martedì 3 febbraio 2009
Edilizia hi-tech, la scommessa Kerakoll, vernici «verdi»
«La ricerca è uno dei pilastri sul quale abbiamo fondato la nostra crescita». Gian Luca Sghedoni, amministratore delegato dell'azienda di famiglia Kerakoll, attiva nel settore della chimica applicata all'edilizia, non ha dubbi: il futuro è nell'edilizia sostenibile, nei «materiali naturali, in costruzioni attente ai bisogni delle persone e dell'ambiente e capaci di risparmio energetico». E in controtendenza rispetto alla situazione di stallo e sfiducia dovuta alla crisi, l'azienda di Sassuolo rilancia proprio a partire dalla ricerca a in cui investe il 5,4% del fatturato. È al via la costruzione del Kerakoll Technology Center, il nuovo laboratorio che centralizza e rafforza l'attività di ricerca ora distribuita in 3 centri. Un investimento di 12 milioni di euro per un edificio eco-compatibile che sarà pronto entro il 2010. In tre anni è prevista l'assunzione di 100 nuovi ricercatori che si aggiungeranno ai 70 attuali.L'azienda che ha realizzato la pavimentazione per il «Nido d'uccello», lo stadio delle Olimpiadi di Pechino, sta progressivamente cambiando pelle. «Cinque anni fa — spiega Sghedoni — abbiamo codificato nuovi standard di parametrazione per i prodotti, per virarli al 100% verso la sostenibilità e creato un nuovo brand, Biocalce, che sostituisce il cemento con la calce idraulica, un materiale naturale e traspirante. Siamo andati a riscoprire le formule di costruzione degli antichi romani». Il gruppo modenese che dal 1964, anno della sua fondazione, ha vissuto una crescita costante (passando dagli 11 milioni di euro del 1990 ai 316 milioni del 2007 che diventeranno 335 milioni nel 2008 con un incremento del 7%) non teme nemmeno la crisi immobiliare spagnola. Verrà inaugurato ad aprile il secondo stabilimento iberico ad Almazora, in provincia di Castellon, nel cuore del distretto spagnolo della ceramica. «Il nostro obiettivo — spiega Sghedoni, — è esportare la divisione naturale in tutta Europa, per poi esplorare mercati importanti come India e Sud-Est asiatico». (dal Corriere della Sera)
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