Alt Ue al sostegno chiesto dalle aziende, dice Italia Oggi
Se i fondi a sostegno dell'auto Usa arriveranno, in un modo o nell'altro, lo stesso non è così certo per le case europee. La Casa Bianca continua a cercare vie percorribili di finanziamento, dopo la bocciatura dei repubblicani al piano illustrato. È vero che alcuni stati hanno già messo in atto azioni volte a sostenere, per ora cautamente, il comparto, ma a Bruxelles si continua a ribadire la linea liberista. Il commissario europeo per la concorrenza, Neelie Kroes, ha ribadito ancora ieri il suo no all'ipotesi di aiutare il settore dell'auto europeo che martedì ha registrato una nuova flessione del 25% negli ordini. «Siamo consapevoli che c'è una recessione economica e che non tutti i posti di lavoro possono essere mantenuti», ha spiegato Kroes, aggiungendo che la crisi può essere comunque una «opportunità per trovare nuove opportunità nella green economy». L'Italia, come molti altri paesi europei, per ora sta alla finestra, in attesa di una precisa linea di condotta «suggerita–» da Bruxelles.
«Il governo guarda con attenzione al settore automobilistico», ha detto il ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, nel corso del question time alla camera in cui ha spiegato che l'esecutivo intende favorire i progetti legati al risparmio e all'efficienza energetica «in linea con gli orientamenti europei». Scajola, inoltre, ha aggiunto che sono in arrivo 180 milioni di euro per progetti sulla mobilità sostenibile.
Che cosa fanno i grandi gruppi petroliferi per l’ambiente. Questo è quello che l’Eni, su iniziativa dell’amministratore delegato Paolo Scaroni, dichiara di fare ogni anno.
giovedì 18 dicembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento