venerdì 13 marzo 2009

«L'appartamento efficiente del futuro? 100mila euro»

LA VITA degli italiani è cambiata e anche il loro modo di abitare. Tanto per fare un esempio: la cucina sta scomparendo come vano a sé stante, per diventare un'area inglobata negli altri spazi comuni. «Ma i costruttori non hanno ancora preso atto di queste evoluzioni», commenta Mario Cucinella, architetto bolognese autore del progetto Casa da 100mila euro, con cui ha vinto ieri il prestigioso Green Building Award al Mipim di Cannes. Come cambiano le esigenze abitative degli italiani? «Le famiglie sono passate dalla casa bunker dei nostri nonni, molto frazionata all'interno e chiusa verso l'esterno, alla casa aperta, con spazi comuni più ampi e una zona notte limitata. Ma il mercato immobiliare continua a sfornare tipologie abitative vecchie, che le famiglie italiane hanno già superato». Come mai? «I costruttori cercano di spendere il meno possibile per ricavare profitti altissimi, anche 2-300 per cento, quindi hanno bisogno di economie di scala e producono unità abitative tutte uguali, senza nessun criterio innovativo». Invece? «Invece ci vorrebbe maggiore varietà, perché le persone non sono mica tutte uguali: ognuno dovrebbe essere libero di scegliere una casa a sua misura, come nel mercato delle automobili. Noi proponiamo l'idea della casa a basso costo e altissima efficienza energetica, fornendo una struttura flessibile, che possa essere modificata in base alle esigenze di chi ci abita». Il piano lanciato dal Governo potrebbe essere utile a svecchiare un po' l'offerta? «Non credo che sia inteso in questa direzione. Un piano casa dovrebbe servire a dare la casa a chi non ce l'ha, non ad allargare la casa di quelli che ce l'hanno già. E poi la mano pubblica dovrebbe fare da calmieratore, non semplicemente dare il via libera al mercato. Non si può lasciare al mercato il compito di far accedere alla casa altri 2-3 milioni di famiglie italiane. Ci vuole un piano pensato per completare il tessuto urbano già esistente, con criteri di economicità e di sostenibilità ambientale: questi processi vanno governati, non possono essere lasciati al caso, altrimenti si devasta il territorio». Avete avuto qualche reazione dalla politica sulla vostra casa da 100mila euro? «A Settimo Torinese il Comune ha messo a disposizione dei terreni per dar vita a questo progetto. E vorremmo cercare di sviluppare un discorso analogo anche in Lombardia, dove ci sarà molto da fare nei prossimi anni» (Da Il Giorno)

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