venerdì 16 gennaio 2009

Come sta il nostro mondo?

Da yes.life

Come è ormai tradizione, il Worldwatch Institute ha presentato il rapporto “State of the World” sullo stato di salute del nostro pianeta. I dati confermano ancora una volta previsioni di trend negativi sul riscaldamento globale, nonostante il tema sia oggetto di discussioni e proposte diffuse, basti pensare al dibattuto impegno 20-20-20 dell’UE per ridurre le emissioni e aumentare le fonti rinnovabili entro il 2020. Gli eventi meteorologici di queste ultime settimane hanno fatto tornare alla ribalta le opinioni discordi con i rapporti annuali della commissione sui cambiamenti climatici (Ipcc) dell’Onu sul global warming, ma basta leggere lo “State of the World 2009” per ricordarsi che il trend sul lungo periodo non è certo incoraggiante. Pensate che, considerando gli anni dal 1800, 11 degli anni più caldi registrati sono negli ultimi dodici. E se l’Ipcc è stata spesso incolpato di allarmismi ingiustificati, il Worldwatch Institute lo accusa invece di troppa prudenza presentando dati oltre le sue stime. Le emissioni di gas serra sono aumentate dal 1990 al 2007 del 37 per cento, senza contare gli effetti dovuti alla deforestazione. La concentrazione di anidride carbonica in atmosfera sta crescendo al ritmo di 2,2 parti per milione contro le 1,5 parti di 25 anni fa.
A questo link, potete leggere cosa ne pensa dell'energia responsabile Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni.

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