Per il 2009, oltre alla crisi, quello che gli economisti non avevano messo in conto è che le note positive sarebbero state suonate dall'ambiente e dal risparmio energetico. Le aziende e i lavoratori che lavorano per imbrigliare il sole, il vento e il suolo per mandare le auto, per far funzionare le fabbriche e per soddisfare il fabbisogno energetico nelle case non si sono fermate. Anzi, hanno il portafoglio ordini almeno al pari dello scorso anno e in Italia stanno facendo emergere delle "nicchie verdi" all'interno di comparti, come per esempio la meccanica varia o le macchine utensili, dove hanno sempre dominato altre produzioni. Ma il bailamme che dallo scorso autunno sta scuotendo il globo ha avuto anche un altro effetto, e cioè quello di cambiare la mappa delle esportazioni: il Sud America è diventata un'area di estremo interesse, il Brasile il Paese che sembra esente dalla crisi e continua a fare grandi commesse, tutta l'area balcanica si sta rivelando particolarmente dinamica, la Cina ha rallentato pesantemente la sua crescita, ma non si è fermata. In compenso l'Europa dell'est è sparita da molti portafogli ordini. Dopo la ripresa dell'industria automobilistica (anche a marzo gli ordinativi sono attesi in crescita del 4%) e della componentistica delle scorse settimane,dovuta agli incentivi governativi,abbiamo iniziato un viaggio alla ricerca dei piccoli segnali positivi nelle imprese italiane.Ne sono arrivati dai portafogli ordini delle imprese della chimica, del legno,ma non sono mancati nella meccanica e soprattutto nelle aziende che operano in campo energetico. La voce più ottimista è stata quella del presidente di Assosolare, Gianni Chianetta. Gli incentivi del passato sono stati premianti per lo sviluppo dei pannelli fotovoltaici e«se nel 2008 sono stati installati 270 megawatt, nel 2009 ci aspettiamo di installarne 400», dice Chianetta. Questo significherebbe che il giro d'affari delle aziende del settore passerebbe da uno a quasi due miliardi di euro. Per ora le aziende stanno completando le commesse dello scorso anno che arriveranno fino alla fine del primo semestre che continua il trend di crescita del 2008,ma alla seconda parte dell'anno«guardiamo con fiducia perché allora potrebbero partire molti cantieri pubblici e potrebbe anche essere stato superato lo scoglio finanziario », osserva Chianetta. Alle aziende che imbrigliano il sole si affiancano quelle che imbrigliano il vento. Che siano in una fase di grande dinamismo lo sostiene Giancarlo Losma, il presidente dell'Ucimu che raggruppa i costruttori italiani di macchine utensili: «Se le nostre associate iniziano a dirci che dagli ordinativi arrivano timidi cenni di rallentamento della caduta, ci sono almeno tre settori che ci stanno dando lavoro». Le infrastrutture «in cui tutti i Governi hanno intenzione di investire », il biomedicale, «perché le strumentazioni in campo medico continuano ad essere all'avanguardia»,l'ambiente, con in testa l'eolico, «forse anche grazie all'attenzione che l'energia verde ha nelle agende di tutti i governi», osserva Losma.Sui temi dell'ambiente e del risparmio energetico del resto «questa crisi ha fatto nascere un grande dibattito che mi auguro porti verso un percorso di eccellenza in tutta l'industria italiana», osserva Emanuela Tosto, vicepresidente di Anima e presidente dei costruttori di caldareria. Il suo settore non subirà grandi contrazioni,perché «ha la fortuna di essere leader mondiale – sottolinea –. Non siamo secondi a nessuno nella costruzione dei grandi serbatoi montati in cantiere, degli apparecchi a pressione,delle caldaie a tubi d'acqua o a tubi di fumo. Per questo dobbiamo cercare sempre più di specializzarci,di avere competenze che gli altri non hanno, di guardare a tutti i Paesi. Per noi, in questa fase, si sta rivelando trainante tutto il Nord Africa, con in testa l'Algeria,e il Sud America,soprattutto il Brasile ».Di segnali positivi parla anche Rudi Stella, presidente di Italcogen che raggruppa i costruttori e distributori di impianti di cogenerazione: «Nei mesi passati abbiamo spinto molto sul concetto del risparmio energetico dei condizionatori e adesso stiamo raccogliendo molte manifestazioni di interesse. (Da il Sole 24 Ore)
Segnalo in questo contesto anche un altro progetto verde di un'impresa italiana: si tratta della Campagna di Efficienza Energetica 30PERCENTO, lanciata dall’Eni di Paolo Scaroni più di un anno fa con l’obiettivo di permettere un risparmio del 30% sull’attuale bolletta energetica di ogni famiglia.
lunedì 23 marzo 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento