lunedì 19 gennaio 2009

Il bonus energia riparte dallo sconto in cinque rate

Ma l'incertezza sul 2009 ha innescato un boom di 185mila domande all'Enea, spiega Il Sole 24 Ore

La paura, a volte, si misura in domande. Nel caso della detrazione del 55%, la paura era quella di perdere il bonus fiscale per gli interventi di risparmio energetico. Le domande, invece, sono quelle arrivate all'Enea, l'ente delegato a ricevere la documentazione: 30mila solo nell'ultima settimana dell'anno scorso, con un'impennata che porta il totale a 185mila. Per avere un'idea, basta pensare che prima del decreto anti-crisi si prevedevano 130mila domande relative al 2008. Una cifra superata di quasi il 40 per cento.A spazzare via dubbi, incertezze e timori è arrivato il disegno di legge di conversione del decreto anti-crisi (Dl 185/2008), approvato dalla Camera e ora all'esame del Senato. La nuova formulazione dell'articolo 29 ha cancellato tutte le principali limitazioni (si veda l'articolo in basso). In pratica,il 55% resta com'era,anche se per le spese sostenute dal 1Úgennaio 2009la detrazione andrà sempre ripartita in cinque anni, anziché poter essere distribuita da tre a dieci rate annuali a scelta del contribuente. Una rigidità che permetterà all'agenzia delle Entrate di calcolare esattamente l'esborso annuo per il Fisco, ma che – come è facile comprendere – in rari casi, potrà danneggiare i beneficiari.Molti contribuenti, con il regime precedente, sceglievano la rateazione in tre anni per sfruttare al massimo la detrazione. Ma per gli interventi più costosi, o per chi aveva redditi molto bassi, poteva essere più vantaggioso spalmare il bonus su dieci annualità. Ora questa pianificazione "a lungo" dello sconto non è più possibile. Come indicato nelle schede a fianco per le principali tipologie di lavori verdi, l'importo annuo della detrazione si abbassa rispetto alla ripartizione triennale. E in alcuni casi potrà esserci anche la cosiddetta incapienza fiscale, cioè la situazione in cui l'imposta dovuta è più piccola della detrazione (e dunque una parte dello sconto va perduta).Istanze in dribbling Come interpretare l'impennata delle domande? «La realtà è che il decreto anti-crisi ha generato molta confusione», risponde Giampaolo Valentini, coordinatore del gruppo di lavoro sull'efficienza energetica dell'Enea. E in questo scenario di incertezza i contribuenti hanno scelto strade diverse. Qualcuno si è affrettato per finire i lavori ed effettuare il bonifico di pagamento entro il 31 dicembre. Qualcun altro, anche se non poteva terminare gli interventi in tempo, ha inviato comunque la documentazione all'Enea. E qualcun altro ancora, nel dubbio, ha preferito aspettare che la situazione si chiarisse. Spiega ancora Valentini: «Ho la ragionevole certezza che molte persone abbiano fatto domanda anche quando gli interventi non erano stati ultimati. Una procedura impropria, perché bisogna prima finire i lavori ed effettuare i pagamenti ».Il costo dell'incertezza Le opinioni delle imprese descrivono benissimo questo quadro a doppia velocità. «Siamo soddisfatti di come è cambiato il decreto anti-crisi. Tuttavia, la frenata tra novembre e dicembre è stata tale da determinare un calo del 10-15% dell'attività produttiva del 2008 rispetto alle previsioni » commenta Maurizio Esitini, direttore generale di Assistal, l'associazione dei costruttori di impianti. Se questa fosse la dimensione della contrazione, il fatturato 2008 degli interventi interessati dal bonus del 55% –infissi, caldaie, pannelli solari, isolamento termico e riqualificazione energetica degli edifici – passerebbe a 1,62 miliardi dagli 1,8 miliardi di euro previsti fino a due mesi fa.«Tutti si sono fermati», conferma Valeria Verga, segretario generale di Assolterm, sigla che rappresenta i produttori di pannelli solari, un comparto che ha comunque chiuso il 2008 con una crescita del 30 per cento. Diversa, invece, la dinamica descritta dalla Uncsaal, che riunisce i produttori di serramenti e facciate continue. «Dicembre è stato un mese molto produttivo – spiega il direttore generale Pietro Gimelli –. Quando i consumatori hanno capito che il Governo avrebbe concesso lo sconto fiscale almeno per il 2008, sono corsi a installare gli impianti entro fine anno».

Un interessante progetto italiano di risparmio ed efficienza energetica è la Campagna di Efficienza Energetica 30PERCENTO, lanciata dall’Eni di Paolo Scaroni più di un anno fa con l’obiettivo di permettere un risparmio del 30% sulla bolletta energetica di ogni famiglia.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao, vi segnalo il link corretto dove trovate la notizia sulla possibilità offerta da Uncsaal di usufruire dei loro servizi tecnici e poter utilizzare il marchio qualitativo Uncsaal, anche per i costruttori di serramenti da 0 a 5 addetti.
 Per altre info su come diventare Affiliati Uncsaal:
http://www.uncsaal.it/aderire_uncs/costruttore_serramenti_facciate_addetti_0%115/affiliati.html