Salvatore Sardo (Chief Corporate Operations Officer Eni), Guido Tabellini (Rettore della Bocconi), Michele Polo (Direttore dell'Istituto di economia e politica dell’energia e dell’ambiente della Bocconi), Jonathan Stern (presidente Natural Gas Research Program presso l’Oxford Institute for Energy Studies) e Guido Bortoni (presidente dell’Autorità per energia elettrica e gas), presenteranno lunedì la nuova cattedra in Energy Markets.
Il corso, voluto dall'Università Bocconi e da Eni (partner strategico dell’ateneo dal 2007) e assegnato a Michele Polo, ha l’obiettivo di sostenere le attività di studio e analisi del mercato dell’energia.
La Lectio Inauguralis si terrà lunedì 1 ottobre, alle ore 11,30, presso l’Aula Magna della Bocconi (via Gobbi 5 a Milano).
venerdì 28 settembre 2012
martedì 11 settembre 2012
Dal Parlamento via libera alla direttiva sull'efficienza energetica
Piu' efficienza per bollette meno care, con l'obiettivo di tagliare i consumi di energia del 20% nel 2020, ossia circa 50 miliardi in importazioni di gas e petrolio. Il Parlamento Ue ha definitivamente approvato a larga maggioranza (632 si', 25 no, 19 astenuti) la direttiva quadro sull'efficienza energetica, ''colmando - secondo affermato il relatore, il verde Claude Turmes - una lacuna del pacchetto energia: fino ad ora l'efficienza era un obiettivo di ambizione politica, ora invece diventa un obiettivo vincolante''. Entro aprile 2013 ogni Stato membro dovra' fissare obiettivi nazionali che verranno poi valutati dalla Commissione Ue.
Se questi non saranno sufficienti a raggiungere il 20% collettivo, allora Bruxelles potra' imporre ulteriori interventi. I settori di azione indicati sono quelli dell'edilizia pubblica, il 10-12% del totale degli edifici, le imprese energetiche di pubblica utilita', che dovranno migliorare l'efficienza del 1,5% all'anno, e le grandi imprese, sottoposte a consulenze e revisioni dei loro piani energetici ogni 4 anni. ''Le misure vincolanti - assicura Turmes - ci porteranno dal 9% attuale di efficienza (stimato sui livelli del 2007, ndr) fino al 15%-15,5%''. Il restante 5% verra' colmato dalla direttiva Cars (1,5%), dalla normativa, ancora in discussione, sulle caldaie, (1%) e da altre iniziative su frigoriferi e tv.
Le misure aggiuntive per arrivare al 20% verranno definite dalla Commissione nel 2014. Per finanziare gli interventi saranno necessari circa 40-50 miliardi all'anno, facendo ricorso ai fondi strutturali, 18 miliardi, ai prestiti della Bei e, si augura Turmes, a ''project bond'' ad hoc. La Ue nel suo complesso importa energia per 488 miliardi di euro all'anno, pari al 3,9% del Pil. ''Portogallo, Italia, Grecia e Spagna'', ha aggiunto il relatore, ''sono i Paesi piu' dipendenti dalle importazioni, e' evidente il rapporto strettissimo tra maggior efficienza energetica e un'economia che produce risultati piu' positivi, senza considerare i posti di lavoro che verrebbero creati per le ristrutturazioni''. Soddisfazione da parte del gruppo Ppe per la ''flessibilita' inserita nella normativa, una posizione condivisa anche da Oreste Rossi della Lega Nord. I socialisti e democratici sottolineano come ''la crescita verde sia una chance per l'Ue'' e Andrea Zanoni, dell'Idv, plaude a ''un passo fondamentale per la lotta al cambiamento climatico''. (Ansa)
Se questi non saranno sufficienti a raggiungere il 20% collettivo, allora Bruxelles potra' imporre ulteriori interventi. I settori di azione indicati sono quelli dell'edilizia pubblica, il 10-12% del totale degli edifici, le imprese energetiche di pubblica utilita', che dovranno migliorare l'efficienza del 1,5% all'anno, e le grandi imprese, sottoposte a consulenze e revisioni dei loro piani energetici ogni 4 anni. ''Le misure vincolanti - assicura Turmes - ci porteranno dal 9% attuale di efficienza (stimato sui livelli del 2007, ndr) fino al 15%-15,5%''. Il restante 5% verra' colmato dalla direttiva Cars (1,5%), dalla normativa, ancora in discussione, sulle caldaie, (1%) e da altre iniziative su frigoriferi e tv.
Le misure aggiuntive per arrivare al 20% verranno definite dalla Commissione nel 2014. Per finanziare gli interventi saranno necessari circa 40-50 miliardi all'anno, facendo ricorso ai fondi strutturali, 18 miliardi, ai prestiti della Bei e, si augura Turmes, a ''project bond'' ad hoc. La Ue nel suo complesso importa energia per 488 miliardi di euro all'anno, pari al 3,9% del Pil. ''Portogallo, Italia, Grecia e Spagna'', ha aggiunto il relatore, ''sono i Paesi piu' dipendenti dalle importazioni, e' evidente il rapporto strettissimo tra maggior efficienza energetica e un'economia che produce risultati piu' positivi, senza considerare i posti di lavoro che verrebbero creati per le ristrutturazioni''. Soddisfazione da parte del gruppo Ppe per la ''flessibilita' inserita nella normativa, una posizione condivisa anche da Oreste Rossi della Lega Nord. I socialisti e democratici sottolineano come ''la crescita verde sia una chance per l'Ue'' e Andrea Zanoni, dell'Idv, plaude a ''un passo fondamentale per la lotta al cambiamento climatico''. (Ansa)
venerdì 7 settembre 2012
Efficienza energetica: Italia terza dopo Gran Bretagna e Germania
Nella classifica dell'efficienza energetica delle 12 maggiori economie del mondo l'Italia si colloca al terzo posto, dietro a Gran Bretagna e Germania, ma davanti a Stati Uniti, Giappone, Francia e Cina. Lo rivela il rapporto International Energy Efficiency Scorecard curato da Aceee, American Council for an Energy-Efficient Economy.
Un piazzamento più che onorevole per il nostro Paese, anche se molto resta ancora da fare. Il tema dell'efficienza energetica in architettura è stato al centro di una sessione congressuale di ZeroEmission Rome 2012, la manifestazione dedicata a energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading.
Secondo Silke Krawietz, intervenuta in rappresentanza della Luiss Guido Carli e del Seta Network, "il design delle costruzioni sostenibili con l'integrazione del fotovoltaico negli edifici ed altre tecnologie solari rappresenta una maggiore opportunità e una sfida per gli architetti e gli ingegneri del futuro. Le tecnologie delle costruzioni edilizie, insieme alle strategie del design che usano l'energia riducendo la richiesta totale di energia, sono attualmente in una fase di grande sviluppo in tutto il mondo come risposta a questa tendenza sostenuta anche dai governi di molti paesi".
Le costruzioni edilizie, aggiunge, "sono responsabili dell'emissione di circa un terzo dei gas serra, del 40% del consumo di energia, del 25% del consumo di acqua e del consumo di una significativa percentuale di altre risorse come, ad esempio, i metalli e il legno".
In aggiunta, "le costruzioni edilizie presentano un grande potenziale per raggiungere una significativa diminuzione dei gas serra in entrambi i paesi sviluppati ed in via di sviluppo poiché il consumo dell'energia nelle costruzioni edilizie può essere ridotto dal 30% all'80% utilizzando tecnologie già sperimentate e commercialmente disponibili''.(AdnKronos)
Un piazzamento più che onorevole per il nostro Paese, anche se molto resta ancora da fare. Il tema dell'efficienza energetica in architettura è stato al centro di una sessione congressuale di ZeroEmission Rome 2012, la manifestazione dedicata a energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading.
Secondo Silke Krawietz, intervenuta in rappresentanza della Luiss Guido Carli e del Seta Network, "il design delle costruzioni sostenibili con l'integrazione del fotovoltaico negli edifici ed altre tecnologie solari rappresenta una maggiore opportunità e una sfida per gli architetti e gli ingegneri del futuro. Le tecnologie delle costruzioni edilizie, insieme alle strategie del design che usano l'energia riducendo la richiesta totale di energia, sono attualmente in una fase di grande sviluppo in tutto il mondo come risposta a questa tendenza sostenuta anche dai governi di molti paesi".
Le costruzioni edilizie, aggiunge, "sono responsabili dell'emissione di circa un terzo dei gas serra, del 40% del consumo di energia, del 25% del consumo di acqua e del consumo di una significativa percentuale di altre risorse come, ad esempio, i metalli e il legno".
In aggiunta, "le costruzioni edilizie presentano un grande potenziale per raggiungere una significativa diminuzione dei gas serra in entrambi i paesi sviluppati ed in via di sviluppo poiché il consumo dell'energia nelle costruzioni edilizie può essere ridotto dal 30% all'80% utilizzando tecnologie già sperimentate e commercialmente disponibili''.(AdnKronos)
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