venerdì 23 gennaio 2009

Lampioni fuori dal comune

I risparmi sulla bolletta arrivano fino al 55% In più, la luce si autoregola a seconda delle condizioni di traffico. E ora si punta sull'export, dice Il Sole 24 Ore

I comuni ci guadagneranno, con risparmi fino al 55% della bolletta elettrica per l'illuminazione pubblica. E ci guadagnerà anche l'Enel Sole che offrirà le sue nuove lampade stradali a led con un canone comprensivo anche della manutenzione dei punti luce.Questo, in sintesi, il modello di business messo a punto dal gestore elettrico italiano. «Per quello che sarà il primo programma al mondo di radicale rinnovamento nel suo genere – osseva Livio Gallo, direttore della divisione infrastruttura dell'Enel – e che, dai primi 400 punti di illuminazione dimostrativi previsti a breve nel progetto pilota a Lodi, Alessandria e Piacenza, passerà a regime a 40mila lampade pubbliche istallate sia nel 2009 che nel 2010».Protagonista un alto lampione in stile progettato da Enel insieme alla i-Guzzini (che li produrrà nelle sue fabbriche). Su tre modelli, rispettivamente a 84 led di potenza (circa 100 watt), 59 (70 watt) e 39 (55watt). Con risparmi del 40% rispetto alle lampade a vapori di sodio, e del 60% su quelle, più vecchie, a vapori di mercurio, le due tecnologie comunemente usate nelle strade italiane. «Non solo: queste lampade sono intelligenti, e possono essere regolate – spiega Gallo – per esempio a seconda delle condizioni di traffico. Agli incroci più luce, anche più intensa di quella da fonti tradizionali, e in aree marginali solo quella necessaria. E sempre focalizzata sulla strada, dove serve».Il programma prevede, a regime, un risparmio energetico di rilievo. «Le prime 400 lampade del progetto pilota dovrebbero far risprmiare circa 45 tonnellate di CO2 annue. Sulla base di questo parametro abbiamo calcolato che se tutti i comuni italiani le adottassero avremmo un risparmio di quasi 3 miliardi di chilowattora annui e 1,5 milioni di tonnellate di CO2 emesse, pari a una centrale da 7-800 megawatt in meno».Cifre che, però, richiederanno una costante riconversione su un'arco di almeno dieci anni. «Enel Sole, la nostra consociata per l'illuminazione pubblica, serve circa 4mila comuni, in massima parte medio-piccoli e 2 milioni di punti luce, pari al 22% del totale. Mentre le grandi e medie città sono gestite dalle municipalizzate. Noi speriamo che, sull'effetto dimostrativo e di convenienza del nostro programma, anche loro poi finiscano per aderire all'iniziativa. Così come, negli anni passati abbiamo fatto da battistrada con i contatori elettronici intelligenti, ora adottati pressochè da tutti».

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