Industria 2015. Selezionati i 30 progetti del secondo bando per gli incentivi pubblici alle imprese
Piastrelle di ceramica che contengono celle fotovoltaiche, materiali per l'architettura "bioclimatica", biocombustibili ottenuti da scarti di legno e dai rifiuti organici, sistemi per la produzionedi bioetanolo di seconda generazione: c'è una sintesi della moderna industria dell'energia nei 30 progetti vincenti del secondo bando Industria 2015 del ministero dello Sviluppo economico. Il settore dell'"Efficienza energetica" si conferma tra i più dinamici per lo sviluppo di brevetti, nuovi progetti industriali e collaborazioni con la ricerca pubblica: la commissione nominata dal mini-stero, che ha sostituito nel compito l'Agenzia di esperti indipendenti sulla quale inizialmente doveva basarsi Industria 2015, ha esaminato 86 progetti di innovazione che si sono contesi incentivi pubblici per 200 milioni. Alla fine sono stati selezionati 30 progetti che coinvolgeranno in tutto 234 imprese, 160 enti di ricerca e attiveranno investimenti, inclusa la quota privata, per poco meno di 500 milioni.Le risorse Il programma di innovazione Industria 2015, concepito con la Finanziaria 2007 e partito con il precedente Governo, finanzia ricerca industriale e sviluppo sperimentale e prevede che i progetti conducano entro tre anni alla realizzazione di un prototipodi un prodotto o servizio innovativo. Il primo passo è stato l'aggiudicazione, a fine 2008, di 180 milioni per la Mobilità sostenibile; dopo i 200 milioni riservati al risparmio energetico toccherà invece al terzo bando sulle tecnologie per il made in Italy (180 milioni) e in rapida sequenza, promette il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola, a turismo, beni culturali, informatica, tecnologie ambientali, scienze della vita, aerospazio.L'ambizione del ministero, anche attivando nuovi fondi che dovrebbero essere sbloccati dal Cipe, è portare la dotazione complessiva di Industria 2015, inclusi gli incentivi già aggiudicati, intorno a 1,5 miliardi.Idee e aziende In media ogni progetto riceverà un contributo pubblico pari al 35% dell'investimento previsto. Quasi l'80% degli investimenti sarà realizzato al Nord. Prevalgono di una spanna le piccole e medie imprese (54% del totale) ma nel ruolo di capofila spiccano nomi noti e grandi aziende (Indesit Company, Riello, Enel, Merloni Termosanitari, Telecom Italia, Whirlpool, Beghelli). In campo c'è anche il Centro di Ricerche Fiat (che ha già ricevuto un contributo con il bando Mobilità sostenibile) in collaborazione con il gruppo siderurgico Feralpi per produrre energia dai rottami. Si tratta in assoluto del programma più ambizioso, con un costo agevolabile di 27 milioni di euro, seguito da quello di Chemtex Italia, Novamont, Engico service, Politecnico di Torino e Cnr che hanno pianificato un progetto da 24,3 milioni per lo «sviluppo di una tecnologia di pretrattamento funzionale a produrre bioetanolo di seconda generazione ».
giovedì 22 gennaio 2009
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