Da Il Riformista
Il Parlamento toglierà la retroattività alla norma - contenuta nel decreto anticrisi - che rende più difficile ottenere gli sgravi fiscali del 55% sugli interventi di risparmio energetico. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, durante un'audizione alla Camera. Il ministro ha però difeso la logica dei meccanismi che impediscono di superare le coperture finanziarie. «La retroattività non ci può essere e il Parlamento la correggerà, ma voglio ribadire un criterio: i crediti di imposta non sono e non possono essere un bancomat. Troppe volte sono stati utilizzati come bancomat». Tremonti ha definito «incivile» l'introduzione di crediti di imposta che poi non sono sufficientemente coperti: «Sul debito pubblico non possiamo fare i fenomeni: dobbiamo essere attenti e molto prudenti perché i margini sono molto limitati e il nostro vincolo non è il patto di stabilità, ma il mercato finanziario».In precedenza, ambientalisti ed rappresentanti di quasi tutta l'opposizione avevano denuciato come il taglio alle detrazioni del 55% per gli interventi edilizi a favore dell'efficienza energetica e sull'impiego delle fonti rinnovabili, oltre a essere di fatto un aumento della tassazione a carico dei cittadini, rappresentava un clamoroso errore strategico e uno schiaffo ai tentativi europei e non solo di porre un freno al disastro ambientale, di cui gli esseri umani sono tra i principali artefici.
giovedì 4 dicembre 2008
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