lunedì 16 febbraio 2009

Londra, quanto inquinano i vip ecologisti

Si fa presto a dire verde. C’è chi adotta un albero a rischio d’estinzione a migliaia di chilometri di distanza e sente d’aver salvato la foresta amazzonica. L’impegno ecologista va di moda: rende molto in termini d’immagine e costa poche dichiarazioni altisonanti al momento giusto. A meno che qualcuno non si presenti alla porta a misurare vizi privati e pubbliche virtù, come è capitato alla rock star inglese Chris Martin, pizzicato dal quotidiano «Sunday Times» a predicare bene e non razzolare altrettanto. Martin, frontman dei Coldplay nonché marito dell’attrice Gwyneth Paltrow, è un campione dell’ambientalismo internazionale. Come l’illustre consorte, madrina della campagna americana per il risparmio energetico Act Green e tra le prime star a utilizzare album del suo gruppo finanziando una piantagione di alberi di mango in India. Peccato che, cosmetici naturali, il cantante ha molto a cuore la riduzione di CO2, uno dei gas responsabili del surriscaldamento globale, al punto da compensare le emissioni prodotte per l’uscita dal secondo secondo gli esperti della Irt Survey, la società di rilevazioni ingaggiata dal «Sunday Times», la casa della coppia, un bijou da 2,5 milioni di sterline (circa 2,7 milioni di euro) in Belsize Park, a Londra, disperda 1020 chilowattora di calore l’anno. E con l’energia di rinforzo, necessaria per non morire dal freddo, quell’immobile produca 265 chili di anidride carbonica, quanto un automobile di media cilindrata in un percorso di 1300 chilometri. (da "La Stampa")

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