4 miliardi di euro, che opera in settori ad alta tecnologia: aerospazio, elicotteri, elettronica per la difesa, energia e trasporti. Grandi numeri che valgono anche per i consumi energetici, con un fabbisogno annuo oggi di circa 700GWh di energia elettrica e di 70 milioni di metri cubi di gas per una bolletta energetica superiore ai 110 milioni di euro. Queste cifre sono l'oggetto di un programma di efficienza energetica avviato nel 2005 grazie al quale è stato attuato un risparmio energetico di 15GWh e di 0,7 milioni di metri cubi di gas, corrispondenti a un taglio in bolletta di 2,5 milioni di euro. Ai benefici economici per l'azienda vanno poi aggiunti quelli ambientali: i risparmi conseguiti da Finmeccanica hanno evitato nel 2008 l'immissione in atmosfera di circa 10mila tonnellate di anidride carbonica: la stessa quantità emessa da circa 6mila auto di piccola cilindrata.L'attenzione ai costi energetici è sempre stata una priorità del gruppo, che negli anni ha fatto evolvere un modello di "energy management" oggi attivo su scala internazionale. Il modello è stato sviluppato da Finmeccanica Group Services, cui fanno capo sia le attività riguardanti le forniture e l'autoproduzione di energia sia le iniziative volte all'efficienza energetica sul fronte dei consumi.L'approccio è quindi integrato e, soprattutto, si autosostiene: le risorse economiche liberate grazie alle negoziazioni concluse a livello centrale vengono investite negli interventi di efficienza energetica, rendendo così strutturale il risparmio "spot" ottenuto mediante il ricorso al mercato in fase di approvvigionamento delle commodities energetiche. Per quanto riguarda il "Programma pluriennale di efficienza energetica", l'incipit non poteva che partire dall'analisi dettagliata dei consumi complessivi. Nel quadriennio 2005-2008 sono stati eseguiti 25 check up, che hanno coperto il 70% della domanda energetica dell'attività Finmeccanica in Italia e il 40% di quella inglese del gruppo. Sulla base degli audit energetici sono stati individuati interventi finalizzati al risparmio energetico, dei quali 91 sono stati completati con un investimento complessivo di 10 milioni di euro. Le aree hanno riguardato: sostituzione di apparecchiature e componenti poco efficienti; regolazioni impiantistiche; installazione di automatismi per modulare la produzione di vettori energetici in funzione dell'effettiva domanda; coibentazione degli edifici e recupero del calore o di altri fonti di energia secondo il principio che niente deve essere sprecato se può essere riutilizzato. Al "Programma di efficienza energetica", Finmeccanica ha poi affiancato un piano di diffusione di impianti cogenerativi e di fonti rinnovabili. (Dal Sole 24 Ore)
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