Da L'Opinione
Si tiene proprio in questi giorni a Poznan, in Polonia, la conferenza climatica tra i potenti della Terra per fare il punto della situazione sul Protocollo di Kyoto, in scadenza nell’anno 2012. Il trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale – entrato in vigore a seguito della ratifica della Russia il 16 Febbraio 2005 - venne sottoscritto in Giappone l’11 Dicembre 1997 da più di 160 paesi in occasione della conferenza della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Dei 37 Paesi industrializzati che hanno aderito a questo importante tentativo su scala planetaria di contenimento dei gas serra, la maggior parte fatica a raggiungere gli obiettivi di riduzione programmati (circa il 5,2% di tagli alle emissioni rispetto ai livelli del 1990). Viste le premesse, la conferenza polacca si pone quale punto di svolta della discussione, profilandosi come luogo di decisioni sul futuro del Protocollo. A questo punto le opzioni saranno due: un eventuale rilancio del Protocollo o una riduzione degli obiettivi, da lasciarsi soprattutto alla buona volontà dei paesi che vi hanno aderito. Risale a pochi giorni fa l’annuncio del presidente neo-eletto degli Stati Uniti d’America Barack Obama, sull’argomento ambiente: ricondurre le emissioni di gas serra negli States ai livelli del 1990 entro il 2020 e stanziare 15 miliardi di dollari l’anno in energie rinnovabili “per catalizzare gli sforzi del settore privato nella costruzione di un futuro energetico pulito”.
mercoledì 10 dicembre 2008
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