Cremona è la capitale italiana del biogas.
E' quanto afferma Convert Italia,
attiva nel settore delle energie rinnovabili, sulla base dei dati Gse
(gestore servizi energetici) in occasione della Fiera del Bovino da
Latte di Cremona.
La provincia lombarda, forte dei suoi numerosi
allevamenti, da sola produce l'8,9% del prodotto nazionale, che equivale
circa al 72% dei consumi elettrici domestici del capoluogo. Seguono
Torino (6,8%) e Ravenna (4,7%), mentre Roma (2,7%) si piazza undicesima.
martedì 23 ottobre 2012
mercoledì 10 ottobre 2012
Sardegna: il 18% dell'energia da fonti rinnovabili
In Sardegna il 18% dell'energia proviene da fonti rinnovabili mentre la produzione elettrica nell'isola per l'82% arriva da produzioni termoelettriche. Sono alcuni dei dati emersi nell'ottava edizione della ''Conferenza del Mediterraneo su generazione, trasmissione, distribuzione e conversione dell'energia'', che si è tenuta a Cagliari.
Eolico, biomasse e fotovoltaico - e' stato sottolineato - per un futuro con meno costi economici ed inquinamento ambientale.
Lo staff del Dipartimento energia elettrica ed elettronica, della facolta' di Ingegneria di Cagliari (Diie) ha elaborato un prospetto che evidenzia i dati di consumo e provenienza dell'energia elettrica nell'isola. Sul 18% di rinnovabili la parte del leone e' dell'eolico con l'8%, seguito dalle bioenergie con il 5%, e dalle energie idroelettrica e fotovoltaica entrambe al 3%.
La Conferenza coniuga ricerca scientifica, analisi di mercato e energie rinnovabili. ''Siamo al lavoro anche sulle reti intelligenti, indispensabili per ragionare sull'integrazione delle energie rinnovabili, in un percorso che conduca alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica'' ha spiegato il direttore della scuola di dottorato in Ingegneria industriale, Fabrizio Pilo. Il Dipartimento opera su energie ricavabili da biomasse, eolico e mini eolico, fotovoltaico. Inoltre, i ricercatori cagliaritani - con gli studiosi di Enel, universita' di Padova e 2/a universita' di Napoli - sono impegnati sul progetto Atlantide che, finanziato dal ministero per lo Sviluppo economico, si occupa di reti ''intelligenti'', energia pulita e fonti rinnovabili.
La Conferenza e' coordinata dal Diie, diretto da Giuseppe Mazzarella, e fra i relatori che parleranno nei tre giorni alcuni dei principali esperti in ambito mondiale.
Eolico, biomasse e fotovoltaico - e' stato sottolineato - per un futuro con meno costi economici ed inquinamento ambientale.
Lo staff del Dipartimento energia elettrica ed elettronica, della facolta' di Ingegneria di Cagliari (Diie) ha elaborato un prospetto che evidenzia i dati di consumo e provenienza dell'energia elettrica nell'isola. Sul 18% di rinnovabili la parte del leone e' dell'eolico con l'8%, seguito dalle bioenergie con il 5%, e dalle energie idroelettrica e fotovoltaica entrambe al 3%.
La Conferenza coniuga ricerca scientifica, analisi di mercato e energie rinnovabili. ''Siamo al lavoro anche sulle reti intelligenti, indispensabili per ragionare sull'integrazione delle energie rinnovabili, in un percorso che conduca alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica'' ha spiegato il direttore della scuola di dottorato in Ingegneria industriale, Fabrizio Pilo. Il Dipartimento opera su energie ricavabili da biomasse, eolico e mini eolico, fotovoltaico. Inoltre, i ricercatori cagliaritani - con gli studiosi di Enel, universita' di Padova e 2/a universita' di Napoli - sono impegnati sul progetto Atlantide che, finanziato dal ministero per lo Sviluppo economico, si occupa di reti ''intelligenti'', energia pulita e fonti rinnovabili.
La Conferenza e' coordinata dal Diie, diretto da Giuseppe Mazzarella, e fra i relatori che parleranno nei tre giorni alcuni dei principali esperti in ambito mondiale.
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lunedì 1 ottobre 2012
Salvatore Sardo: l'importanza della ricerca sulle rinnovabili
Salvatore Sardo, chief corporate operations officer di Eni, alla Lectio inauguralis della Eni Chair in Energy Markets, di cui ho scritto ieri, ha parlato dell'importanza dello sviluppo del know-how, della ricerca e della collaborazione con il mondo accademico per la crescita del business nel settore oil & gas di Eni.
Il testo integrale dell'intervento di Salvatore Sardo è scaricabile dal sito Eni.
"Nel campo della ricerca e dello sviluppo - ha ricordato Salvatore Sardo - Eni possiede un portafoglio brevettuale complessivo di circa 8.000 brevetti e domande di brevetto, che proteggono oltre 1.000 invenzioni, frutto delle attività di ricerca svolte all’interno della società, sia in campo core sia nel settore delle energie rinnovabili.
Su questi temi nel Centro Ricerche per le Energie non Convenzionali eni-Donegani di Novara circa 150 tra ricercatori, tecnici e staff si applicano - anche in collaborazione con Università e centri di ricerca italiani, europei e statunitensi – e studiano nuove opportunità per l'utilizzo su larga scala dell'energia solare e delle biomasse, che Eni ritiene rappresentino le fonti rinnovabili con maggiori potenzialità di utilizzo sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico."
Salvatore Sardo |
"Nel campo della ricerca e dello sviluppo - ha ricordato Salvatore Sardo - Eni possiede un portafoglio brevettuale complessivo di circa 8.000 brevetti e domande di brevetto, che proteggono oltre 1.000 invenzioni, frutto delle attività di ricerca svolte all’interno della società, sia in campo core sia nel settore delle energie rinnovabili.
Su questi temi nel Centro Ricerche per le Energie non Convenzionali eni-Donegani di Novara circa 150 tra ricercatori, tecnici e staff si applicano - anche in collaborazione con Università e centri di ricerca italiani, europei e statunitensi – e studiano nuove opportunità per l'utilizzo su larga scala dell'energia solare e delle biomasse, che Eni ritiene rappresentino le fonti rinnovabili con maggiori potenzialità di utilizzo sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico."
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venerdì 28 settembre 2012
Salvatore Sardo, Guido Tabellini, Michele Polo, Jonathan Stern e Guido Bortoni presentano l'Eni Chair in Energy Markets
Salvatore Sardo (Chief Corporate Operations Officer Eni), Guido Tabellini (Rettore della Bocconi), Michele Polo (Direttore dell'Istituto di economia e politica dell’energia e dell’ambiente della Bocconi), Jonathan Stern (presidente Natural Gas Research Program presso l’Oxford Institute for Energy Studies) e Guido Bortoni (presidente dell’Autorità per energia elettrica e gas), presenteranno lunedì la nuova cattedra in Energy Markets.
Il corso, voluto dall'Università Bocconi e da Eni (partner strategico dell’ateneo dal 2007) e assegnato a Michele Polo, ha l’obiettivo di sostenere le attività di studio e analisi del mercato dell’energia.
La Lectio Inauguralis si terrà lunedì 1 ottobre, alle ore 11,30, presso l’Aula Magna della Bocconi (via Gobbi 5 a Milano).
Il corso, voluto dall'Università Bocconi e da Eni (partner strategico dell’ateneo dal 2007) e assegnato a Michele Polo, ha l’obiettivo di sostenere le attività di studio e analisi del mercato dell’energia.
La Lectio Inauguralis si terrà lunedì 1 ottobre, alle ore 11,30, presso l’Aula Magna della Bocconi (via Gobbi 5 a Milano).
martedì 11 settembre 2012
Dal Parlamento via libera alla direttiva sull'efficienza energetica
Piu' efficienza per bollette meno care, con l'obiettivo di tagliare i consumi di energia del 20% nel 2020, ossia circa 50 miliardi in importazioni di gas e petrolio. Il Parlamento Ue ha definitivamente approvato a larga maggioranza (632 si', 25 no, 19 astenuti) la direttiva quadro sull'efficienza energetica, ''colmando - secondo affermato il relatore, il verde Claude Turmes - una lacuna del pacchetto energia: fino ad ora l'efficienza era un obiettivo di ambizione politica, ora invece diventa un obiettivo vincolante''. Entro aprile 2013 ogni Stato membro dovra' fissare obiettivi nazionali che verranno poi valutati dalla Commissione Ue.
Se questi non saranno sufficienti a raggiungere il 20% collettivo, allora Bruxelles potra' imporre ulteriori interventi. I settori di azione indicati sono quelli dell'edilizia pubblica, il 10-12% del totale degli edifici, le imprese energetiche di pubblica utilita', che dovranno migliorare l'efficienza del 1,5% all'anno, e le grandi imprese, sottoposte a consulenze e revisioni dei loro piani energetici ogni 4 anni. ''Le misure vincolanti - assicura Turmes - ci porteranno dal 9% attuale di efficienza (stimato sui livelli del 2007, ndr) fino al 15%-15,5%''. Il restante 5% verra' colmato dalla direttiva Cars (1,5%), dalla normativa, ancora in discussione, sulle caldaie, (1%) e da altre iniziative su frigoriferi e tv.
Le misure aggiuntive per arrivare al 20% verranno definite dalla Commissione nel 2014. Per finanziare gli interventi saranno necessari circa 40-50 miliardi all'anno, facendo ricorso ai fondi strutturali, 18 miliardi, ai prestiti della Bei e, si augura Turmes, a ''project bond'' ad hoc. La Ue nel suo complesso importa energia per 488 miliardi di euro all'anno, pari al 3,9% del Pil. ''Portogallo, Italia, Grecia e Spagna'', ha aggiunto il relatore, ''sono i Paesi piu' dipendenti dalle importazioni, e' evidente il rapporto strettissimo tra maggior efficienza energetica e un'economia che produce risultati piu' positivi, senza considerare i posti di lavoro che verrebbero creati per le ristrutturazioni''. Soddisfazione da parte del gruppo Ppe per la ''flessibilita' inserita nella normativa, una posizione condivisa anche da Oreste Rossi della Lega Nord. I socialisti e democratici sottolineano come ''la crescita verde sia una chance per l'Ue'' e Andrea Zanoni, dell'Idv, plaude a ''un passo fondamentale per la lotta al cambiamento climatico''. (Ansa)
Se questi non saranno sufficienti a raggiungere il 20% collettivo, allora Bruxelles potra' imporre ulteriori interventi. I settori di azione indicati sono quelli dell'edilizia pubblica, il 10-12% del totale degli edifici, le imprese energetiche di pubblica utilita', che dovranno migliorare l'efficienza del 1,5% all'anno, e le grandi imprese, sottoposte a consulenze e revisioni dei loro piani energetici ogni 4 anni. ''Le misure vincolanti - assicura Turmes - ci porteranno dal 9% attuale di efficienza (stimato sui livelli del 2007, ndr) fino al 15%-15,5%''. Il restante 5% verra' colmato dalla direttiva Cars (1,5%), dalla normativa, ancora in discussione, sulle caldaie, (1%) e da altre iniziative su frigoriferi e tv.
Le misure aggiuntive per arrivare al 20% verranno definite dalla Commissione nel 2014. Per finanziare gli interventi saranno necessari circa 40-50 miliardi all'anno, facendo ricorso ai fondi strutturali, 18 miliardi, ai prestiti della Bei e, si augura Turmes, a ''project bond'' ad hoc. La Ue nel suo complesso importa energia per 488 miliardi di euro all'anno, pari al 3,9% del Pil. ''Portogallo, Italia, Grecia e Spagna'', ha aggiunto il relatore, ''sono i Paesi piu' dipendenti dalle importazioni, e' evidente il rapporto strettissimo tra maggior efficienza energetica e un'economia che produce risultati piu' positivi, senza considerare i posti di lavoro che verrebbero creati per le ristrutturazioni''. Soddisfazione da parte del gruppo Ppe per la ''flessibilita' inserita nella normativa, una posizione condivisa anche da Oreste Rossi della Lega Nord. I socialisti e democratici sottolineano come ''la crescita verde sia una chance per l'Ue'' e Andrea Zanoni, dell'Idv, plaude a ''un passo fondamentale per la lotta al cambiamento climatico''. (Ansa)
venerdì 7 settembre 2012
Efficienza energetica: Italia terza dopo Gran Bretagna e Germania
Nella classifica dell'efficienza energetica delle 12 maggiori economie del mondo l'Italia si colloca al terzo posto, dietro a Gran Bretagna e Germania, ma davanti a Stati Uniti, Giappone, Francia e Cina. Lo rivela il rapporto International Energy Efficiency Scorecard curato da Aceee, American Council for an Energy-Efficient Economy.
Un piazzamento più che onorevole per il nostro Paese, anche se molto resta ancora da fare. Il tema dell'efficienza energetica in architettura è stato al centro di una sessione congressuale di ZeroEmission Rome 2012, la manifestazione dedicata a energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading.
Secondo Silke Krawietz, intervenuta in rappresentanza della Luiss Guido Carli e del Seta Network, "il design delle costruzioni sostenibili con l'integrazione del fotovoltaico negli edifici ed altre tecnologie solari rappresenta una maggiore opportunità e una sfida per gli architetti e gli ingegneri del futuro. Le tecnologie delle costruzioni edilizie, insieme alle strategie del design che usano l'energia riducendo la richiesta totale di energia, sono attualmente in una fase di grande sviluppo in tutto il mondo come risposta a questa tendenza sostenuta anche dai governi di molti paesi".
Le costruzioni edilizie, aggiunge, "sono responsabili dell'emissione di circa un terzo dei gas serra, del 40% del consumo di energia, del 25% del consumo di acqua e del consumo di una significativa percentuale di altre risorse come, ad esempio, i metalli e il legno".
In aggiunta, "le costruzioni edilizie presentano un grande potenziale per raggiungere una significativa diminuzione dei gas serra in entrambi i paesi sviluppati ed in via di sviluppo poiché il consumo dell'energia nelle costruzioni edilizie può essere ridotto dal 30% all'80% utilizzando tecnologie già sperimentate e commercialmente disponibili''.(AdnKronos)
Un piazzamento più che onorevole per il nostro Paese, anche se molto resta ancora da fare. Il tema dell'efficienza energetica in architettura è stato al centro di una sessione congressuale di ZeroEmission Rome 2012, la manifestazione dedicata a energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading.
Secondo Silke Krawietz, intervenuta in rappresentanza della Luiss Guido Carli e del Seta Network, "il design delle costruzioni sostenibili con l'integrazione del fotovoltaico negli edifici ed altre tecnologie solari rappresenta una maggiore opportunità e una sfida per gli architetti e gli ingegneri del futuro. Le tecnologie delle costruzioni edilizie, insieme alle strategie del design che usano l'energia riducendo la richiesta totale di energia, sono attualmente in una fase di grande sviluppo in tutto il mondo come risposta a questa tendenza sostenuta anche dai governi di molti paesi".
Le costruzioni edilizie, aggiunge, "sono responsabili dell'emissione di circa un terzo dei gas serra, del 40% del consumo di energia, del 25% del consumo di acqua e del consumo di una significativa percentuale di altre risorse come, ad esempio, i metalli e il legno".
In aggiunta, "le costruzioni edilizie presentano un grande potenziale per raggiungere una significativa diminuzione dei gas serra in entrambi i paesi sviluppati ed in via di sviluppo poiché il consumo dell'energia nelle costruzioni edilizie può essere ridotto dal 30% all'80% utilizzando tecnologie già sperimentate e commercialmente disponibili''.(AdnKronos)
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venerdì 13 luglio 2012
Territorio: puntando verso la green economy
La Conferenza programmatica sulla mobilita' sostenibile del 3 luglio, il primo appuntamento in vista degli Stati Generali della Green Economy che si svolgeranno a Rimini il 7 e l'8 novembre prossimi, ha definito alcuni argomenti di un percorso in dieci priorità, affinchè si realizzi in Italia la mobilità sostenibile e il trasporto verde. Questi capitoli sono: il trasporto pubblico, i biocarburanti di seconda generazione, il telelavoro, le nuove tecnologia di gestione della mobilità, il trasporto marittimo e i veicoli a basse emissioni e la mobilità dolce.
Per l’Italia i dati relativi agli indicatori di sostenibilità nel trasporto sono negativi. Infatti è il primo paese d’Europa, escludendo il Lussemburgo, per numero di autoveicoli privati/abitante; è anche quello con le percentuali di trasporto merci su ferrovia più basse, con la minore incidenza di trasporto pubblico e con mobilità ciclo-pedonale assolutamente sotto la media europea. Se si prendono in considerazione, da soli, i trasporti italiani, essi producono circa un quarto delle emissioni totali di CO2 determinando il 33% dei consumi finali di energia. Come ha affermato Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e coordinatore del gruppo di lavoro sulla mobilità, "L’Italia è il secondo paese manifatturiero europeo e possiede leader internazionali nel settore dell' automotive, della cantieristica navale, nel settore elettromeccanico e dell'automazione ma anche in settori minori come il trasporto a fune o le biciclette. Per ciascuno di questi settori esistono distretti produttivi, filiere, indotto, sapere tecnico, capitale umano. Una transizione verso il green transport, gestita con intelligenza, può rappresentare un' opportunità strategica per l'economia italiana".
Per l’Italia i dati relativi agli indicatori di sostenibilità nel trasporto sono negativi. Infatti è il primo paese d’Europa, escludendo il Lussemburgo, per numero di autoveicoli privati/abitante; è anche quello con le percentuali di trasporto merci su ferrovia più basse, con la minore incidenza di trasporto pubblico e con mobilità ciclo-pedonale assolutamente sotto la media europea. Se si prendono in considerazione, da soli, i trasporti italiani, essi producono circa un quarto delle emissioni totali di CO2 determinando il 33% dei consumi finali di energia. Come ha affermato Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e coordinatore del gruppo di lavoro sulla mobilità, "L’Italia è il secondo paese manifatturiero europeo e possiede leader internazionali nel settore dell' automotive, della cantieristica navale, nel settore elettromeccanico e dell'automazione ma anche in settori minori come il trasporto a fune o le biciclette. Per ciascuno di questi settori esistono distretti produttivi, filiere, indotto, sapere tecnico, capitale umano. Una transizione verso il green transport, gestita con intelligenza, può rappresentare un' opportunità strategica per l'economia italiana".
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lunedì 11 giugno 2012
Cina e Spagna alleate per le rinnovabili
Cina e Spagna hanno deciso di ampliare la propria cooperazione
bilaterale nel commercio e nelle energie rinnovabili, nel tentativo di
migliorare ulteriormente i rapporti tra i due paesi. L'annuncio
dell'impegno, come riportato da ChinaDaily, e' stato dato da Wu Bangguo,
presidente del Comitato Permanente dell'Assemblea Popolare Cinese, e
Mariano Rajoy, primo ministro spagnolo, durante un meeting in Spagna. Lo
stesso Wu ha confermato che i rapporti tra i due paesi sono "ai massimi
storici". La proposta di Wu e' racchiusa in tre punti programmatici:
preparazione di rapporti di scambio biunivoci che rafforzino
investimenti e commerci tra i due paesi; potenziamento del settore delle
energie rinnovabili; rafforzamento degli scambi culturali tra le due
nazioni che incentivino anche il turismo. Durante l'incontro, Rajoy ha
anche rassicurato in merito alla situazione economica della Spagna e
alle misure contro la crisi del debito, per poi ringraziare il paese
asiatico per l'aiuto economico dato durante il massimo periodo di crisi.
Wu, dal canto suo, ha confermato che la Cina non abbandonerà l'Europa
al suo destino ed anzi l'aiuterà a superare le difficoltà dovute alla
congiuntura economico-finanziaria attuale. Quella spagnola e' stata la
tappa conclusiva di un tour di sei giorni che ha visto Wu Bangguo
visitare anche i Paesi Bassi, la Croazia e il Lussemburgo. (AGI)
giovedì 31 maggio 2012
Paolo Scaroni: "Sprechi di petrolio. Gli USA consumano il 25% del petrolio del mondo"
Paolo Scaroni,
l'amministratore delegato di Eni,
invitato dal dipartimento di Scienze economiche
di Padova al al Day Rotary Patavini, per affrontare il tema "Energia e politiche dello sviluppo", punta il dito con tro gli USA.
“Se solo gli Stati Uniti sostituissero il loro parco auto, che in media divora un litro di carburante per ogni sette chilometri di strada, con vetture meno assetate, risparmierebbero ogni anno qualcosa come l'intera produzione di greggio dell'Iran."
E ancora: "se gli americani vivessero con temperature normali in casa, come in Europa, e se tutti usassimo auto a minor consumo, si arriverebbe a un 20% in meno di consumi nel mondo".
Paolo Scaroni conclude: “Il consumo pro capite negli USA è di 25 barili all'anno, in Europa di 12. La Cina, accusata dall'Occidente di essere la causa di tutti i mali, ha un consumo di due barili a testa. In totale, utilizza l'8% del petrolio mondiale, contro il 18% dell'Europa e il 25% degli Usa”.
“Se solo gli Stati Uniti sostituissero il loro parco auto, che in media divora un litro di carburante per ogni sette chilometri di strada, con vetture meno assetate, risparmierebbero ogni anno qualcosa come l'intera produzione di greggio dell'Iran."
E ancora: "se gli americani vivessero con temperature normali in casa, come in Europa, e se tutti usassimo auto a minor consumo, si arriverebbe a un 20% in meno di consumi nel mondo".
Paolo Scaroni conclude: “Il consumo pro capite negli USA è di 25 barili all'anno, in Europa di 12. La Cina, accusata dall'Occidente di essere la causa di tutti i mali, ha un consumo di due barili a testa. In totale, utilizza l'8% del petrolio mondiale, contro il 18% dell'Europa e il 25% degli Usa”.
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Bio-carburanti: nuovi studi per utilizzare le alghe
Da tempo biologi e scienziati si sono messi al lavoro per sondare le reali possibilità derivanti dalle alghe nella produzione di biocarburante. La necessità, come è noto, nasce dalla grande crisi energetica che caratterizza la nostra epoca e dal bisogno sempre crescente di passare a fonti energetiche ‘pulite’, in grado di sostituire definitivamente quelle fossili. Se fino a poco tempo fa le alghe non erano considerate una fonte economicamente alternativa al petrolio, una recente scoperta del BioArchitecture Lab di Berkeley sembra ribaltare questa tesi. I ricercatori inglesi avrebbero riprodotto in laboratorio un particolare microbo, capace di estrarre dalle piante del mare gli zuccheri e trasformarli in una sorgente pulita da cui ricavarne carburanti e composti chimici ‘puliti’. Gli zuccheri presenti nelle alghe brune sono l’alginato, il mannitolo e il glucano. Il 60% circa della biomassa secca delle alghe è composta da carboidrati fermentabili che per metà sono imprigionati in un singolo carboidrato, l’alginato. Questa componente è la più difficoltosa da digerire dai comuni microbi, ecco perché finora non è stato possibile sfruttare pienamente la produzione di etanolo dalle alghe. Ma i ricercatori del BioArchitecture Lab sono riusciti ad innescare un percorso metabolico in grado di degradare l’alginato e renderlo più digeribile a questi speciali microbi. Questa scoperta potrebbe quindi rivoluzionare la produzione di bioetanolo dalle alghe, prospettiva che fino a qualche mese fa sembrava pura fantascienza ma che attualmente apre un orizzonte di sviluppo concreto.
mercoledì 30 maggio 2012
Pechino rileva la rete elettrica di Acs in Brasile - Advisor l'italiana Mediobanca
da Finanza&Mercati
di oggi:
State Grid Corporation of China ha annunciato ieri di aver siglato l'accordo per acquisire gli asset nella trasmissione elettrica in Brasile di Actividades de Construcción y Servicios (Acs, colosso spagnolo delle infrastrutture) per 531 milioni di dollari cui si aggiunge l'assunzione di debito per 411 milioni, in quella che è solo l'ultima tra le operazioni realizzate dai gruppi cinesi dell'energy all'estero. State Grid Corporation, filiale di State Grid International Deve-lopment, acquisirà sette strutture per la trasmissione di energia elettrica ad alto voltaggio, ha comunica l'azienda attraverso Bank of America Merrill Lynch, advisor finanziario esclusivo dei cinesi nel deal (mentre l'advisor per gli spagnoli è stata l'italiana Mediobanca, l'istituto guidato da Alberto Nagel). Con una lunghezza complessiva di 2.792 chilometri la rete oggetto dell'operazione serve otto Stati del Brasile. Gli asset sono per la maggior parte già operativi, gli altri dovrebbero esserlo entro la fine di quest'anno. Le aziende energetiche statali di Pechino, grazie alla loro cospicua liquidità, da tempo sono alla caccia di affari in giro per il mondo. E di recente State Grid è entrata nei mercati di Filippine, Brasile e Portogallo. L'operazione con Acs è la seconda transazione localizzata in Brasile e il quarto maggior investimento fuori dalla Cina. Sempre quest'anno il gruppo ha rilevato il 25% del gestore della rete elettrica portoghese Redes Energeticas Nacionais per circa 508 milioni di dollari.
State Grid Corporation of China ha annunciato ieri di aver siglato l'accordo per acquisire gli asset nella trasmissione elettrica in Brasile di Actividades de Construcción y Servicios (Acs, colosso spagnolo delle infrastrutture) per 531 milioni di dollari cui si aggiunge l'assunzione di debito per 411 milioni, in quella che è solo l'ultima tra le operazioni realizzate dai gruppi cinesi dell'energy all'estero. State Grid Corporation, filiale di State Grid International Deve-lopment, acquisirà sette strutture per la trasmissione di energia elettrica ad alto voltaggio, ha comunica l'azienda attraverso Bank of America Merrill Lynch, advisor finanziario esclusivo dei cinesi nel deal (mentre l'advisor per gli spagnoli è stata l'italiana Mediobanca, l'istituto guidato da Alberto Nagel). Con una lunghezza complessiva di 2.792 chilometri la rete oggetto dell'operazione serve otto Stati del Brasile. Gli asset sono per la maggior parte già operativi, gli altri dovrebbero esserlo entro la fine di quest'anno. Le aziende energetiche statali di Pechino, grazie alla loro cospicua liquidità, da tempo sono alla caccia di affari in giro per il mondo. E di recente State Grid è entrata nei mercati di Filippine, Brasile e Portogallo. L'operazione con Acs è la seconda transazione localizzata in Brasile e il quarto maggior investimento fuori dalla Cina. Sempre quest'anno il gruppo ha rilevato il 25% del gestore della rete elettrica portoghese Redes Energeticas Nacionais per circa 508 milioni di dollari.
giovedì 24 maggio 2012
Mini-Eolico: meno ingombrante, più conveniente
Micro pale da giardino e da città per produrre energia dal vento dal design minimalista di Philippe Starck. Le microturbine hanno una potenza compresa fra 400 watt e 1 kW e saranno prodotte da Pramac nello stabilimento di Siena, con l'obiettivo di venderle in tutto il mondo.
Le micro pale si chiamano "Revolutionair". Le pale verranno vendute direttamente al piccolo consumatore e alle famiglie. «Vogliamo trasformare l'eolico in qualcosa di bello, in un qualcosa in cui tutti noi possiamo partecipare. Il mio sogno è che ognuno di noi possa avere una pala, magari sul tetto o in giardino, in modo da creare energia a larga diffusione. Si tratta di una grossa rivoluzione», ha sottolineato il presidente di Pramac.
Le turbine sono molto più basse rispetto a quelle comuni cui siamo abituati, si aggirano infatti tra i tre e i sei metri. Questo permette di installarle non solo nei giardini o sui tetti delle abitazioni private, ma anche in strade e rotatorie.
«Dai feedback che stiamo ricevendo l'interesse è molto forte», sottolinea Campinoti. Che aggiunge: «Il nostro sogno è di vendere questi prodotti in tutto il mondo. Per questo stiamo creando una rete distributiva con lancio anche sul web». Un design democratico perché a costo contenuto.
Le microturbine a rotazione verticale sono di due tipi: una più piccola che produce fino a 400 watt e una più grande con una potenza di 1 Kw. La prima costa intorno ai 2.500 euro, la seconda 3.500. I costi di installazione sono compresi fra 1.000-2.000 euro.
In altri termini per installare tre pale da tre kw, pari al consumo medio di una famiglia, occorrono circa 12.500 euro. Un esborso un po' più basso rispetto alla media di spesa (5.000 euro per kw) per l'installazione di panelli fotovoltaici.
Il mercato del minieolico sta nascendo in Italia grazie ai decreti attuativi della Finanziaria approvata a fine 2007 che conferisce 30 centesimi di Euro per l'energia messa in rete dagli impianti eolici fino a 200kw.
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giovedì 17 maggio 2012
Mobilità elettrica: accordo tra Confindustria ed Enel Energia
L’efficienza è tutto, soprattutto nel settore energetico. E lo sanno bene Confindustria Arezzo ed Enel Energia, che hanno firmato presso la sede dell’Associazione Industriali aretina un accordo sull’efficienza energetica e sulla mobilità elettrica che apre prospettive importanti per le aziende associate a Confindustria Arezzo.
Gli obiettivi sono concreti e danno la possibilità alle aziende che vorranno usufruire dell’accordo di risparmiare cifre considerevoli.
Lo scopo è quello di migliorare la competitività delle aziende in termini di risparmio e di innovazione, traguardo raggiungibile attraverso l’implementazione di sistemi di monitoraggio per siti produttivi, l’applicazione di soluzioni tecnologiche di controllo e automazione dei carichi principali per la comprensione delle dinamiche di consumo, la realizzazione di reportistiche in funzione dei processi produttivi.
Ma il punto più importante riguarda la mobilità elettrica: Enel Energia metterà a disposizione l’offerta Enel Drive, che consente di utilizzare elettricità a prezzi vantaggiosi nel campo della mobilità in collaborazione con partner del settore automobilistico. In un tale periodo di crisi questa iniziativa potrebbe fare la differenza in termini di competitività e costi ma soprattutto di sostenibilità ambientale.
Gli obiettivi sono concreti e danno la possibilità alle aziende che vorranno usufruire dell’accordo di risparmiare cifre considerevoli.
Lo scopo è quello di migliorare la competitività delle aziende in termini di risparmio e di innovazione, traguardo raggiungibile attraverso l’implementazione di sistemi di monitoraggio per siti produttivi, l’applicazione di soluzioni tecnologiche di controllo e automazione dei carichi principali per la comprensione delle dinamiche di consumo, la realizzazione di reportistiche in funzione dei processi produttivi.
Ma il punto più importante riguarda la mobilità elettrica: Enel Energia metterà a disposizione l’offerta Enel Drive, che consente di utilizzare elettricità a prezzi vantaggiosi nel campo della mobilità in collaborazione con partner del settore automobilistico. In un tale periodo di crisi questa iniziativa potrebbe fare la differenza in termini di competitività e costi ma soprattutto di sostenibilità ambientale.
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giovedì 10 maggio 2012
Fotovoltaico: nessun limite di produzione è auspicabile
“Non ci deve essere un limite massimo alla produzione fotovoltaica in Italia”: questa la posizione del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che ieri nel corso della giornata inaugurale del Solarexpo 2012 a Verona si è confrontato con i presidenti delle associazioni del settore delle rinnovabili.
Focus dell’incontro con le associazioni nazionali della green economy sono stati i decreti ministeriali sul Quinto conto energia fotovoltaico e sulle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, che oggi saranno al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. Riguardo a questi provvedimenti le associazioni di categoria hanno presentato alle Regioni delle proposte di modifica e degli emendamenti.
Il ministro non ha mancato di sottolineare i benefici per l'occupazione in Italia derivanti dallo sviluppo delle energie rinnovabili ed ha infatti affermato che “i vantaggi per l'occupazione ci saranno sicuramente e sono legati in parte alla continuazione del sistema attuale, legato alla fornitura di servizi, e dall'altro allo sviluppo di iniziative industriali che lavorando sulle filiere innovative accrescono la competitività e perciò aumentano l'occupazione”.
Focus dell’incontro con le associazioni nazionali della green economy sono stati i decreti ministeriali sul Quinto conto energia fotovoltaico e sulle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, che oggi saranno al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. Riguardo a questi provvedimenti le associazioni di categoria hanno presentato alle Regioni delle proposte di modifica e degli emendamenti.
Il ministro non ha mancato di sottolineare i benefici per l'occupazione in Italia derivanti dallo sviluppo delle energie rinnovabili ed ha infatti affermato che “i vantaggi per l'occupazione ci saranno sicuramente e sono legati in parte alla continuazione del sistema attuale, legato alla fornitura di servizi, e dall'altro allo sviluppo di iniziative industriali che lavorando sulle filiere innovative accrescono la competitività e perciò aumentano l'occupazione”.
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