Dal Corriere della Sera
Risparmio sulla bolletta energetica per 150mila euro all'anno. A otto mesi dall'inaugurazione, un primo bilancio degli impianti di solar cooling, che consentono di raffrescare municipio e biblioteca di Como utilizzando l'energia solare, è positivo. Tanto che si sta pensando di replicare l'esperienza su altre strutture comunali.«Il trend di questa prima stagione, relativa all'utilizzo degli impianti – sottolinea Antonio Ferro, ingegnere responsabile del procedimento per l'area Edilizia pubblica e grandi opere del Comune di Como – non smentisce le ipotesi di progetto con le quali si prevedeva un risparmio energetico pari a 150mila euro l'anno. Un bilancio energetico definitivo, però, potrà essere effettuato dalla fine dalle prossima stagione di raffrescamento».L'impianto è stato realizzato nell'ambito del programma della Regione Lombardia volto alla promozione di impianti solari termici al servizio di immobili di proprietà pubblica.È costituito da 212 pannelli solari e unità frigorifere da 480 kW di potenza posizionati presso il municipio e da 160 pannelli e 240 kW di potenza per la biblioteca, con un investimento di 999mila euro per il primo intervento e di circa 700mila per il secondo. I vantaggi ai quali si sarebbe andati incontro grazie alla realizzazione di una tale opera sono stati da subito evidenti, come precisa lo stesso Ferro: «Riduzione del fabbisogno elettrico, alta efficienza, rendimento costante». Inoltre questo impianto determina una riduzione dell'utilizzo di energia elettrica con conseguente abbattimento delle sostanze inquinanti utilizzate per la sua produzione. Altro punto di forza del progetto, sempre in quest'ottica è che «il fabbisogno energetico– sottolinea Ferro – per la climatizzazione degli uffici durante la stagione estiva è stato coperto mediante una fonte rinnovabile, gratuita e pulita: il calore solare. Inoltre per la produzione del freddo si utilizza ma semplice acqua».Dopo l'esperienza dell'impianto di solar cooling di Palazzo Cernezzi e della biblioteca, il Comune di Como è determinato a investire ancora nel settore, applicando questa tecnologia ad altre strutture. Tra le ipotesi, i grandi impianti sportivi come il palazzo del ghiaccio e lepiscine.L'obiettivo è fare di Como un polo d'eccellenza nell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. «Crediamo in questa tecnologia –afferma Stefano Bruni, sindaco di Como – perché fa risparmiare e aiuta l'ambiente. Stiamo già sviluppando nuovi progetti per applicarla a grosse strutture pubbliche e farla così diventare una delle migliori pratiche energetiche, esempio per aziende private e singoli cittadini».
Un interessante progetto italiano di risparmio ed efficienza energetica è la Campagna di Efficienza Energetica 30PERCENTO, lanciata dall’Eni di Paolo Scaroni più di un anno fa con l’obiettivo di permettere un risparmio del 30% sulla bolletta energetica di ogni famiglia.
mercoledì 21 gennaio 2009
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3 commenti:
L'impianto installato a Como è superato perchè non si raggiungono i 200°C, necessari a far funzionare un assorbitore a doppio stadio. Gli assorbitori installati sono a singolo stadio e per funzionare in assenza di irraggiamento solare, richiedono l'uso di caldaie. Assurdo!
l'anonimo di prima potrebe gentilmente tacere?
in assenza di irraggiamento solare ogni tipo di impianto di solar cooling richiede l'uso di caldaie, indipendentemente dal fatto che l'assorbitore sia a singolo o doppio stadio.
Passare da un assorbitore a singolo stadio a d uno a doppio che migliorie apporterebbe, una migliore efficienza? A quale prezzo? Pannelli a concentrazione, olio diatermico, caldaie più complesse per l'integrazione...
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