venerdì 16 gennaio 2009

Gas serra, continua la schiavitù dal petrolio

Dal sito Unicef

Secondo l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), la task-force delle Nazioni Unite che si occupa del mutamento climatico globale, il parere della scienza è inequivoco: le attività umane stanno producendo cambiamenti nel clima della Terra, con conseguenti rischi per l'ambiente e per la qualità della vita. Dal 1970 a oggi, la temperatura media del pianeta è aumentata di circa mezzo grado Celsius. Una delle ripercussioni riguarda i fenomeni metereologici, che in molte aree del mondo sono diventati più violenti ed estesi.È altamente probabile che anche le risorse di acqua dolce - forse la nostra risorsa naturale più preziosa e degradata - diventeranno sempre più scarse. In regioni come l'Africa subsahariana, per le quali i modelli climatici prevedono una riduzione della piovosità, l'impatto negativo sui raccolti e conseguentemente sulla sicurezza alimentare, sulla disponibilità di acqua e di materiali di base per le abitazioni potrebbe essere catastrofico.Il principale fattore che contribuisce al cambiamento climatico è il biossido di carbonio (CO₂), noto ai più come anidride carbonica, rilasciato nei processi di consumo di combustibili fossili. Le emissioni di anidride carbonica hanno raggiunto nel 2004 la quota di 29 miliardi di tonnellate e continuano ad aumentare, come rivelano le analisi sulla concentrazione di CO₂ nell'atmosfera

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