Paolo Scaroni,  dal World Petroleum Congress di Doha, rende noto che la produzione in Libia, fermata nel marzo scorso con l’avvio della rivolta  anti-Gheddafi e ripartita il 26 settembre, è ormai tornata al 70% della  capacità:
Paolo Scaroni  ha infatti annunciato che l’Eni è tornata a produrre quasi 200mila  barili al giorno, contro i 280mila pre-rivoluzione. E i livelli  potrebbero salire ancora, se non verranno messi in discussione i  contratti siglati con il vecchio regime: un rischio che però, secondo Paolo Scaroni,  è "impensabile", dal momento che "tutti i contratti libici, compresi  quelli dell’Eni, sono a lungo termine e sostenuti da arbitrati  internazionali". Quindi, ha aggiunto, "credo sia impensabile per tutti i  Paesi petroliferi, Libia compresa, cambiare questi meccanismi  giuridici", anche perchè la priorità dei libici è di tornare alla  produzione piena il più rapidamente possibile. Cambiare i contratti,  quindi, "non è nell’interesse di nessuno".
(da "Paolo Scaroni sul blog di Fabio Barnetta") 
venerdì 9 dicembre 2011
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