martedì 2 dicembre 2008

Una beffa per chi risparmia energia "In fumo gli sconti sui lavori già fatti"

Più difficile ottenere gli sconti fiscali su chi instalal pannelli solari, dice la Repubblica. Un progetto di risparmio ed efficienza energetica è stato lanciato dall’Eni di Paolo Scaroni più di un anno fa con l’obiettivo di permettere un risparmio del 30% sull’attuale bolletta energetica di ogni famiglia

Il bonus per la "casa verde" è a rischio: chi ha installato pannelli solari sul tetto di casa o ha rifatto l´impianto di climatizzazione secondo gli standard salva-ambiente, rischia di veder sfumare ampia parte delle detrazioni promesse. Un colpo d´accetta forte e deciso incombe infatti sul bonus fiscale del 55 per cento previsto per gli interventi di risparmio energetico messi in cantiere nel 2008: se il Parlamento confermerà le norme contenute nel decreto legge approvato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri, beneficiare dello sconto sarà difficile come vincere un terno al lotto. Un taglio che ha fatto infuriare chi ha già tirato fuori i soldi. Come dimostrano le tante mail di protesta arrivate a Repubblica.it.Fino ad ora, infatti, per accedere agli sconti bastava presentare domanda all´Enea: scaduti i tempi previsti per il silenzio/assenso, con tre rate annuali il contribuente "ecologico" si sarebbe visto restituire sotto forma di bonus fiscale il 55 per cento della spesa sopportata. Ora non è più così: la letterina all´Enea non basta, bisogna presentarne un´altra (compilando un modulo ad hoc che l´Agenzia delle Entrate varerà entro trenta giorni dall´entrata in vigore del decreto) e sperare nella buona stella. La domanda (contenente tutti i dati necessari alla verifica dello stanziamento) sarà infatti accettata secondo l´ordine cronologico d´arrivo fino ad esaurimento dei fondi disponibili (82,7 milioni per i lavori realizzati nel 2008). Per chi resta fuori dalla corsa si aprono due scenari: nel caso si tratti di un´impresa non c´è nulla da fare, il costo dei lavori sarà a totale carico dell´azienda. Nel caso si tratti di persona fisica c´è la possibilità di un recupero parziale: quel 36 per cento in detrazioni previsto per tutti i lavori di ristrutturazione. In questo caso però il rimborso non avverrà in tre anni, ma in dieci.La perdita è secca: probabilmente una buona parte dei contribuenti, se avessero saputo che andava a finire così, ci avrebbe pensato due volte prima di effettuare i lavori. Facciamo un esempio del "prima" e "dopo": per un´installazione di pannelli solari il bonus fiscale del 55 per cento può coprire una spesa massima di 109.090 euro con una detrazione massima di 60.000 euro. Per quest´anno, per gli esclusi dal maxi bonus del 55, la detrazione del 36 per cento potrà essere calcolata su importo massimo di spesa di 48.000 euro per ciascun immobile. In pratica, un rimborso massimo di 17.280 euro da recuperare in 10 annualità: 1.728 euro all´anno. E´ pur vero che la spesa media delle 194.000 domande finora arrivate all´Enea è di 11.000 euro; tuttavia, i contribuenti che hanno commissionato alle imprese interventi particolarmente onerosi e non potranno contare sul maxi recupero fiscale in tre rate faranno i conti con una spesa alta e imprevista. E magari dovranno rivedere l´importo dei mutui richiesti.Per gli interventi effettuati quest´anno, la domanda deve essere inviata (esclusivamente per via telematica) dal 15 gennaio al 27 febbraio 2009. Per i costi che saranno sostenuti nel 2009 e nel 2010, le domande dovranno essere presentate dal primo giugno e fino al 31 dicembre di ciascun anno. Ben difficilmente, però, i contribuenti - non sapendo se ci saranno i fondi disponibili per coprire le loro spese - commissioneranno alle imprese interventi di riqualificazione energetica degli edifici con lo stesso trend registrato nel 2007 e nel 2008.

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