giovedì 5 marzo 2009
Risparmio energetico, dal Veneto 25 milioni alle imprese
Un fondo di rotazione da 25 milioni di euro per riqualificare le strutture turistiche. L'iniziativa è della regione Veneto: il provvedimento è stato approvato dalla giunta, per passare ora all'esame della competente commissione consiliare prima della definitiva approvazione. Il fondo sarà istituto presso la finanziaria regionale Veneto sviluppo. «È una dote considerevole», ha sottolineato il vicepresidente della regione e assessore al turismo, Franco Manzato, «che continuerà a rinnovarsi con il rientro dei mutui già accordati e che presumibilmente permetterà di attivare iniziative imprenditoriali per circa 100 milioni di euro. Abbiamo voluto dare un significato particolare all'intervento, sia per quanto riguarda i soggetti beneficiari, sia per le innovazioni circa la tipologia delle iniziative». Nella proposta di regolamento di attuazione, particolare attenzione viene riservata ai giovani e alle imprese di montagna, oltre alle aggregazioni consortili. Si vuole inoltre sostenere i servizi, il risparmio energetico, la tutela ambientale, la qualificazione infrastrutturale: «Fattori di una nuova rotta del sistema, che punta a un turismo di qualità interessato a un'ospitalità di alto valore qualitativo». Tenuto conto dell'attuale situazione economico-finanziaria, la durata dei mutui passerà da cinque a dieci anni, con un ulteriore alleggerimento delle rate, a tassi di riferimento più convenienti. Le strutture ammesse al finanziamento sono alberghi, motel, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere, campeggi, villaggi turistici, stabilimenti balneari classificati da tre stelle in su o che riescano a ottenerle grazie alla sovvenzione regionale. Tra gli interventi ammessi, la realizzazione di piscine o centri wellness, l'acquisto di piattaforme informatiche collegate all'attività turistica, le certificazioni ambientali e l'ecosostenibilità, l'installazione di infrastrutture per la sicurezza, la prevenzione o l'igiene, gli interventi per la realizzazione di campi da golf o da tennis, la creazione di sale congressi. La compartecipazione del fondo ai finanziamenti agevolati non potrà superare il 20% dei costi di investimento ammissibili per le piccole imprese, e il 10% per le medie imprese.
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