da Finanza&Mercati
Eni ha sospeso gli obblighi di esportazione di petrolio con la Nigeria dopo aver subito un’interruzione all’oleodotto che trasporta il greggio. Secondo fonti vicine alla società, il gruppo guidato da Paolo Scaroni ha rivendicato la clausola di «forza maggiore» per sospendere il contratto in essere con il Paese africano sul giacimento di Brass River. Si tratta di una clausola che permette ai produttori di venire meno agli obblighi di consegna a causa di circostanze che sono fuori dal loro controllo. L’industria del greggio nigeriana ha accusato pesanti perdite, quest’anno, a causa degli attacchi dei militanti (del Mend, Movimento per la liberazione del delta del Niger) e dei furti di petrolio. Circostanze, queste, che hanno permesso all’Angola di superare il competitor e diventare il primo esportatore del continente. Eni è uno dei tre gruppi internazionali che hanno sospeso gli obblighi di esportazione del greggio dalla Nigeria a causa delle interruzioni nelle pipelines
giovedì 4 dicembre 2008
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