Trasformare gli scarti in materia prima per produrre energia pulita.
Questo l'obiettivo del Progetto europeo "Gr3, Grass to green gas",
presentato da Veneto Agricoltura nella sede del Consorzio di Bonifica
durante il primo di una serie di workshop organizzati nell'ambito di
"Gr3" di cui Veneto Agricoltura è partner.
"Il progetto, che
coinvolge 11 regioni europee, tra cui il Veneto - ha spiegato Giustino
Mezzalira, Direttore Settore Ricerca di Veneto Agricoltura - mira a
promuovere l'utilizzo degli sfalci d'erba derivanti dalla gestione del
territorio come risorsa per la produzione di biogas. L'energia
potenziale dell'erba proveniente dalla manutenzione di aree urbane,
agricole e protette rimane ampiamente sottoutilizzata in Europa".
Sono migliaia i chilometri di fasce erbose lungo i canali che il
Consorzio di Bonifica sfalcia regolarmente. Tonnellate di erba che
vengono tagliate, trinciate e lasciate in loco. "Un peccato perché
l'erba potrebbe essere utilizzata negli impianti di biogas - ha
commentato Antonio Tomezzoli, Presidente del Consorzio di Bonifica -
anche se ha un potenziale energetico minore del mais. Organizzandosi con
le strutture di stoccaggio e i macchinari adeguati si può rendere
conveniente un'operazione di manutenzione del territorio'' Le barriere
all'impiego dell'erba da sfalcio e dei residui erbacei sono
un'insufficiente conoscenza ed espansione di tecnologie idonee per la
falciatura, la conservazione e la digestione anaerobica di residui di
erba, l'assenza o mancanza di cooperazione tra gli operatori della
filiera e alcuni di natura giuridica. Veneto Agricoltura ha calcolato
che nei capoluoghi di provincia regionali e nelle zone turistiche
costiere come il lago di Garda, la raccolta derivante dallo sfalcio
potrebbe superare le 500 tonnellate l'anno di sostanza secca. Una
quantità sufficiente a rendere conveniente l'impiego nella produzione di
biogas. (fonte Ansa)
lunedì 30 giugno 2014
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