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Il risparmio energetico è il primo passo da fare in vista di un miglioramento qualitativo ed in vista dell'ambito traguardo dell'autosufficienza energetica. Inizia nella scelta degli apparecchi elettrici da utilizzare; ormai è consuetudine scartare apparecchi energivori, le etichette energetiche poste sugli elettrodomestici hanno incentivato i produttori a confrontarsi sulla qualità e sulla efficienza energetica, il consumatore ormai sceglie coscientemente e quotidianamente orienta i propri acquisti verso elettrodomestici che si collocano in classi energetiche d'eccellenze. Il mercato è dominato da apparecchi in classe A e ormai il consumatore valuta l'acquisto di classi ancora più performanti A+, A++. Il problema della scelta consapevole dell'abitazione è legata alla carenza normativa, infatti non esiste l'obbligo di denunciare preventivamente le qualità energetiche delle abitazioni, non esiste, se non in pochissime realtà l'obbligo della targa energetica, diventata tanto familiare per gli elettrodomestici. Questo fatto comporta il disinteresse degli operatori del comparto edile verso l'architettura di qualità sotto il profilo energetico; sono ancora troppo pochi ed esiste poca informazione sui benefici delle case a basso consumo energetico. Quella che viene definita architettura sostenibile è spesso stata relegata a architettura di nicchia per pochi committenti spesso definiti estremisti ed eccentrici. L'involucro edilizio delle abitazioni civili, degli uffici pubblici e in generale di tutto il comparto edile del parco edilizio Italiano è alquanto antiquato , questa bassa qualità porta a un valore medio di consumo energetico per il riscaldamento invernale pari a 180 kWhmq/anno. Un consumo nettamente superiore rispetto agli standard degli altri paesi europei.Con interventi mirati, assistiti da tecnici e maestranze specializzate, con investimenti contenuti si può arrivare a considerevoli diminuzioni di questo valore medio, non è difficile abbassarlo di 80-90 punti percentuale, quindi da 180 a 36-18 kWhmq/anno. Migliorare le prestazioni energetiche in inverno porta, insieme ad altre considerazioni, a migliorare anche la situazione energetica in regime estivo. Attualmente si sta spingendo molto sulla autoproduzione energetica, quello che bisognerebbe fare è non slegare autoproduzione e risparmio. È giusto, infatti, parlare di fotovoltaico, eolico, biomassa e altri sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili ma spesso non si focalizza il problema principale, cioè creare quella coscienza popolare che porti ad un uso più razionale dell'energia, sarebbe inutile perseguire l'indipendenza energetica con fonti rinnovabili senza creare la giusta coscienza nell'uso dell'energia. In periodo di crisi energetica il problema non è creare nuove fonti ma sfruttare meglio l'energia e il primo passo è quello di utilizzarla meglio; l'uomo contemporaneo non ha bisogno di energia, ha bisogno di benessere e per raggiungerlo non è necessariamente vero che c'è bisogno di più energia, c'è bisogno che questa venga utilizzata correttamente per soddisfare le esigenze quotidiane. L'autoproduzione è il secondo passo, successivo al risparmio e al miglior utilizzo di energia, questo comporterà un miglior rapporto uomo con l'ambiente in cui vive. Se a proposito di un edificio, interveniamo prima sull'involucro e poi sull'impianto, ipotizziamo di ridurre dell'80% il fabbisogno energetico della nostra abitazione mediate un insieme di interventi mirati a migliorare le prestazioni dell'involucro. Ma per quanto possa sembrare strano, la più ampia fonte di energia, non è il petrolio, ma il risparmio energetico. Il “Sesto Carburante” ovvero il Risparmio energetico, ottenibile attraverso un migliore isolamento, costituisce potenzialmente il maggior fattore di risparmio. Il sesto carburante è pulito e sostenibile.Migliora la qualità della vita ed il confort abitativo. E' tecnologicamente collaudato, e non richiede ricerche ad altissima tecnologia. Ma la cosa più importante è che il sesto carburante cioè il risparmio costituisce una risorsa inesauribile ed è GRATUITO. Un utile esempio ci è fornito dalla caldaie a condensazione. L'utilizzo di caldaie a condensazione garantisce il miglior risparmio energetico attualmente realizzabile (nel caso di fonte convenzionale: gas metano o GPL). Le caldaie a condensazione di solito si avvalgono di bruciatori speciali a microfi amma che danno una maggiore efficienza e minori emissioni inquinanti. Per favorire una combustione pressoché perfetta, le quantità di gas e di aria sono immesse sempre in maniera proporziale tramite una ventilatore e una valvola particolare. Un'ottimizzazione del rendimento delle caldaie a condensazione viene dall'utilizzo di una sonda di temperatura esterna che rilevando le condizioni esterne, diminuisce od aumenta proporzionalmente la temperatura di mandata.
Un altro interessante progetto italiano di risparmio ed efficienza energetica: si tratta della Campagna di Efficienza Energetica 30PERCENTO, lanciata dall’Eni di Paolo Scaroni più di un anno fa con l’obiettivo di permettere un risparmio del 30% sulla bolletta energetica di ogni famiglia.
mercoledì 4 febbraio 2009
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