martedì 20 dicembre 2011

Paolo Scaroni

Se si parla di energia, in Italia, non si può non parlare di Paolo Scaroni, l'amministratore delegato di Eni.

Paolo Scaroni è nato a Vicenza il 28 novembre 1946.

Dopo la Laurea in Economia e Commercio conseguita nel 1969 all'Università Luigi Bocconi di Milano e dopo una prima esperienza di lavoro di tre anni in Chevron, consegue un Master in Business Administration, presso la Columbia University di New York, e continua la sua carriera in McKinsey.
Nel 1973 Paolo Scaroni entra in Saint Gobain, dove svolge numerosi incarichi manageriali fino alla nomina, nel 1984, a Presidente della Divisione Vetro a Parigi. Dal 1985 al 1996 è Vice Presidente e Amministratore Delegato della Techint. Nel 1996 si trasferisce in Gran Bretagna entrando in Pilkington come Amministratore Delegato fino a maggio 2002.
Dal maggio 2002 al maggio 2005 Paolo Scaroni è stato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel.
Dal 2005 al luglio 2006 è stato Chairman di Alliance Unichem.

Paolo Scaroni  Amministratore Delegato e Direttore Generale di Eni dal giugno 2005.
Scaroni è anche Consigliere di Amministrazione di Assicurazioni Generali, Vicepresidente non esecutivo del London Stock Exchange Group e Consigliere di Amministrazione di Veolia Environnement. È inoltre nel Board of Overseers della Columbia Business School di New York e della Fondazione Teatro alla Scala.

Nel maggio 2004 Paolo Scaroni è stato nominato Cavaliere del Lavoro; nel novembre 2007 Officier nell'ordine della Légion d'honneur.

venerdì 16 dicembre 2011

Efficienza energetica: via libera del Senato alla direttiva europea.

La proposta di direttiva europea sull'efficienza energetica, su cui i 27 stati membri stentano a trovare un accordo, ha ricevuto ieri il parere favorevole della Commissione Industria del Senato, che ha approvato il testo apportando però alcune osservazioni e ponendo determinate condizioni.

La controversa direttiva riguarda uno dei tre obiettivi europei del 20-20-20, l'efficienza energetica appunto, ed è stata fortemente voluta dal commissario europeo all’Energia Gunther Oettinger. Fino ad oggi, però, gli Stati membri non hanno trovato un accordo e i vincoli per la riduzione delle emissioni del 20% entro il 2020 non sono perciò ancora operativi.

"Con il parere dato dalla Commissione Industria alla direttiva del Parlamento Europeo sull'efficienza energetica – dichiara la senatrice del Pdl Simona Vicari – l'Italia si allinea agli sforzi che nell'Ue si stanno facendo per giungere ad un sistema integrato. Il tutto finalizzato alla riduzione dei consumi di energia del 20 per cento entro il 2020. Su questo punto l'Italia è avanti grazie ad un legislazione puntuale che le ha permesso di porsi come uno dei Paesi

Come dicevamo, però, la Commissione ha posto alcuni vincoli: è stata innanzitutto chiesta maggiore incisività e chiarezza sugli obblighi verso gli Stati membri, tenendo conto delle singole caratteristiche geografiche, economiche e climatiche. E' stato inoltre proposto, spiega sempre la senatrice del Pdl, un sistema di Certificati bianchi a livello comunitario, che preveda un maggiore coinvolgimento delle società di servizi energetici per il miglioramento dell'efficienza degli edifici. E, sempre a proposito di edifici, per quelli pubblici è stata chiesta la costituzione di "un'anagrafe di dati certi e misurabili riguardo ai consumi energetici e alla classe energetica".

Infine, maggiore attenzione anche verso i consumatori, grandi attori di questa rivoluzione energetica: ai venditori di servizi energetici si chiede infatti più trasparenza e tariffe studiate ad hoc in base ai reali consumi del cliente, in modo da andare in contro alle famiglie che, in questo periodo di difficoltà, hanno bisogno di fare scelte di consumo vantaggiose e che le porti ad un reale risparmi

(da Greenbiz)

domenica 11 dicembre 2011

Paolo Scaroni e il gas del Mozambico

Paolo Scaroni, l'amministratore delegato di Eni, a Doha per il World Petroleum Congress di Doha, ci aggiorna sui progetti futuri della società.
Al di là dei paesi "storici" per l’Eni, lo sguardo del gruppo è rivolto in questo momento in particolare al grande giacimento di gas del Mozambico, su cui il piano di sviluppo prevede un investimento di 50 miliardi di dollari. Paolo Scaroni ha confermato l’impegno, aggiungendo che la produzione del combustibile partirà entro il 2018: "La nostra impressione – ha detto – è di essere di fronte a uno dei più generosi giacimenti visti nella nostra storia in termini di gas", un sito "ben posizionato per rifornire l’Asia di gas naturale liquefatto".

sabato 10 dicembre 2011

Elettrodomestici efficienti: le nuove etichette energetiche

Sono entrate in vigore dal 30 novembre, obbligatorie in tutta Europa, le nuove etichette per indicare la classe energetica di frigoriferi, congelatori e per la prima volta anche televisori. Dal 20 dicembre toccherà anche a lavatrici e lavastoviglie. Una novità positiva che, in un mercato sempre più 'efficiente', aumenta gli standard di efficienza energetica introducendo la nuova categoria A+++. Il cambio di passo arriva proprio in una settimana in cui cambiamenti climatici, efficienza energetica e consumi sono tra i temi caldi e mentre a Durban, in Sud Africa, sono appena iniziati i negoziati sul clima.
Per questo il Wwf inaugura un'iniziativa speciale rivolta ai consumatori e agli elettrodomestici efficienti. Per aiutare i consumatori a orientarsi tra vecchie e nuove etichette energetiche e scegliere i prodotti più efficienti, il Wwf dà così le 'istruzioni per l'uso' sul sito Topten (www.eurotopten.it), la guida online all'acquisto di elettrodomestici efficienti, e lancia "Caccia all'etichetta energetica". Si tratta, spiega l'associazione ambientalista, di "una caccia al tesoro fotografica per scovare e fotografare le nuove etichette energetiche, partecipando all'estrazione di due scope elettriche green offerte da Electrolux, 10 libri di Lester Brown 'Un mondo al bivio' e 10 magliette del Wwf.

Si gioca fino al 16 dicembre inviando la propria foto al sito Topten. I vincitori saranno resi noti il 20 dello stesso mese. "L'introduzione delle nuove etichette energetiche è il frutto di un miglioramento tecnologico e normativo, ma anche -dice il Wwf- di una maggiore consapevolezza di consumatori e imprese, che hanno determinato il progressivo miglioramento dell'efficienza energetica degli elettrodomestici, tanto da richiedere una definizione più restrittiva degli standard di efficienza".

"Un miglioramento -sottolinea il Wwf- che entra nella vita quotidiana di milioni di consumatori e può diminuire in modo concreto l'impatto sull'ambiente della nostra società". Prendendo come esempio gli elettrodomestici efficienti classificati dal sito Topten, da settembre 2009 all'estate 2011 la durata media delle lampadine a risparmio energetico (Cfl) è aumentata di 5.237 ore (da 11.274 a 16.511).

Il consumo elettrico medio dei televisori selezionati da Topten si è pressochè dimezzato (passando da 94.87 W a 45.91), quello dei monitor è diminuito di un quarto (da 20.75 W a 14.38). E ancora. Il risparmio di energia e CO2 comporta vantaggi anche in bolletta. Un frigo piccolo in classe A+++ consuma 132 kWh/anno, uno in classe A 365, con un risparmio in bolletta di 630 euro in 15 anni.

Un congelatore medio-grande in classe A++, spiega ancora il Wwf, consuma 181 kWh/anno, uno in classe A 440, con risparmio in bolletta di 700 euro in 15 anni. Mentre una lavatrice da 5 Kg in classe A+++ consuma 128 kWh/anno e 7990 l/anno d'acqua, una in classe A 250 kWh/anno e 12760 l/anno, con risparmio di 269 euro in 15 anni. Dai frigoriferi alle stampanti per ufficio, dalle lampadine alle lavastoviglie, il sito 'Topten' è una vera e propria guida all'acquisto consapevole rivolta ai consumatori.

(Adnkronos)

venerdì 9 dicembre 2011

Paolo Scaroni: la produzione di gas in Libia è tornata al 70 per cento

Paolo Scaroni, dal World Petroleum Congress di Doha, rende noto che la produzione in Libia, fermata nel marzo scorso con l’avvio della rivolta anti-Gheddafi e ripartita il 26 settembre, è ormai tornata al 70% della capacità:
Paolo Scaroni ha infatti annunciato che l’Eni è tornata a produrre quasi 200mila barili al giorno, contro i 280mila pre-rivoluzione. E i livelli potrebbero salire ancora, se non verranno messi in discussione i contratti siglati con il vecchio regime: un rischio che però, secondo Paolo Scaroni, è "impensabile", dal momento che "tutti i contratti libici, compresi quelli dell’Eni, sono a lungo termine e sostenuti da arbitrati internazionali". Quindi, ha aggiunto, "credo sia impensabile per tutti i Paesi petroliferi, Libia compresa, cambiare questi meccanismi giuridici", anche perchè la priorità dei libici è di tornare alla produzione piena il più rapidamente possibile. Cambiare i contratti, quindi, "non è nell’interesse di nessuno".
(da "Paolo Scaroni sul blog di Fabio Barnetta")

martedì 29 novembre 2011

Allungare la vita del forno e ridurre i consumi

Una corretta combustione permettedi raggiungere importanti obiettivi per l'ambiente:
  1. ridurre i consumi di gas
  2. allungare la vita del forno
  3. tenere sotto controllo le emissioni inquinanti
Per questo motivo, l’analisi della combustione è molto importante ed esiste un apposito strumento, l'analizzatore di combustione, per effettuarla correttamente. La misura dei valori di Ossigeno, CO e NOx permette di ottimizzare i parametri di combustione dei bruciatori.
Si può vedere una demo interattiva su testonews.it >>

domenica 27 novembre 2011

Paolo Scaroni: Eni torna a produrre in Libia

Paolo Scaroni, l’amministratore delegato di ENI, rende noto che “abbiamo un ufficio a Tripoli perfettamente funzionante, in modo molto soddisfacente e anche più rapido delle nostre previsioni“. Scaroni, commentando l’insediamento del nuovo governo libico, ha rivelato che Eni andrà “a incontrare il nuovo governo nel suo insieme nelle prossime settimane”, con una visita che seguià quelle delle ultime settimane.
“Per noi la Libia è tornato un ‘ ‘business as usual’”, ha aggiunto Paolo Scaroni .

(da risparmiodienergia.it)

lunedì 1 agosto 2011

L'Eni di Paolo Scaroni cede Gas Brasiliano Distribuidora

Eni, la compagnia guidata da Paolo Scaroni, ha completato la cessione del 100% della sua partecipazione in Gas Brasiliano Distribuidora (GBD), società che commercializza e distribuisce gas naturale nello Stato di San Paolo - Brasile, a Petróleo Brasileiro (Petrobras), attraverso la sua controllata Petrobras Gas (Gaspetro), dopo aver ricevuto tutte le necessarie approvazioni antitrust e regolatorie.
Il corrispettivo totale della transazione di circa US $ 271 milioni è soggetto a un aggiustamento finale, successivo al trasferimento della partecipazione, sulla base dell'indebitamento finanziario netto e del capitale circolante.
GBD detiene la concessione per le attività di distribuzione del gas nella regione nord-ovest dello Stato di San Paolo, area che comprende 375 Comuni, e fornisce i settori industriale, commerciale, residenziale e dei trasporti. La concessione a GBD è stata assegnata nel dicembre 1999, per un periodo di 30 anni, prorogabile per ulteriori 20 anni. Nel corso del 2010, la rete di distribuzione di GBD ha raggiunto i 755 km, fornendo supporto alle vendite di gas per circa 236,5 milioni di metri cubi.
(da "Sviluppo sostenibile": "Eni: la compagnia di Paolo Scaroni completa la cessione di Gas Brasiliano Distribuidora")

sabato 16 luglio 2011

Paolo Scaroni e Rafael Ramírez discutono lo sviluppo del blocco a olio pesante Junín 5

Paolo Scaroni, Amministratore Delegato di Eni, e Rafael Ramírez, Ministro dell'Energia e del Petrolio del Venezuela e Presidente di PDVSA, si sono incontrati ieri a Caracas per discutere gli importanti progetti comuni tra PDVSA e Eni in Venezuela.
In particolare, si è discusso dello sviluppo del blocco a olio pesante Junín 5, ubicato nella Faja dell'Orinoco, che contiene 35 miliardi di barili di olio in posto certificato ed è operato da due imprese miste (PetroJun í n per la parte upstream e PetroBicentenario per la parte downstream) partecipate al 60% da PDVSA e al 40% da Eni.
Il piano di sviluppo prevede una fase di produzione anticipata con 75.000 barili di olio al giorno a partire da fine 2013, e una fase full field con una produzione di 240.000 barili di olio al giorno dal 2018, insieme alla costruzione di una nuova raffineria sulla costa, a Jose.
Nel meeting di ieri PDVSA ed Eni hanno anche esaminato alcune opzioni per anticipare l'inizio della fase di produzione anticipata al 2012, utilizzando sinergie con installazioni esistenti di PDVSA per trasportare una produzione iniziale lorda compresa tra 7.000 e 10.000 barili di petrolio al giorno. PetroJun í n intende assegnare nel 3 trimestre 2011 i principali contratti di ingegneria per la fase di produzione anticipata (impianto di trattamento e oleodotti) e i contratti per la perforazione. Nel 2011 si prevede di perforare circa 10 pozzi, e di assegnare entro la fine dell'anno il contratto di ingegneria per la parte downstream (raffineria).

(da "Paolo Scaroni sul blog di Fabio Barnetta")

lunedì 11 luglio 2011

Paolo Scaroni incontra Essam Sharaf e conferma l'impegno in Egitto

Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, ha confermato l'impegno in Egitto, come previsto dai recenti accordi: è emerso nel'incontro avvenuto oggi al Cairo tra il primo ministro egiziano, Essam Sharaf, con Paolo Scaroni. "Le nuove attivita' - spiega una nota - prenderanno il via nelle aree del Deserto Occidentale, nel Mar Mediterraneo e nella zona del Sinai, e riguarderanno sia lo sviluppo, attraverso la trivellazione di pozzi aggiuntivi e l'accelerazione della produzione da nuove scoperte, sia l'esplorazione, dalla trivellazione di 12 pozzi di esplorazione. Con queste attivita' aggiuntive, gli investimenti di Eni in Egitto per il corrente e successivo anno ammonteranno approssimativamente a 3 miliardi di dollari. Eni inoltre sosterra' un piano di formazione per lo staff egiziano nelle joint venture con Egpc, Petrobel e Agiba. Inoltre, in accordo con il ministero del Petrolio, sosterra', tramite attivita' sociali, la comunita' del Sinai".
(da "Paolo Scaroni sul blog di Fabio Barnetta")

giovedì 30 giugno 2011

Paolo Scaroni: Israele diventerà una potenza energetica

Paolo Scaroni, l'ad di Eni, ha dichiarato che "Israele presto diventerà una potenza energetica: a largo delle coste di Israele, Libano e Cipro c'e' infatti un tratto di mare dove sono state fatte grandi scoperte di gas. - ha osservato Paolo Scaroni - Questo permetterà a Israele di diventare autosufficiente dal punto di vista energetico, anzi potrà addirittura esportare il gas”.
Per il Paese si tratterà, ha aggiunto Paolo Scaroni, di “un grosso cambiamento rispetto ad ora che dipende dalle importazioni dall'Egitto, un paese amico ma – ha precisato - non da sempre". E per l’Italia, per l’Europa e per l’intero Occidente è oggi più che mai fondamentale trovare nuove fonti di approvvigionamento energetico, vista anche la richiesta che arriva ai tradizionali Paesi produttori dalle nuove economie emergenti. Lo stesso Paolo Scaroni ha sottolineato ad esempio che il gas russo attualmente è “ambito a est, da potenze come Cina e India”. Questi Paesi, esattamente come l’Europa, cercano di ridurre la dipendenza dal carbone, e far fronte così alle richieste di riduzione delle emissioni di Co2, sostituendolo con il gas. “E noi europei – ha avvertito Paolo Scaroni - dobbiamo guardare con molta attenzione a tali dinamiche perché se il gas siberiano dovesse essere diretto verso est il nostro futuro energetico diventerà più complicato". Un tema centrale è anche quello delle pipeline: in particolare il Nabucco, il gasdotto che collegherà l’Arzebaijan con l’Europa attraverso la Turchia. Si tratta, ha detto Paolo Scaroni, “di una alternativa, o forse un sogno, al gas russo” e che, secondo Valori, vedrà tra i suoi fornitori l’Iran. “Ce lo auguriamo tutti – ha affermato a questo proposito l’ad dell’Eni - ma i tempi non sono maturi, dovremo attendere ancora per vedere l’Iran nel novero dei fornitori del Nabucco. Certamente – ha aggiunto – il futuro del Nabucco è strettamente legato a quello dell’Iran perché solo con le forniture dell'Azerbaijan credo non si giustifichi l'investimento di 20 miliardi di euro". Anche per l’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, il primato dell’occidente nel controllo delle fonti energetiche è oggi “messo in discussione” dalle economie emergenti. E questo, ha indicato, avviene in un momento in cui il nucleare è “in crisi” anche a causa della tragedia di Fukushima: per questo il controllo sul petrolio, sul carbone e sul gas, ha affermato D’Alema, è “ancora più strategico”. Dunque, se i rapporti con i tradizionali Paesi produttori come la Russia restano centrali, diventano importanti anche quelli con le “potenze energetiche emergenti” come Venezuela e Brasile. Ma, ha spiegato, ancora più cruciale è “pensare ad una partnership diversa” con i Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo e del Golfo interessati dai sommovimenti. Ci troviamo infatti di fronte, ha detto l’ex premier, “ad una grande rivolta che ha messo finora all’angolo il pericolo fondamentalista, proponendo valori comuni a quelli europei. Ma – ha avvertito - un moto democratico e non fondamentalista è inevitabile che determini anche un forte sentimento nazionalista che metterà in campo partner meno accomodanti rispetto alle vecchie oligarchie”, con i quali l’Europa è riuscita a dialogare in passato soprattutto in campo energetico. La nuova classe politica “vorrà avere un controllo” sulle risorse energetiche “e dunque dovremo pensare a partnership diversa” perché dall’altra parte del tavolo l’Europa troverà “interlocutori nuovi, forse anche migliori, ma sicuramente meno accomodanti”. Sotto questo profilo, ha detto invece il finanziere franco-tunisino, Tarak Ben Ammar, bisogna approfittare dal fatto che le rivoluzioni arabe sono rivoluzioni libere e che non sono state fatte con ''slogan anti occidentali'' o ''anti sionisti''. ''Sono state rivoluzioni fatte da sole, senza l'appoggio del radicalismo islamico e dell'occidente''. I giovani tunisini, ha aggiunto Ben Ammar, ''hanno manifestato chiedendo liberta', dignita' e lavoro. Ora hanno la liberta' e la dignita'. Ora serve il lavoro e senza lavoro non ci sara' democrazia''. Per questo, ha sottolineato, “serve aiutare ora piu' che mai questi paesi arabi”. Ma lo devono fare “i paesi arabi stessi: non dobbiamo chiedere all'Europa ma dobbiamo chiedere ai paesi arabi che hanno i mezzi''. Altrimenti, il pericolo è che le rivoluzioni arabe “diventino ostaggio del radicalismo islamico''. Per quanto riguarda il petrolio, secondo il presidente della Commissioni Affari Esteri del Senato, Lamberto Dini, l’interesse dei grandi paesi produttori ed esportatori è che “non si sviluppino le energie alternative”: il loro obiettivo è infatti quello di “mantenere il petrolio la principale fonte di energia”. Dini, in particolare, ha insistito sulla necessità dell’utilizzo dell’energia nucleare, “responsabile della produzione di circa il 16% di tutta energia elettrica mondiale”. Anche perché “una diminuzione della produzione elettrica su base nucleare non può che portare ad aumento prezzi petrolio”, ha concluso Dini facendo riferimento ai continui rialzi del prezzo dei barili.

(fonte: "Paolo Scaroni: Israele sarà presto una potenza energetica")

mercoledì 26 gennaio 2011

Paolo Scaroni firma accordo tra Eni e Petrolchina

Paolo Scaroni, l'amministratore delegato di Eni, ha firmato venerdì 21 gennaio a Pechino un Memorandum of Understanding con Jiang Jiemin, il presidente di Cnpc-Petrochina, la più grande oil company quotata al mondo, per aprire nuove opportunità di business in Africa e Nord America.

L'intesa tra Paolo Scaroni e Jiang Jiemin prevede il rafforzamento reciproco per avviare operazioni nel ramo degli idrocarburi convenzionali e non in Africa, mentre Eni metterà a disposizione le proprie competenze nel gas shale maturate in Nord America.

Lo shale gas è un gas naturale ricavato da particolari rocce sedimentarie, per lo più argilla, che si sono formate in centinaia di milioni di anni e si può estrarlo fratturandole. Il più grande potenziale giacimento del mondo è negli Stati Uniti, tra lo stato di New York e la Virginia, segue appunto la Cina che sta iniziando adesso le prime esplorazioni.

La collaborazione tra Eni e Petrochina riguarderà anche il settore delle tecnologie avanzate e lo sfruttamento delle risorse di olio e gas non convenzionali.

Un importante passo avanti per la società di Paolo Scaroni in Medio Oriente (dove è attivo fin dal 1984), in un'area geografica in continua espansione: anche nel 2010 infatti la Cina è cresciuta del 10,5%, attraendo investimenti diretti dall'estero per 105 miliardi di dollari, un primato mondiale.

( Fonte: Risorse naturali: Paolo Scaroni firma accordo con Petrochina: rafforzamento per gli idrocarburi non convenzionali)

venerdì 14 gennaio 2011

Paolo Scaroni: sicurezza Ue con interconnessione reti

Paolo Scaroni, l'a.d. di Eni, dice la sua sulla direttiva europea sul gas, in particolare sull'unbundling proprietario e organizzativo:
"Sono convinto assertore che il modo migliore per garantire la sicurezza e' completare l'interconnessione delle reti energetiche in Europa".
"Noi siamo favorevoli alla soluzione francese e tedesca, che garantisce una omogeneita' nel modo di procedere sul piano continentale".
Parlando in particolare della Germania, Paolo Scaroni ha voluto ricordare che "abbiamo interessi identici sull'utilizzo del gas, che e' l'unico combustibile fossile che consente di realizzare gli obiettivi di Kyoto".